Fujifilm Instax Wide 300 è la instant camera che maggiormente si differenzia dagli altri modelli del brand, sopratutto per le dimensioni delle pellicole, le quali raggiungono 10.8 x 8.6 centimetri, con un’area di stampa di 9,9 x 6,2 centimetri.
In commercio da ormai qualche anno, il prodotto è sempre attuale per caratteristiche e resa finale. Interamente realizzato in plastica, e disponibile in varie colorazioni, presenta materiali di ottima qualità, appare difatti essere robusto e resistente, sebbene leggermente ingombrante; le dimensioni sono di 167,8 x 94,7 x 120,9 millimetri (escluse le sporgenze), con un peso di 612 grammi (senza batterie, pellicole e lenti aggiuntive).
L’impugnatura è abbastanza profonda, molto intelligente l’idea di integrare parti “ruvide” per evitare lo scivolamento, si tiene bene con una mano e la si può tranquillamente utilizzare in mobilità, senza troppi pensieri. Non ha schermi a colori o touchscreen, solo nella parte posteriore è presente un piccolissimo display LCD sul quale si visualizzano le informazioni di scatto e le pellicole residue. Il posizionamento del pulsante di accensione/spegnimento è corretto, da utilizzare anche per lo scatto.
Sfortunatamente non funziona con una batteria ricaricabile, ma solo ed esclusivamente a pile; nell’alloggiamento inferiore sono da posizionare 4 batterie AA (le classiche stilo), la cui autonomia è garantita per 10 film pack, ovvero all’incirca 100 istantanee.
Il mirino ottico è, come su tanti altri modelli Fujifilm Instax, decentrato sulla sinistra, ha dimensioni più piccole rispetto alle classiche mirrorless, per questo motivo dovrete inizialmente abituarvi all’utilizzo. L’essere spostato può causare qualche piccolo problema all’utente alle prime armi, poiché il centro di quanto si vede non sarà l’esatto centro dell’immagine che si produrrà.
L’ottica integrata ha una lunghezza focale di 95 millimetri, con una messa a fuoco da 0,9 metri all’infinito. Le modalità di utilizzo sono sostanzialmente tre: da 0,9 – 3 metri, 3 metri – infinito o 0,4 – 0,9 metri (quest’ultima richiede l’aggiunta della lente macro, con specchietto per i selfie, inclusa in confezione). Lo spostamento da una modalità all’altra avviene tramite la rotazione dell’obiettivo, un’operazione semplicissima ed alla portata di tutti, fate solamente attenzione a non rompere o perdere la lente macro, sembra abbastanza delicata.
La velocità dell’otturatore oscilla tra 1/64 e 1/200 di secondo, con controllo di esposizione automatico, o regolabile manualmente. Nella parte posteriore si trova un piccolo pulsante con la dicitura D/L, questi è da utilizzare per sovra(sotto)esporre le immagine di +- 2/3 EV. Il flash purtroppo non può essere disattivato, nel momento in cui il sensore ne sentirà la necessità lo utilizzerà, senza darvi altra possibilità; apprezzata comunque la presenza del pulsante fisico per attivarlo manualmente, ricordando che la sua portata è di 0,9 – 3 metri.
Le pellicole della Fujifilm Instax Wide 300 sono, come anticipato, più grandi delle dirette concorrenti, raggiungono 86 x 108 millimetri, con una dimensione dell’immagine di 62 x 99 millimetri. Il tempo di sviluppo si aggira attorno a circa 90 secondi, anche se è variabile in relazione alla temperatura. Il posizionamento delle pellicole è semplicissimo, e perfettamente spiegato sulla confezione; il costo è adeguato, o comunque in linea con le altre instant camere.
La messa a fuoco è complessivamente buona, ma richiede esperienza e molta molta attenzione; sebbene si conoscano le varie modalità, con le relative distanze, il non avere un’idea dello scatto finale direttamente nell’ottica ci proietta nel passato (come vuole Fujifilm appunto), rischiando più volte di effettuare uno scatto “fuori fuoco”. Le 3 modalità di utilizzo rendono il prodotto molto versatile ed in grado di soddisfare tutte le esigenze.
L’impossibilità di disattivare manualmente il flash può essere considerato come un aspetto negativo, in determinate occasioni, o comunque con specifiche condizioni atmosferiche, rende l’immagine finale meno appetibile del previsto. Apprezzatissimo il controllo dell’esposizione, un salvavita per alcuni, sebbene richieda sempre uno scatto di prova, in quanto il passaggio ad uno scatto sovra-esposto è sempre dietro l’angolo.
Le immagini sono complessivamente ottime, per la tipologia del prodotto in sé; dopo aver testato varie instant camere non possiamo che restare soddisfatti della resa offerta dalla Fujifilm Instax Wide 300, senza però notare differenze particolari. Il consiglio è di utilizzarla sempre all’aperto con una buona luminosità, condizione ideale che porta ad avere gamma dinamica sufficiente, ottimi dettagli e nitidezza discreta; attivando il flash e spostandosi ad esempio al chiuso, la resa è più “ballerina”, la messa a fuoco non è sempre perfetta, i colori sono più spenti ed il flash spesso compromette la buona riuscita dello scatto finale. Quanto scritto sono tutti “problemi” condivisi da ogni instant camera, la resa è in linea con gli altri modelli di fascia medio-alta.
I selfie sono indubbiamente facilitati dalla lente macro, e dal piccolo specchietto laterale; le immagini ottenute sono complessivamente discrete, prestate solamente attenzione all’autofocus, valutando correttamente la distanza a cui porvi. In controluce la camera tende a sottoesporvi, mettendo in risalto le vostre spalle; scattate sempre istantanee a favore di luce, e meno al buio, in quanto la sovraesposizione è facilissima (come si vede nei nostri test).
In conclusione la Fujifilm Instax Wide 300 è un’ottima instant camera da consigliare a tutti gli utenti alla ricerca di un qualcosa di diverso dal solito, sopratutto per dimensioni della pellicola ed insieme di specifiche. Abbiamo apprezzato le varie modalità di utilizzo, i “film” più grandi, l’ergonomia ed i materiali costruttivi; gli unici handicap sono rappresentati dalla presenza delle pile e da una messa a fuoco ancora da perfezionare, ma nulla di diverso rispetto alle altre instant camere.
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