Disco Elysium The Final Cut è un incredibile gioco di ruolo, sviluppato e pubblicato da ZA/UM, originariamente lanciato nel 2019 solo per PC, oggi disponibile anche su Xbox, PlayStation e Nintendo Switch (oltre a Google Stadia), in una versione migliorata, grazie all’aggiunta di nuove sezioni, personaggi, scene ed extra particolari.
La trama del titolo si scopre lentamente, in quanto un costrutto di base è quasi completamente assente, spetta all’utente scoprire giorno per giorno tutto il passato del protagonista, e gli eventi importanti. Tutto ha inizio con un risveglio traumatico in una stanza di ostello, il personaggio è un detective recatosi in zona per risolvere un omicidio (un uomo è stato impiccato ad un albero), con il vizio dell’alcool. Gli ultimi tre giorni di permanenza nell’ostello hanno creato un vuoto completo di memoria, ciò offre al giocatore la possibilità di plasmare come meglio crede la personalità dello stesso.
La città in cui è ambientato è comunque Revachol, una delle realtà più potenti al mondo, punto nevralgico sia per l’industria, che per il turismo ed il commercio, ma con gravissimi problemi. La gente non è felice, per questo motivo si è assistito ad una vera e propria rivoluzione, senza però riuscire a migliorare la situazione. Nel muoversi all’interno degli spazi si nota il degrado di una città allo stremo delle forze, e nella quale è difficile sopravvivere, con lavoratori sempre sul piede di guerra (oltre che in sciopero), giovani abbandonati a loro stessi (molti fanno uso di droghe), e razzismo o maschilismo a non finire.
Un’ambientazione estrema, nella quale il personaggio dovrà sapersi muovere, scovando personalità sempre diverse, combattendo anche con la voce nella propria testa, ma l’andamento che prenderà la storia dipenderà tutto dalle scelte dell’utente.
Graficamente il Disco Elysium The Final Cut ha una personalità assolutamente ben definita ed unica nel proprio genere, un tratto distintivo che gli permette di distinguersi appunto da qualsiasi gioco in commercio. I dettagli su Xbox Series X/S sono precisissimi, la tinta acquerello è bellissima da vedere, offre una sensazione di “fumetto” molto apprezzata. I modelli dei personaggi riescono ad essere tutti diversi tra loro, fornendo una buonissima varietà e non ridondanza; bellissima anche l’idea di permettere i cambi d’abito o di vestire il soggetto, sempre nell’ottica della personalizzazione dell’esperienza.
L’esecuzione su Xbox di nuova generazione non ha registrato cali di frame rate, né scatti particolari; la riproduzione con HDR porta maggiore luminosità e dettaglio a tutte le scene. La colonna sonora è adeguata al costrutto e alla narrazione in generale.
Manca ancora oggi il doppiaggio in italiano, nemmeno nei sottotitoli, uno scoglio enorme per coloro che non padroneggiano molto bene la lingua inglese (è un inglese non scolastico, abbastanza avanzato). Gli sviluppatori sono stati perfetti nel sottolineare le personalità dei vari personaggi con accenti e voci differenti, comprendendo anche le varie etnie o pensieri, un altro pregio di un vero e proprio capolavoro.
Disco Elysium The Final Cut viene definito da ZA/UM come un classico RPG, ma di classico ha davvero pochissimo, a partire dallo stile di gioco. Manca, ad esempio la componente del combattimento, l’intera avventura si articola sull’interazione del personaggio con oggetti o abitanti della zona, nonché tanti (tantissimi) dialoghi ed una profonda riflessione interna.
La maestria degli sviluppatori risiede non tanto negli ipotetici puzzle, nell’interazione con gli oggetti o nel risolvere l’omicidio per il quale il personaggio si è recato in città, quanto nella capacità di profondere un’esperienza ricchissima in termini di qualità di scrittura. Le tematiche che si incroceranno nei molti dialoghi sono le più disparate: politica, razzismo, idealismi e comicità, solo per citarne alcune, tutte sapientemente raccolte in una serie di scelte da prendere, tramite le quali si “costruirà” il gioco in sé, pur mantenendo un filo conduttore. Apprezzato anche il contrasto interno del personaggio, che seguirà in parte la personalità scelta all’inizio dell’avventura.
Sono presenti varie “abilità” più o meno marcate, dipendentemente appunto dalla scelta effettuata, che potranno influenzare il comportamento dello stesso in determinate situazioni, come un interrogatorio, l’intimidazione verso energumeni o simili. Nel momento in cui, invece, sarà necessaria una scelta diretta, ecco allora che verrà visualizzata la probabilità di successo (influenzata dalla personalità), se il tiro del dado andrà bene si riceveranno altre informazioni, in caso contrario sarà necessario approfondire l’investigazione.
Uno dei più grandi pregi di Disco Elysium The Final Cut è proprio l’ampissima libertà messe nelle mani del giocatore, oltre a dialoghi dalle mille anime (e scritti alla perfezione), la possibilità di indirizzare l’esperienza secondo le proprie preferenze è un qualcosa davvero di unico.
Lo scorrere del giorno assume poi un ruolo fondamentale nell’esperienza, in alcune aree vi si potrà accedere solo ad un determinato orario (come l’apertura della cucina o di una porta), ricordando comunque che alla fine della giornata sarà necessario avere il denaro necessario per pagare il posto dove dormire, o semplicemente mangiare. Il fine ultimo di Disco Elysium The Final Cut è chiaramente di risolvere l’omicidio, la longevità è di circa 40 ore, ma nessuno impedisce all’utente di vivere l’esperienza come meglio vuole, vagando liberamente nella città senza progredire nell’investigazione.
Ottima la progressione del personaggio con le varie abilità che si svilupperanno in relazione ai dialoghi, ed i risultati ottenuti, ed un semplice riassunto nell’apposito menù. Gli oggetti che si raccoglieranno potranno essere utilizzati per obiettivi secondari o per azioni specifiche, sebbene abbiamo notato qualche piccola difficoltà nel gameplay. La trasposizione da PC a console ha spinto gli sviluppatori a non introdurre il puntatore, di per sé non è troppo intuitivo spostarsi tra gli oggetti, o le persone, con cui interagire. L’unico aspetto negativo che poteva essere sicuramente migliorato.
In conclusione Disco Elysium The Final Cut ha ancora una volta confermato quanto di buono visto nel 2019 su PC, è un gioco dalla qualità immensa che permette di vivere un’esperienza praticamente mai vista prima. La scrittura, le tante anime del personaggio, i doppiaggi, e sopratutto la possibilità di costruire come si vuole la personalità ed in parte la trama complessiva, sono i pregi più grandi di un vero e proprio capolavoro.
Dall’altro lato della medaglia troviamo piccolissimi difetti, l’assenza dell’italiano è uno spartiacque importante, acquistatelo solamente se masticate molto bene l’inglese, dato che è un gergo molto lontano da quanto insegnato nelle scuole. In secondo luogo poteva essere migliorato il sistema di controllo nell’interazione con gli oggetti, non è intuitivo ed è difficile (o troppo meccanico), spostarsi dagli uni agli altri.
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