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Recensione Call Of Duty: Vanguard – un’esperienza diversa dalle tinte next-gen

Call Of Duty: Vanguard è il nuovo episodio dello shooter in prima persona (o FPS) di Activision, che da anni cattura l’attenzione e l’interesse di milioni di giocatori in tutto il mondo. Disponibile per tutte le console e PC, presenta un prezzo di base di 69,99 euro, a salire nelle versioni con pack esclusivi.

 

Trama

Il titolo torna a parlare della Seconda Guerra Mondiale, uno dei periodi più bui in assoluto della storia dell’uomo, creando un team di soldati molto diversi tra loro, ed adottando un approccio diverso dal solito. Il costrutto narrativo si suddivide in nove capitoli, che iniziano con l’assalto al treno di Amburgo, e la conseguente cattura da parte del generale Freisinger.

Al contrario di un’azione sempre ai massimi livelli, ed una storia lineare, cosa che avevamo visto in passato nei precedenti capitoli, Activision ha voluto giocare molto sui flashback, per cercare di raccontare e caratterizzare al meglio i personaggi che compongono la storia. La loro poliedricità porta ad ambientazioni altrettanto varie, si passa dall’Egitto, la Russia, la Normandia, Bougainville ed il Midway, che ci permettono di capire fino in fondo la loro personalità e storia, con alle spalle il tentativo del tedesco Richter di estorcere le loro conoscenze in merito al progetto segreto (che non avrebbero dovuto conoscere), a fare da collante e garantire una progressione nella guerra.

Nell’insieme la storia regge, sebbene non abbia la verve che abbiamo visto in altri titoli passati, e porti l’utente ad una confusione in merito ai continui cambi di personaggio. L’idea dei flashback è ammirevole, ma comunque fine a sé stessa, non migliora il gameplay, né fa da contorno a quanto si sta vivendo nel breve periodo. La direzione artistica delle scene di intermezzo è eccellente, con dialoghi mai banali e ben strutturati.

 

Grafica

Alla base di tutto il comparto tecnico di Call Of Duty: Vanguard troviamo il motore grafico IW Engine 8.0, in versione aggiornata. Le texture ed i modelli poligonali sono incredibilmente precisi e dettagliati, ottimo il lavoro svolto anche in merito alla reazione delle superfici quando colpite dai proiettili. Ciò che convince ancora di più è il sistema di illuminazione, grazie al 4K e all’HDR, il coinvolgimento nelle scene al buio è un qualcosa di quasi unico nel proprio genere (con riflessi precisissimi).

Gli scenari che incroceremo nel corso dell’esperienza vantano un’ottima varietà, grazie alle provenienze differenti dei personaggi, con dettagli accurati anche nelle ambientazioni ed in tutto ciò che fa da contorno (ad esempio la casa di Polina è bellissima, come anche la qualità della stessa Stalingrado). Il frame rate rimane costante a 60fps in ogni ambientazione, anche se su Xbox Series X abbiamo notato cali importanti nelle scene d’intermezzo, riprodotte purtroppo a soli 30fps. Sebbene sia un dettaglio non trascurabile, dobbiamo elogiare pienamente la fedele riproduzione dei volti, una precisione assoluta praticamente mai vista prima (con animazioni facciali veramente realistiche).

Il comparto sonoro non delude le aspettative, tutti i brani realizzati da Bear McCreary non sono ridondanti, offrono un buon ritmo ed una varietà generale più che apprezzabile.

 

Stile di gioco e Gameplay

Call Of Duty: Vanguard non tradisce la propria natura di FPS, o shooter in prima persona, l’interazione con l’ambiente circostante è pressoché nulla, se non per le munizioni e poco altro ancora. Mancano i collezionabili, l’utente viene accompagnato in un percorso praticamente predefinito, infarcito di nemici da uccidere o barriere dietro le quali nascondersi, con posizionamenti tattici di casse di munizioni o di armi.

La variante dei flashback porta parallelamente a scoprire abilità particolari dei vari personaggi, anche in questo caso abbastanza fini a loro stesse, le quali non assumono un significato nella storia complessiva. Pilotare l’aereo di Wade è bello ed adrenalinico (fastidiosa l’impossibilità di muoversi liberamente nel cielo), ma una volta terminato il livello, non sarà servito praticamente a nulla per il prosieguo, stesso discorso per il parkour tanto entusiasmante di Polina, nel suo spezzone che narra l’invasione di Stalingrado (il più riuscito fra tutti).

Il tentativo degli sviluppatori di variare il più possibile è ammirevole, si nota la volontà di cambiare leggermente l’esperienza portandola su altri binari, per la prima volta possiamo “dare ordini” agli alleati quando impersoniamo Kingsley, per esempio, sebbene sia da limare e migliorare.

L’azione vera e propria non vede differenze rispetto a quanto i vecchi CoD ci hanno abituati, la varietà delle armi è discreta, l’adattamento al periodo storico della Seconda Guerra Mondiale è accurato, con qualche lieve difficoltà nella mira generale. Sempre presenti le possibilità di stabilizzare le armi poggiandole sulle superficie o trick simili. Lascia l’amaro in bocca il livello dell’intelligenza artificiale, se lo avevamo elogiato in Far Cry 6, in questo caso ha mostrato passi indietro importanti.

 

Multiplayer e Zombie

La classica storia cinematografica di Call Of Duty: Vanguard non ha convinto al 100%, nel multiplayer gli sviluppatori sono invece riusciti a garantire la migliore esperienza di sempre, arricchendola di tantissime modalità e peculiarità.

Una novità molto importante, per ampliare l’accessibilità anche da chi non trascorre ore e ore online, è il Ritmo Battaglia. Inizialmente sarà possibile scegliere tra Tattico, Assalto e Blitz, impostando automaticamente il numero di giocatori che prenderanno parte alla partita, indipendentemente dalla mappa, potendo godere di un’esperienza più tattica o frenetica. Le modalità di gioco sono le più comuni: Uccisione confermata, deathmatch a squadre, postazione, tutti contro tutti e dominio, con l’aggiunta di Pattuglia. Quest’ultima riprende il meccanismo di Dominio, con il punto da controllare che si sposterà all’interno della mappa (sarà itinerante).

La varietà di ambientazioni è vastissima, il multiplayer conta addirittura 20 mappe, che riprendono gli scenari attraversati nel corso dell’esperienza. La progressione del personaggio è importante ed assolutamente marcata, nella sezione Armaiolo sarà possibile aggiungere al massimo dieci potenziamenti alla propria arma, con tantissimi equipaggiamenti, accessori, serie di uccisioni e similari da sbloccare nella crescita di livello in livello. Tantissime combinazioni che spezzano la monotonia, e garantiscono una longevità quasi infinita.

Un’altra novità di Call Of Duty: Vanguard riguarda la Collina dei Campioni, per la prima volta sarà possibile prendere parte ad un torneo di otto squadre (da 2/3 giocatori l’una), ad eliminazione diretta. Pronti per la sfida?

La modalità Zombie è infine l’ultima esperienza offerta dal titolo, inizialmente l’utente potrà selezionare uno dei dodici operatori (utilizzabili anche nel multiplayer online), per poi iniziare la battaglia. Le missioni avviabili sono abbastanza diverse tra loro, dalla piazza iniziale invasa dagli zombie, si dovranno attivare portali i quali porteranno a stage dove eliminare un determinato numero di ondate, completare un percorso o similari. Un’esperienza assolutamente convincente e variegata, che amplia la monotonia delle classiche invasioni (per le quali bisognava sbarrare porte e finestre continuamente), impreziosita dalla presenza degli zombie corazzati con tanto di mitragliatrici a tracolla.

 

Call Of Duty: Vanguard: conclusioni

In conclusione Call Of Duty: Vanguard è il classico episodio della serie di Activision, con una storia dal fortissimo stampo cinematografico, una grafica incredibilmente precisa e next-gen, nonché una direzione artistica incredibile. L’approccio differente permette di variare nel gameplay, ma non riesce a coinvolgere, né ad offrire all’utente la possibilità di mettere in pratica fino in fondo tutte le abilità dei vari personaggi, i quali presentano una caratterizzazione mai vista prima.

Il multiplayer è il cavallo di battaglia del titolo, ed i miglioramenti rispetto alla precedente release si notano moltissimo, sopratutto nella varietà delle armi/mappe, nell’ottima progressione del personaggio ed anche nella scelta di ampliare il range di utenti con i ritmi partita. Eccellente e variegata la modalità zombie.

Call Of Duty: Vanguard

74,99 euro
8.1

Trama

7.0/10

Grafica

8.5/10

Gameplay

8.0/10

Multiplayer

9.0/10

Ambientazione

8.0/10

Pros

  • Ottimi multiplayer e modalità zombie
  • Apprezzabile l'approccio narrativo differente
  • Progressione del personaggio nel multiplayer
  • Graficamente eccellente

Cons

  • Single player migliorabile e sviluppabile
  • Cali di frame rate nelle scene di intermezzo (solo a 30fps)
Denis Dosi

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