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Recensione DJI OM 5: gimbal per smartphone e anche uno stick per i selfie

DJI OM5 rappresenta appunto la quinta generazione dello stabilizzatore gimbal per smartphone per eccellenza, la perfetta soluzione per gli utenti alla ricerca di un prodotto dall’utilizzo decisamente semplificato, dalle ridotte dimensioni e dalle prestazioni superiori alla media. DJI si è ancora superata, riuscendo a proporre un prodotto migliorato rispetto alla generazione precedente, senza incrementare il prezzo.

 

Estetica

Esteticamente il prodotto non si discosta particolarmente dal DJI OM4 recensito qui su Focustech, le dimensioni sono di 174,7 x 74,6 x 37 millimetri quando ripiegato su sé stesso, per salire poi a 264,5 x 111,1 x 92,3 millimetri, con un peso del solo gimbal di 292 grammi. A questi si andranno ad aggiungere i 34 grammi necessari per il morsetto magnetico su cui montare lo smartphone, per un totale di 326 grammi complessivi. Il peso è stato ancora ridotto, parliamo appunto di circa 100 grammi in meno rispetto al precedente modello, sicuramente apprezzata la scelta e l’impegno da parte di DJI, per renderlo il più portabile possibile.

L’aggancio magnetico non cambia, sebbene sia stato impreziosito un accessorio aggiuntivo (da acquistare a parte o nella versione speciale), che integra due LED comodissimi per le riprese al buio o i cosiddetti selfie, la cui potenza è regolabile, e la sola clamp può essere ricaricata a parte, tramite la porta USB type-C integrata nella parte inferiore. Una “genialata” da sottolineare e da promuovere a pieni voti.

Il prodotto è interamente realizzato in plastica, appare essere abbastanza robusto e resistente, nella classica colorazione grigia di casa DJI. L’impugnatura è comoda, sia con le mani piccole che grandi, è stata integrata una gomma antiscivolo nella parte posteriore, ottima per facilitare la presa. Sulla superficie troviamo la solita disposizione dei pulsanti, con il pad per la rotazione, il tasto registrazione, per le modalità, la levetta per regolare eventualmente lo zoom, nonché 3 LED che certificano lo stato della batteria del DJI OM5.

La differenza più importante risiede nell’integrare la natura di selfie stick, ovvero un braccio estendibile racchiuso direttamente nell’impugnatura del prodotto (inferiormente è comunque presente l’aggancio a vite). In confezione è stato aggiunto anche un comodo treppiedi da 138mm, avvitabile proprio tramite la suddetta.

La batteria non è removibile, è completamente ricaricabile sfruttando la USB type-C inferiore, ha una autonomia complessivamente discreta, anche se quasi dimezzata rispetto a DJI OM4. Stando ai nostri test, infatti, si potranno raggiungere all’incirca 6 ore di utilizzo continuativo, prima di dover ricorrere alla ricarica tramite la presa a muro (si ricarica completamente in 90 minuti, ma è ricaricabile tramite powerbank, mentre lo state utilizzando).

 

Prestazioni e esperienza

Il montaggio/smontaggio dello smartphone (al massimo da 290 grammi), grazie all’aggancio magnetico è semplicissimo, nonché effettivamente alla portata di tutti. La stabilizzazione resta eccellente, senza però differenze particolari o miglioramenti da segnalare rispetto alla generazione precedente. Ciò che cambia, invece, sono alcune delle funzioni software raggiungibili; l’amato Active Track 4.0, ad esempio, supporta il tracciamento fino a 5 m/s (a 3X), troviamo le ShotGuides, ovvero 30 tutorial differenti, che spiegano in maniera dettagliata come ottenere la ripresa perfetta, in aggiunta alle classiche DynamicZoom, Gesture, Spin Shot o Landscapes.

Nell’utilizzo quotidiano non abbiamo notato surriscaldamenti particolari, il motore non ha mai tentennato o è andato in difficoltà, gli intervalli di rotazione appaiono abbastanza ampi, raggiungendo -161,12 e 172,08 gradi in orizzontale, -101,46 e 229,54 in inclinazione, per finire con -127,05 208,95 gradi in rollio.

 

DJI OM5: conclusioni

In conclusione DJI OM5 è decisamente il prodotto da avere se state cercando un gimbal per smartphone dall’ottima qualità generale, sebbene la base di partenza, quale era appunto DJI OM4 sia talmente buona, da non consigliare il cambio generazionale, a coloro che già lo possiedono.

L’integrazione del selfie stick, è sicuramente una nota positiva, sebbene alla massima estensione non risulti essere tanto stabile quanto avremmo sperato, di conseguenza utilizzatelo solamente per selfie o con attenzione. La stabilizzazione è eccellente, unica nota dolente è forse la batteria, un componente fortemente ridotto, quasi dimezzato che costringe l’utente a ricariche continue (o comunque numericamente superiori).

Il prodotto può essere acquistato al prezzo di 159 euro, una cifra più che adeguata rispetto alle prestazioni effettivamente offerte.

Denis Dosi

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