Expeditions: Rome è il nuovo gioco sviluppato da Logic Artists, e pubblicato da THQ Nordic, considerato come il perfetto mix tra un classico GDR (meglio definito gioco di ruolo) ed uno strategico. Disponibile esclusivamente per PC, acquistabile su Steam, ad un prezzo di listino di 44,99 euro, riuscirà a garantire un’esperienza diversa rispetto ad Age of Empires? scopriamolo nella recensione.
L’ambientazione scelta dagli sviluppatori è l’epoca Romana, più precisamente la tarda repubblica; l’Impero sta continuando ad espandere i propri domini in medio oriente, dimostrando ogni giorno la propria forza e potenza, tutto sembra andare per il verso giusto, ma non nella capitale. Al centro del potere, attriti insanabili sono presenti tra le più potenti famiglie, ad accrescere una condizione sociale a tratti esplosiva. Il divario esistente tra i sempre più ricchi ed i poveri è enorme, con l’esercito fedele non all’imperatore, quanto al proprio comandante.
In un simile periodo storico entriamo in gioco noi, impersoniamo un giovane di una delle famiglie più importanti di Roma, appena sfuggito ad un agguato, nel corso della quale ha perso la vita il padre. Congiurato, il ragazzo si ritrova ad imbarcarsi sulla prima nave, con direzione Grecia; in loco troverà una situazione tutt’altro che tranquilla, i ribelli e la popolazione stanno facendo sentire la propria voce ed esiste il rischio di una sommossa. Con il passare del tempo scaleremo le gerarchie dell’esercito, sino a diventare un vero e proprio comandante, pronto a marciare su Roma per vendicare una volta per tutte la morte dell’amato padre.
Graficamente Expeditions: Rome lo potremmo definire discreto, è chiaro l’attenzione al dettaglio in titoli di questo tipo è marginale, in confronto ad altri, tuttavia l’impatto non raggiunge l’effetto atteso per un progetto con un budget abbastanza importante. Non fraintendeteci, i dettagli sono precisi, la risoluzione è ottima, e la nitidezza più che sufficiente, considerato il contorno ed il periodo storico in cui è ambientato, ci saremmo solamente aspettati un maggiore coinvolgimento.
La direzione artistica e la stessa colonna sonora sono mediocri, accompagnano perfettamente l’utente nell’esperienza, senza spiccare per originalità o raggiungendo exploit assolutamente degni di nota. Da elogiare, al contrario, la fluidità nell’esecuzione; nella nostra prova su PC non abbiamo notato bug o rallentamenti, la scrittura è perfetta, gli sviluppatori sono stati assolutamente perfetti sotto questo punto di vista.
Expeditions: Rome nasce come GDR, ma si risente davvero molto l’influenza del campo strategico, andando a realizzare un ibrido che offre tanti sistemi e meccaniche di gioco. Il primo aspetto importante dell’esperienza riguarda l’esplorazione, sapientemente suddivisa in varie aree e livelli; in primis è possibile navigare nella mappa completa, per poi spostarsi nelle sotto-aree, dove poter incrociare venditori, raccogliere oggetti, scoprire le missioni secondarie, interloquendo con tutti i soggetti che si incroceranno.
I dialoghi assumono un ruolo molto importante, sono tutti a risposta multipla, e non prevedono scene di intermezzo (sono localizzati in lingua inglese), non appaiono mai essere troppo banali, ed effettivamente possono influenzare il prosieguo dell’esperienza, in relazione alla scelta effettuata. La longevità è più che in linea con le aspettative (supera le 50 ore), il numero di missioni da compiere è elevato, e tutte sono accomunate dallo status quo del personaggio impersonato.
L’altro stile di gioco fondamentale è il combattimento, rigorosamente a turni (come in Disciples: liberation, per intenderci). Il sistema è classico, con il posizionamento anticipato nella mappa e tutto il resto. Ottimo l’albero delle abilità dei personaggi, con altrettanti classi e specialità da scoprire; inizialmente appariranno abbastanza limitate, ma incrementando i livelli e l’esperienza generale, se ne scopriranno talmente tante, da ampliare di molto i possibili approcci, e garantendo una varietà inaspettata. Non mancano, come anticipato, un numero elevato di oggetti da raccogliere nelle mappe, per mettere quell’aleatorietà che manca.
Chiudiamo il cerchio con la parte strategica, dato il nostro essere comandante di un esercito, dovremo gestire gli uomini strategicamente per conquistare i territori. Qui entra in gioco il nostro ingegno, nell’accampamento potremo scegliere come distribuire le truppe, assumere nuovi generali per comandarle negli scontri, assegnando oggetti, abilità e cibarie per il sostentamento. Complessivamente il gameplay convince, in quanto variegato e ricco di sfaccettature, atte a variare il più possibile l’esperienza, evitando che possa diventare con il tempo monotona.
In conclusione Expeditions: Rome è un titolo che non ha davvero nulla da invidiare ai mostri sacri del settore, sotto molteplici punti di vista. Gli stili di gioco vari sono perfetti per godere della grande longevità dell’esperienza (sopratutto il combattimento, le abilità da sbloccare sono davvero molte) senza mai stancarsi; l’importanza dei dialoghi e delle scelte strategiche, rende il prosieguo differente in relazione alle scelte dell’utente, anche ad esempio nei dialoghi con i vari personaggi. La resa finale sorprende ed ammalia, non tanto nell’ambientazione o nella grafica (migliorabili), quanto in un insieme di scelte azzeccate e pronte a rendere felici gli amanti del genere.
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