DJI non è solo azienda produttrice di droni e di accessori in campo fotografico, ma anche una realtà perfettamente in grado di espandere i propri orizzonti e confini nel mondo dell’elettronica e della tecnologia. Proprio in questi giorni ha presentato al mondo un paio di stazioni di alimentazione portatili, noi abbiamo avuto l’occasione di testare in modo approfondito la DJI Power 500, la versione più piccola ed economica, con i pannelli solari come accessorio per una ricarica sempre green. Scopriamola assieme nella nostra recensione completa.
Di power station, questa è la nomenclatura corretta in inglese, ne abbiamo già provate diverse qui su Focustech, il design generalmente è molto simile, anche se in questo caso abbiamo notato una maggiore attenzione al dettaglio e la classica precisione che ci aspettiamo nel momento in cui parliamo di DJI. Il prodotto ha forma di parallelepipedo, con dimensioni di 305 x 207 x 177 millimetri, ed un peso di 7,3 kg; a differenza di quanto si potrebbe pensare, è facilmente trasportabile, data la presenza di una comoda maniglia integrata direttamente nella scocca. Tale scelta facilita la presa, la rende più sicura e salda impedendone la rottura, o rendendo più difficoltosa tale operazione.
Dimensionalmente parlando risulta essere perfettamente allineato con gli standard, non è troppo pesante, è chiaro che è impossibile da trasportare in uno zaino, ma non è così difficoltoso ad esempio sollevarlo a mano dall’automobile per portarlo con sé anche per 1/2 chilometri. I materiali utilizzati sono di ottima qualità, è resistente ed affidabile (ha superato 26 test di certificazione di qualità dalla SGS Svizzera), con un design che potremmo quasi definire riconoscibile, a tutti gli effetti nel toccarlo e nell’utilizzarlo sentiamo davvero la sua anima DJI.
DJI Power 500 integra un pacco di batterie LFP (litio ferrofosfato) di ultima generazione, capaci di mantenere oltre il 70% della capacità anche dopo 4000 cicli di utilizzo, oltre che tutti i vantaggi che possono portare componenti di questo tipo. La capacità del prodotto è di 512 Wh, con potenza in uscita massima di 1000W. Quest’ultima specifica è proprio il suo punto di forza, essendo un prodotto capace di alimentare, anche se per breve periodi, dispositivi elettronici molto energivori (in confronto alla concorrenza, sicuramente più limitante sotto questo punto di vista).
In fase di utilizzo, e di ricarica, il prodotto è estremamente silenzioso, raggiunge solamente 25dB, con supporto ad una ricarica rapidissima: si raggiunge l’80% in soli 50 minuti ed il 100% in 70 minuti circa. Le strade da intraprendere sono molteplici: si può collegare alla rete elettrica, spostando lo switch tra 270W o 540W così da scegliere la velocità senza stressare la batteria, collegare ad una porta USB-C un cavo standard e la presa di corrente (velocità di ricarica massima cumulativa di 200W), sfruttare i pannelli solari (acquistabili come accessorio), oppure tramite l’adattatore, collegarlo alla 12V dell’automobile per una ricarica completa in sei ore.
La sicurezza è ai massimi livelli, con 11 sensori di temperature per monitorare costantemente la dissipazione del calore, così da permettere alla stazione di non superare la temperatura di 40°C, mentre la presenza di dieci fusibili in tutta la stazione permetteranno di proteggere i circuiti, nell’eventualità in cui si dovesse verificare un cortocircuito.
Tutta la connettività fisica si concentra nella parte anteriore, infatti in alto si trovano due porte USB-C da 100W l’una (utilizzabili anche per la ricarica della DJI Power 500) e due porte USB-A da 24W l’una (supportano la ricarica rapida per droni DJI). Sulla sinistra vediamo il grande display LCD a colori retroilluminato, sul quale vengono visualizzate tutte le informazioni di stato: carica residua, tempo residuo su potenza istantanea (inserita in basso a destra ed indicata in watt), oppure input istantaneo espresso anch’esso in watt. Gli output terminano con le due prese schuko poste esattamente al di sotto del display, con il relativo pulsante di attivazione (e due LED di stato che ne certificano l’attivazione, oppure no). Sulla superficie del prodotto si trova solo un altro pulsante, posto superiormente, che viene utilizzato per l’accensione/spegnimento dello stesso, o del display. Sulla destra sono inseriti due piccoli sportellini, anch’essi resistenti, dietro i quali si nascondono i connettori per la ricarica, quindi i pin per l’alimentatore da collegare alla parete, oppure il connettore per il collegamento dei pannelli solari.
Uno degli accessori che potrebbero tornarvi maggiormente utili è sicuramente il set di pannelli solari di casa Zignes, che a conti fatti dovrebbe garantire ricarica a 120W, nelle perfette condizioni atmosferiche. Sono stati certificati DJI, facilmente ripiegabili su loro stessi, e trasportabili senza difficoltà, data la presenza di comode maniglie ai lati. Questi presentano certificazione IP65, per la resistenza agli agenti atmosferici (tra cui la polvere e l’acqua).
Il peso raggiunge 5,6kg circa, con dimensioni di 1365 x 580 x 36 millimetri, quando aperto, per scendere poi a soli 365 x 580 x 70 millimetri se chiuso. All’interno della confezione, ricordando che hanno un prezzo di 299 euro, manca il modulo adattatore per pannello solare per DJI power, che dovrà essere acquistato a parte (essendo fondamentale per il funzionamento), con il pagamento di un contributo aggiuntivo di 59 euro. In poche parole, la spesa complessiva sarà di 349 euro, sebbene la resa sia eccellente e permetta di ricarica rapidamente la DJI Power 500 (basteranno 4 ore circa).
In conclusione DJI Power 500 è una power station coi fiocchi, un prodotto assolutamente completo sotto molteplici punti di vista, che riesce a raggiungere livelli qualitativi superiori ai diretti concorrenti: in primis in termini di potenza di output, è difficile trovare prodotti simili capaci di raggiungere i 1000W, riducendo al massimo l’ingombro e la rumorosità in fase di utilizzo, mantenendo la qualità costruttiva che caratterizza i prodotti di casa DJI, senza rinunce particolari.
Dall’altro lato della medaglia troviamo un prezzo maggiore rispetto ai competitors, essendo in commercio a 829 euro, e l’assenza della ricarica wireless nella parte superiore, oltre alla connettività bluetooth/WiFi per il controllo da remoto.
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