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Recensione Fujifilm X-S10: eccellenti immagini e video stabili con IBIS

La Fujifilm X-S10 viene a tutti gli effetti considerata come una piccola Fujifilm X-T4, data la condivisione di IBIS e dello stesso sensore fotografico, ristretto il tutto in dimensioni veramente ridotte, rispetto alle corrispettive raggiunte dall’ammiraglia dell’azienda.

Esteticamente il prodotto ricorda chiaramente i dispositivi del brand, il design è il solito iconico, ma con un quantitativo di ghiere personalizzabili sicuramente inferiore. Le dimensioni raggiungono 126 x 85,1 x 65,4 millimetri con un peso complessivo di soli 465 grammi, inclusi batteria e SD; una macchina facilmente trasportabile ed utilizzabile anche per lunghe giornate, senza appesantire il braccio, ideale quindi per viaggi o street photography. L’impugnatura è molto salda e profonda, facilita sicuramente l’utente che la vuole sfruttare per riprese e scatti a “mano libera”, attenzione solamente all’utilizzo con ottiche molto grandi ed ingombranti, lo spazio potrebbe risultare ridotto; per il resto è una impugnatura eccellente ed affidabile.

La scocca è composta da due piastre in lega di magnesio (frontale e superiore), nonché dal classico rivestimento che troviamo su dispositivi di questo tipo. Sfortunatamente non è tropicalizzata, di conseguenza non sarà resistente a schizzi d’acqua ed agenti atmosferici. Superiormente è stato posizionato un minor quantitativo di ghiere, segnale che la Fujifilm X-S10 non è stata principalmente pensata per un pubblico di professionisti, quanto per utenti che si avvicinano alle mirrorless senza troppe pretese di personalizzazioni; apprezzata la scelta di integrare una ghiera dedicata per le 18 simulazioni pellicola, vero must dei dispositivi del brand.

 

Hardware e specifiche

Anteriormente è stato posizionato un sensore X-trans CMOS 4 da 26,1 megapixel, è un APS-C (23,5 x 15,6 millimetri) con filtro a colori primari, accoppiato con il solito X-Processor 4. E’ in tutto e per tutto identico a quanto visto su Fujifilm X-T4. L’otturatore a tendina permette un tempo di posa tra 1/32000 di secondo (otturatore elettronico) ed un massimo di 30 secondi, con scatto continuo fino a 30 fps ma con crop 1,25x (si può scendere a 20fps senza crop, ma soli 8fps per l’otturatore meccanico).

Al centro della parte superiore si trova il mirino elettronico OLED da 0,89 pollici, con sensore occhio integrato, da circa 2,36 milioni di punti, nonché fino a 100fps in modalità boost e copertura del 100%. La resa è complessivamente eccellente, uno dei migliori della propria fascia di prezzo, sopratutto per resa cromatica, fluidità e dettagli.

Nella parte posteriore sono stati integrati pochi pulsanti fisici, l’attenzione è catturata dal pad per il controllo della messa a fuoco e lo spostamento nei menù, nonché naturalmente dall’ampio monitor LCD. Questi è da 3 pollici1,04 milioni di punti e copertura del 100%. A differenza del mirino, la sua qualità generale è in linea con la fascia di prezzo, il dettaglio e la nitidezza sono adeguati; è un pannello touchscreen, peccato solamente che gli input non possono essere utilizzati per la navigazione nei menù, ma solo per scatti o messa a fuoco. Il display è anche completamente orientabile, un pregio non da poco che amplia moltissimo le possibilità di utilizzo, sopratutto in mobilità.

La batteria è incastonata nell’alloggiamento inferiore, è agli ioni di litio con capienza di 1260mAh, in confezione non viene fornito un caricabatterie esterno, di conseguenza la Fujifilm X-S10 potrà essere ricaricata solamente sfruttando il cavo USB type-C. La durata è complessivamente nella media, si raggiungono circa 325 scatti utilizzando il monitor LCD e 40 minuti di registrazione video in 4K.

La connettività è rappresentata da WiFi 802.11 b/g/n e bluetooth 4.2, nonché da vari connettori integrati sul lato sinistro della macchina. Qui troviamo USB type-C 3.2 di prima generazione, micro HDMI di tipo D e jack da 3,5 millimetri per il microfono (attenzione però quest’ultimo non potrà essere utilizzato per le cuffie, in confezione si trova l’adattatore per la type-C). Il singolo slot SD è a fianco dell’alloggiamento della batteria.

 

Foto e Video

Le immagini vengono scattate al massimo a 6240 x 4160 pixel, la qualità è complessivamente altissima, tra le migliori in assoluto della fascia di prezzo di posizionamento, per bilanciamento del bianco, contrasto, ampiezza della gamma dinamica e gestione delle forti luci.

In ambienti particolarmente luminosi la pasta cromatica incanta e caratterizza tutti i prodotti del brand, il dettaglio e la gamma dinamica sono di fascia altissima, la nitidezza è decisamente sorprendente. Gli scatti non saranno al livello di una Panasonic Lumix S1 da oltre 3000 euro, ma se la giocano perfettamente con la Fujifilm X-T4. Le forti luci ed il controluce sono gestiti quasi alla perfezione, i colori non sono particolarmente intensi, pienamente fedeli alla realtà.

Quando la luminosità cala, il rumore digitale si vede molto tardi, teoricamente possiamo scattare ottime istantanee fino a 4000 ISO, senza notare una eccessiva perdita di qualità generale. Il dettaglio e la nitidezza la fanno ancora da padroni, l’autofocus non è nervoso e sarà complicato realizzare foto mosse. Considerando che stiamo parlando di una APS-C, i risultati sono ottimi.

video sono registrati al massimo in 4K 30fps200Mbps, con limitazione della clip a 30 minuti; anche per i filmati è possibile sfruttare le 18 simulazioni pellicola, in modo da personalizzare le riprese, ricordando il supporto al profilo F-Log e lo slow motion in 10X FullHD fino a 240 fps. La qualità complessiva è perfettamente in linea con tutto quanto abbiamo appena raccontato.

L’autofocus è ibrido fino a 425 punti, una combinazione di rilevamento di fase e di contrasto, con velocità personalizzabile direttamente dal menù impostazioni (la massima che può raggiungere è di 0,02 secondi). In ogni condizione di luce si è rivelato essere solido, preciso ed affidabile, impreziosito sopratutto dalla presenza del riconoscimento del viso, degli occhi, nonché il solito tracking del soggetto inquadrato. Il passaggio dall’uno all’altro è forse leggermente “violento”, ma siamo complessivamente soddisfatti della qualità dell’autofocus. Non è comunque al livello di quanto offerto da Sony.

La stabilizzazione è il secondo grande pregio della Fujifilm X-S10, presenta infatti stabilizzatore d’immagine con compensazione a 5 assi (IBIS), supportato dall’eventuale OIS delle ottiche montate, nonché da un aggiuntivo EIS (stabilizzatore digitale) utilizzabile solamente nei video. La tecnologia è sostanzialmente la stessa di Fujifilm X-T4, è solamente stato ridotto fisicamente e migliorato per la gestione dell’energia, ma il meccanismo non cambia.

La stabilizzazione è eccellente, una delle migliori del mercato, sebbene sia importante ricordare che non fa miracoli, non raggiunge i livelli di una action camera. La ripresa di pan a mano libera è possibile anche senza una “mano esperta o stabile”, mentre camminando si potranno ottenere video complessivamente eccellenti. Sicuramente uno dei motivi per cui dovreste acquistare Fujifilm X-S10, una stabilizzazione di questo livello è davvero difficile trovarla, sopratutto a 1300 euro se non di meno.

 

Fujifilm X-S10: conclusioni

In conclusione il prodotto recensito vale senza ogni dubbio la cifra di vendita, ed è da consigliare agli utenti che vogliono avvicinarsi al mondo Fujifilm principalmente per scattare ottime istantanee e realizzare video stabili. L’ergonomia ne facilita sicuramente l’utilizzo in mobilità, peccato solamente per l’assenza dei video in 4K 60fps (così si aliena parte della popolazione), della tropicalizzazione e di una autonomia complessivamente nella media.

Scorrete poco sotto per vedere la nostra videorecensione completa e tutti i punteggi riassuntivi.

Fujifilm X-S10

1038 euro
8.1

Design e Ergonomia

8.0/10

Foto

8.5/10

Video e Stabilizzazione

9.0/10

Autofocus

8.0/10

Batteria

7.0/10

Pros

  • Ergonomia e dimensioni ideali per la portabilità
  • Immagini dalla resa eccellente
  • Stabilizzazione e IBIS dalla qualità sopraffina

Cons

  • Manca la tropicalizzazione
  • No registrazione video in 4K a 60fps
  • Autonomia nella media
Denis Dosi

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