Fujifilm GFX 50S II è la seconda generazione di una delle rarissime mirrorless medio formato, pensata per colmare le lacune del modello precedente, accontentando il più possibile le richieste ed i desideri dei professionisti del settore. Vediamola da vicino con la nostra recensione completa.
Il design del prodotto si avvicina molto a quanto visto con GFX 100S, pur mantenendo una propria importantissima identità, le dimensioni sono un filo generose (come è intuibile, data l’ampiezza del sensore), raggiungendo 150 x 104,2 x 87,2 millimetri, ed un peso di 900 grammi (incluse batteria e SD).
Nonostante tutto risulta essere fortemente maneggevole e portabile, grazie alla presenza di una impugnatura molto profonda, e sufficientemente spaziosa, in altre parole è lo spazio per le dita non è ridotto, anche se utilizzate ottiche ingombranti. Il corpo in lega di magnesio è tropicalizzato, ovvero resistente a schizzi d’acqua e polvere, ed è corredato dalla classica disposizione di pulsanti e ghiere dei prodotti Fujifilm.
Superiormente balza subito all’occhio la presenza di un ampio monitor LCD monocromatico da ben 1,8 pollici (retroilluminato), con rapporto d’aspetto 4:3 e risoluzione 303 x 230 pixel. Sullo stesso si possono visualizzare tantissime informazioni di scatto, riuscendo a lasciare ugualmente spazio vuoto (da notare che resta attivo anche a fotocamera spenta). Il pulsante di accensione/spegnimento circonda lo scatto, mentre sulla parte sinistra si trova la ghiera per la selezione delle modalità, con la levetta per passare da “movie a photo”, forse non facilissima da raggiungere in rapidità (è ugualmente presente il pulsante drive come selettore tra scatto continuo, singolo e simili. Non mancano, ovviamente, numerosi pulsanti personalizzabili.
La connettività fisica è tutta sui bordi, ed è assolutamente ben fornita, sul lato sinistro trovano posto due jack da 3,5 mm distinti per cuffie e microfono, una USB type-C 3.2 per l’alimentazione, una micro HDMI di tipo D, per finire con il PC Sync, per il collegamento della macchina ai flash da studio. Spostando l’attenzione invece sulla parte destra, ecco comparire il jack per il controllo da remoto, e due slot SD per la memoria.
Il sensore della Fujifilm GFX 50S II non cambia rispetto alla generazione precedente, è il solito Medio Formato da 51.4 megapixel (43,8 x 32,9 millimetri), con filtro a colori primari e matrice di Bayer. Questi è affiancato dall’X-Processor 4, la classica combinazione che sempre più spesso troviamo con i prodotti del brand.
L’otturatore a tendina permette tempi di scatto tra 1/4000 di secondo a 30 secondi, per scendere fino a 1/16000 di secondo nel momento in cui viene attivato l’otturatore elettronico. Lo scatto continuo non riesce a raggiungere velocità troppo elevate, fermandosi a soli 3fps con otturatore meccanico.
Al centro della parte superiore trova posto il mirino OLED EVF da 0,5 pollici, con 3,69 milioni di punti, copertura del 100%, eye point circa 23 millimetri e magnificazione dello 0,77X. Qualitativamente molto elevato, è perfettamente allineato con la tipologia del prodotto, in termini di dettaglio e nitidezza. E’ presente, se interessati, anche il sensore occhio per l’attivazione automatica.
Spostando l’attenzione nella parte posteriore, questa è immediatamente catturata da un display IPS LCD da 3,2 pollici di diagonale, con rapporto d’aspetto 4:3 e 2,36 milioni di punti, completamente touchscreen. Gli input vengono recepiti alla perfezione, non è richiesta una eccessiva pressione, i colori sono leggermente spenti, ma compensa in dettaglio e nitidezza. Non è un pannello né orientabile completamente, né tiltabile di 180°, presenta le caratteristiche meccaniche dei prodotti Fujifilm, con orientamento limitato in tre direzioni.
Il tasto Q è stato integrato perfettamente nell’estrusione che migliora il grip generale della macchina, rendendolo facilmente raggiungibile mentre la si impugna, presente poi il solito pad per la gestione della messa a fuoco, ed il selettore della stessa (manuale, continua o singola).
La batteria è inserita nell’alloggiamento inferiore, è un componente da 2200mAh (modello NP-W235), con autonomia generalmente migliorata rispetto al modello precedente. Ipotizzando un utilizzo standardizzato, si riescono a raggiungere tranquillamente 450 scatti. Apprezzata la possibilità di ricaricare la camera tramite la type-C mentre è in utilizzo.
La presenza di un nuovo processore d’immagine, rispetto alla generazione precedente, si fa sentire sopratutto nella nitidezza e nella qualità degli scatti. Rispetto ai normali full frame, il sensore più ampio permette di guadagnare fino a 3EV di luce, con una maggiore profondità dello scatto, ed un rumore meno pressante. Gli ISO possono gestiti in maniera più tranquilla e rilassata, stando ai nostri test è possibile raggiungere anche 8000 ISO ottenendo immagini definite e dalla qualità incredibile, senza disturbo di alcun tipo.
Inutile raccontarvi della fantastica qualità dell’immagine, intesa come nitidezza e dettaglio, anche in JPG, il formato compresso che tutti conosciamo. Volendo invece scoprire appieno le potenzialità, è giusto passare al RAW, e qui si notano davvero le incredibili possibilità della Fujifilm GFX 50S II, riuscendo a recuperare ombre (perfetto in molti casi) valorizzare sorgenti luminose o aree della scena. L’altro grande aspetto da tenere in considerazione riguarda sicuramente il possibile crop, data l’ampiezza del sensore, è possibile effettuare uno scatto grandangolare, per poi ritagliare l’immagine, ottenendo un qualità indiscutibile.
I video vengono girati al massimo in FullHD a 30fps, la Fujifilm GFX 50S II non nasce per i videomaker, e si vede, anche se comunque Fujifilm ha voluto migliorarla notevolmente. L’autofocus a rilevazione di contrasto a 117 punti è molto rapido, un filo inferiore a X-T4 ad esempio, ma comunque migliore di tanti modelli Panasonic che troviamo in commercio (anche micro quattro terzi). Il passaggio da un soggetto all’altro è rapido e graduale, non si nota un forte stacco, per intenderci, con face/eye detection ai limiti della perfezione.
Per ultimo parliamo della stabilizzazione, la combo IBIS + BIS con possibilità di sincronizzazione OIS (solo con le ottiche compatibili, ovvero con stabilizzatore integrato), è una manna dal cielo, la perfetta combinazione per riuscire a registrare video in mobilità, ed allo stesso tempo evitare scatti mossi (o micro-mossi) nell’utilizzo per strada, non su cavalletto o supporto. Il peso maggiorato della macchina diventa un alleato in questo caso, proprio perché si riesce ad avere una presa più salda e stabile. Un enorme passo in avanti che rende la Fujifilm GFX 50S II sicuramente più versatile, e meno legata all’utilizzo in studio.
In conclusione Fujifilm GFX 50S II è l’evoluzione che stavamo aspettando, una medio formato che ascolta le richieste dei professionisti, e si apre verso una community di utenti più ampia. Un plauso a Fujifilm per aver accolto i feedback degli utilizzatori quotidiani, con miglioramenti notevoli nel design, nel processore d’immagine, nella stabilizzazione, autofocus e batteria. La qualità degli scatti è davvero incredibile.
L’unico aspetto negativo? forse il lato video, siamo consapevoli essere una camera pensata prevalentemente per le foto, ma fermarsi a 1080p a 30fps è troppo limitante.
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