La Fujifilm GFX 100 è una delle medio formato più interessanti dell’intero panorama delle mirrorless di ultima generazione, sebbene risulti essere presente sul mercato da ormai diversi mesi, e sia pronta al debutto una versione più aggiornata e recente, quale è la Fujifilm GFX 100S.
Esteticamente il prodotto si caratterizza per la presenza dell’impugnatura verticale già integrata nella scocca, non rappresenta un accessorio a parte, ma l’utente potrà sempre e soltanto utilizzarla con la stessa collegata. L’impugnatura principale è abbastanza salda e ben fatta, non al livello dei prodotti Panasonic, ma comunque garantisce una buona presa complessiva; la secondaria, non è stata rivestita, di conseguenza diventa scivolosa con un utilizzo prolungato, o se la state utilizzando con le mani leggermente sudate/bagnate (al suo fianco troviamo la classica pulsantistica).
Il corpo è realizzato in lega di magnesio, leggero e robusto, completamente tropicalizzato, quindi resistente a polvere e schizzi d’acqua, grazie alla tenuta stagna a 95 zone. Le dimensioni non sono assolutamente il suo punto di forza, poichè raggiunge 156,2 x 163,6 x 102,9 millimetri (48,9 millimetri nel punto più sottile) con un peso di 1,4Kg, senza ottica integrata. L’idea di Fujifilm è stata di renderla il più utilizzabile possibile anche senza l’ausilio di un cavalletto, l’impugnatura lo rende possibile, le dimensioni generali un po’ meno.
Il sensore integrato nella Fujifilm GFX 100 è un medio formato da 43,8 x 32,9 millimetri e 55 millimetri di diagonale, per 102 milioni di pixel effettivi (megapixel). Questi è accoppiato con l’X-Processor 4, per l’elaborazione degli scatti, in grado di raggiungere la più elevata qualità d’immagine al mondo; il sensore è allo stesso tempo retroilluminato, il cui obiettivo è di catturare più luce possibile, in modo da ridurre l’artificio software ed ottenere in cambio una maggiore gamma dinamica.
Superiormente sono state snellite le classiche ghiere che troviamo su tutti i prodotti Fujifilm, in cambio di un bellissimo monitor LCD da 2,05 pollici, completamente retroilluminato (ovviamente non touchscreen), ed ampiamente personalizzabile. L’utente potrà impostare tempi di scatto, esposizione o aperture, ruotando le ghiere e vedendo le modifiche nel pannello stesso; una comodità notevole che ha permesso appunto di ridurre i pulsanti fisici, e di renderla il più pulita possibile.
Il mirino elettronico è removibile, in confezione lo troverete separato, cosicché la potrete utilizzare in modalità Live View senza doverla appesantire con il suddetto; una volta inserito, tuttavia, capirete la qualità del componente, è un OLED da 5,76 milioni di pixel, con ingrandimento 0,86X, realizzato in 5 elementi in vetro ottico, appositamente progettato per la Fujifilm GFX 100. E’ uno dei migliori al mondo, sia in termini di fps che proprio di qualità generale, quasi al pari di quelli visti su Panasonic Lumix S1/S1R, davvero ben fatto e da utilizzare sicuramente (ottimo anche il sensore di attivazione automatica).
Posteriormente invece notiamo qualche piccola mancanza, poichè nel tantissimo spazio a disposizione, Fujifilm ha lasciato troppo “vuoto”, quando in realtà avrebbe potuto rendere i pulsanti leggermente più grandi e facilmente accessibili. Come superiormente troviamo l’idea di cercare di ridurre al minimo indispensabile il tutto, è presente l’onnipresente pad per il controllo della messa a fuoco, ma è troppo piccolo; dato lo spazio avremmo sicuramente apprezzato una soluzione più centrata o più grande, nonostante sia disponibile anche lo stesso componente per l’impugnatura verticale.
L’attenzione è catturata dal monitor LCD da 3,2 pollici a 3,26 milioni di pixel, un pannello discreto, di buonissima qualità generale, con copertura del 100%, in linea con i dispositivi di questo tipo. Non è il migliore attualmente disponibile sul mercato, ma comunque più che soddisfacente. La nota negativa riguarda il suo essere inclinabile in 3 direzioni, ciò sta a significare che non sarà ribaltabile di 180° verso l’alto, né completamente orientabile, rendendo più difficile l’utilizzo in mobilità, nonostante sia touchscreen.
L’ultima peculiarità riguarda il monitor LCD secondario, retroilluminato, presente nella parte bassa della macchina, con dimensioni di 1,8 pollici, nel quale sono riassunte tutte le impostazioni di scatto. Altro pregio di una macchina pensata per i professionisti che vogliono sempre avere sott’occhio tutto il necessario.
Le batterie, grazie all’integrazione dell’impugnatura verticale, sono ben due; sono componenti NP-T125, che garantiranno circa 800 scatti con il display posteriore, una durata più che accettabile per un prodotto da utilizzare tranquillamente anche in mobilità. La Fujifilm GFX 100 potrà essere ricaricata sia tramite il caricabatterie presente in confezione, che la presa USB type-C presente sul lato sinistro (con cavo e trasformatore adeguato).
La connettività inclusa è davvero la più ampia, sullo stesso lato trovano posto due jack da 3,5 millimetri distinti per cuffie e microfono, la suddetta USB type-C 3.2 e la micro HDMI di tipo D per il collegamento ad un monitor esterno. Sul destro, invece, ecco arrivare un ulteriore jack per il controllo da remoto, nonché due slot SD per la memoria. Se foste interessati al wireless, ricordiamo essere presente WiFi 802.11 ac a 5GHz e proprio bluetooth 4.2.
L’otturatore è sospeso con quattro molle per cercare di ridurre l’effetto shock dello scatto, in tal modo l’utente potrà realizzare ottime immagini a mano libera, senza dover ricorrere al cavalletto. Essendo una medio formato, chiaramente non si raggiungeranno tempi particolarmente rapidi, poiché parliamo di uno scatto continuo a 5fps ed una velocità (tempo di posa) tra 1/4000 di secondo e 30 secondi.
Le immagini vengono realizzate al massimo a 11648 x 8736 pixel, con ISO oscillanti tra 100 e 12800. Come potrete immaginare, la qualità raggiunta è assolutamente eccellente, all’aperto il bilanciamento del bianco ha funzionato alla perfezione, la Fujifilm GFX 100 è ideale per la realizzazione di ritratti, poiché riesce ad ottenere un effetto sfocato assurdo; i dettagli sono precisissimi e ben bilanciati, senza alcuna sbavatura.
Il momento in cui riesce a dare il meglio di sé è però al chiuso, anche grazie al sensore retroilluminato, riusciamo ad ottenere immagini sopraffine fino a 6400/8000 ISO, con pochissimo rumore. I dettagli sono eccellenti, nell’eventualità in cui vogliate un JPG, la riduzione del rumore non produce artefatti particolari, e sarà possibile recuperare ombre e toni scuri, con la possibilità di affidarsi al RAW a 16 bit. Purtroppo, a causa delle grandi dimensioni dei file (parliamo di 46MB l’uno), non abbiamo potuto inserirli nell’articolo, per vedere i sample, avviate il video in fondo.
I plus che differenziano la Fujifilm GFX 100 da tutte le altre medio formate sono rappresentati da autofocus e stabilizzazione. La messa a fuoco è ibrida, poiché Fujifilm ha ripreso quanto visto su X-T3 e X-T30, portando un autofocus a rilevamento di fase e di contrasto sull’intera superficie del sensore, con 3,76 milioni di pixel distribuiti ed una copertura del 100%. I punti oscillano tra 117 e 425, per una messa a fuoco rapida ed accurata, in linea con le full frame di ultima generazione, per stabilità e per la possibilità di regolare la velocità (poiché in alcuni casi è fin troppo “nervosa”). Grazie alla modalità Live View, sarà inoltre possibile sfruttare il face e eye detection, con una velocità maggiore del 210% rispetto alla concorrenza.
La stabilizzazione è garantita da un ottimo IBIS, quindi uno stabilizzatore ottico integrato nel sensore, il quale lavora in collaborazione con l’eventuale stabilizzatore dell’obiettivo integrato, fino a 5,5 stop di stabilizzazione d’immagine. Il risultato raggiunto non è al livello delle APS-C, full frame o micro 4/3, ma resta eccellente, poichè le immagini sono molto più ferme del previsto, grazie anche ad una macchina che garantisce una presa salda e ben fatta, facilitandone l’utilizzo in mobilità. Gli scatti possono essere realizzati tranquillamente a mano libera, non rischierete di ottenere immagini mosse, nemmeno con scarsa luminosità.
I video sono complessivamente realizzabili in 4K a 30fps a 10 bit a 400Mbps (massimo 60 minuti a clip), con il formato 17:9 otterremo una soluzione più grande delle cineprese di fascia alta, poiché viene utilizzato il sensore a 43,8 x 23,19 x 49,56 millimetri in diagonale, in modo da ridurre la profondità di campo, godere di un’ampia gamma tonale e di una maggiore sensibilità ISO. Il supporto F-LOG e HLG completa l’opera, la resa è eccellente, e grazie alla presenza di ottimi autofocus e IBIS, non sembrerà di operare con una Fujifilm GFX 100 in versione medio formato.
In conclusione la Fujifilm GFX 100 è la medio formato per tutti, in vendita a circa 10’000 euro (quando le rivali costano anche tre volte tanto), condita con specifiche che possono solamente far sognare l’utente finale, come IBIS ed una messa a fuoco in linea con quanto visto su Fujifilm X-T3, per una resa finale di eccellente valore. Gli aspetti negativi ci sono, ma vengono letteralmente surclassati dai positivi.
Guardate la nostra videorecensione per i sample delle immagini, e scoprite i punteggi riassuntivi.
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