EA Sports PGA Tour rappresenta l’ultimo capitolo di una delle saghe legate al golf più amate degli ultimi anni, una serie che affonda le radici nel lontano passato, che ha incrociato qualche difficoltà con Rory Mcllroy PGA Tour, ma che è riuscita a risollevarsi perfettamente con il titolo corrente. Vediamola da vicino nella nostra recensione completa.
Il titolo si articola nel proporre all’utente un’esperienza il più completa possibile, con tutti e 28 i campi di gioco disponibili e perfettamente riprodotti, grazie alle tecnologie più recenti, in primis il Frostbite, un motore grafico assolutamente performante, affiancato dall’utilizzo di elicotteri e droni per offrire il maggior dettaglio e realismo.
La stessa dinamica della palla viene riprodotta maniacalmente, per merito anche della partnership con TrackMan, uno strumento correntemente utilizzato per misurare come la palla si comporta in volo, in seguito all’impatto con il bastone. Il suo affiancamento alla realizzazione del gioco, ha permesso di ottenere un realismo incredibile nel movimento della palla, e nella sua interazione con l’ambiente, o gli agenti atmosferici.
La riproduzione dell’esperienza è fedele, ma non nell’accezione negativa del termine, gli sviluppatori hanno voluto puntare forte sulla simulazione e nel realismo del giocatore, proponendo altresì una interfaccia semplificata ed alla portata di tutti, che permetta ad esempio di gestire la forza dei colpi, controllare la pendenza del terreno e così via. La possiamo considerare il giusto mix tra simulazione ed arcade, con un occhio alla personalizzazione, ovvero alla possibilità di adattare l’esperienza secondo le esigenze del giocatore finale.
Il tentativo degli sviluppatori di differenziare i singoli personaggi, puntando sulle loro caratteristiche di base, come i colpi preferiti e la routine che eseguono prima del colpo, è assolutamente vincente e mostra ancora una volta l’estremo realismo del titolo. L’unico difetto risiede in uno swing non altrettanto fedele al personaggio selezionato, sono tutti molto simili tra loro.
Al netto di tutto questo, il frame rate è stabile, non abbiamo mai notato tentennamenti o difficoltà di alcun tipo, gli ambienti sono eccellenti, bellissimi da vedere e da toccare con mano, mentre il pubblico si fa sentire, anche se resta comunque un contorno trascurabile.
Nel momento in cui vi avvicinate a EA Sports PGA Tour troverete tantissime modalità di gioco, per un totale di addirittura sette, suddivise in quattro offline e tre offline. Il focus principale è ovviamente legato alla modalità Carriera (o career), nel corso della quale dovrete sviluppare il vostro personaggio, avvicinandosi anche ad uno stile RPG che si sviluppa con un compiuto albero delle abilità, che permette quindi di godere di una progressione veramente unica e speciale. Proseguendo con l’esperienza si impareranno nuovi colpi, nuove animazioni, sarà possibile migliorare le statistiche e molto altro ancora; sicuramente la modalità più completa per l’utente che si approccia al titolo per giocare come single player.
Da non trascurare il Quick Play, con tante varianti disponibili, che sfocia in un multiplayer locale fino a 4 utenti, pronto a garantire ore e ore di divertimento con amici e parenti, ma nemmeno Tournaments, sezione all’interno della quale sono disponibili dei tornei a tempo, con risultati inseriti in una classifica mondiale aggiornata di volta in volta. L’altra modalità più interessante, tra quelle offline, è sicuramente Challenges, è infatti possibile prendere le redini di un giocatore specifico che ha fatto la storia del golf, e rivivere le sue partite più importanti.
Spostando l’attenzione sul mondo online, invece, troviamo il Private Match, dove è possibile iniziare una partita con un utente selezionato, Competitive, per sfidare altri utenti del vostro stesso “rango”, per finire con Social, forse la più semplice che punta meno sulla competitività e più sul voler trascorrere qualche ora rilassante. Tante modalità che ampliano al massimo la giocabilità dell’utente finale, il quale si ritrova a poter scegliere tra un ampio ventaglio di possibilità.
In conclusione EA Sports PGA Tour è il gioco che stavamo aspettando, un titolo che renderà felicissimi gli amanti del genere, e che fa dimenticare completamente le difficoltà riscontrate con il capitolo appena precedente. L’utilizzo di tecnologie moderne ha permesso di raggiungere un livello di realismo molto elevato, mantenendo il giusto compromesso tra simulazione ed arcade (che non guasta mai), offrendo al giocatore finale un’esperienza sicuramente godibile.
L’unico difetto? forse gli swing non customizzati in relazione al singolo personaggio controllato, sarebbero stati la ciliegina sulla torta.
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