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Recensione Gigaset GX6: smartphone rugged di alta qualità

Gigaset GX6 è il rugged phone di alta qualità, l’azienda tedesca ha sfornato un prodotto davvero eccellente, in grado di importare tutte le migliori specifiche tecniche, in uno smartphone pensato per resistere alle condizioni più estreme. Vediamolo da vicino nella nostra recensione completa.

 

Estetica e Design

Come tutti i rugged che si rispettino, anche il Gigaset GX6 presenta dimensioni e peso superiori alla media, infatti raggiungono 170,7 x 82,2 x 11,9 millimetri, con un peso appunto di ben 278 grammi. E’ un prodotto che in tasca si fa sentire, ma che d’altro canto è estremamente robusto, con il superamento degli standard militari e la completa impermeabilità.

La cover posteriore presenta una particolarità che lo rende pressoché unico, ha un telaio in alluminio/magnesio/titanio per una maggiore robustezza, con un guscio in policarbonato testurizzato. La texture è molto piacevole alla vista e al tatto, ne impreziosisce la cover, rendendolo molto più elegante. Il modulo delle fotocamere è circolare, quasi al livello con il back dello smartphone, contorno da un frame molto bello, che richiama la medesima colorazione della scritta Gigaset.

Il frame è piatto, mentre la cover è leggermente curva, favorendo così l’ergonomia, oltretutto la texture puntinata facilita di molto l’utilizzo con mani bagnate, sul quale troviamo tutta la connettività del caso. Parliamo infatti di tasti di accensione/spegnimento con il sensore per le impronte digitali, un tasto funzione programmabile (con accesso rapido a funzioni o app), i pulsanti per il volume, per finire con la porta USB type-C e l’altoparlante fisico nella parte inferiore.

 

Hardware e Specifiche

Il display è un IPS LCD da 6,6 pollici di diagonale, con risoluzione FullHD+ (2412 x 1080 pixel), 4011 ppi e 16,7 milioni di colori, senza dimenticarsi della protezione Gorilla Glass 5 e la possibilità di utilizzarlo con mani e guanti bagnati (fino a 2 millimetri di spessore). Essendo un IPS LCD risulta essere limitato nella gamma cromatica e nel rispetto dei neri profondi, tolto questo classico “difetto”, è un pannello molto buono, con risoluzione elevata che porta a dettagli e nitidezza quasi allineati con la fascia di prezzo di posizionamento (che ricordiamo essere di 569 euro).

Ad impreziosire il tutto troviamo comunque un refresh rate variabile fino a 120Hz, soluzione che incrementa di molto la fluidità generale, andando difatti a limare i piccoli difetti di cui vi abbiamo parlato. Le cornici sono abbastanza importanti (ma non troppo), la fotocamera frontale è punch-hole, ovvero un “foro” nell’angolo alto a sinistra. La luminosità massima, pari a 550 nits, è più che adeguata per l’utilizzo all’aria aperta o sotto la luce solare diretta.

Il processore è il MediaTek Dimensity 900, un octa-core con 2,4GHz di frequenza di clock, affiancato dalla GPU Mali-G68. La configurazione prevede anche 128GB di memoria interna UFS 2.1 (espandibile tramite microsD fino a 1TB), ed anche 6GB di RAM. Il Dimensity 900 è un SoC molto utilizzato nella fascia media nell’ultimo periodo, anche su questo Gigaset GX6 si comporta molto bene dimostrandosi reattivo ad ogni sollecitazione; non permetterà il gaming di alto livello, tuttavia le app vengono aperte rapidamente, non abbiamo notato blocchi o difficoltà di esecuzione, e non scalda nemmeno troppo. In termini di performance lo possiamo considerare allineato con la fascia dei 400/500 euro.

Lo sblocco dello smartphone avviene in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali posto sul tasto di accensione/spegnimento ed il riconoscimento del viso 2D, in entrambe le occasioni la velocità di sblocco è molto buona, non abbiamo riscontrato rallentamenti o differenze importanti.

Il Gigaset GX6 è uno smartphone 5G, il carrellino delle SIM integra 3 slot, utilizzabili per l’espansione di memoria e il dual SIM. La connettività è garantita dal WiFi 6 dual band, bluetooth 5.2, ovviamente GPS, ed anche chip NFC per i pagamenti mobile. L’audio è mono, viene fruttato solamente lo speaker inferiore, il volume massimo è più che sufficiente per ambienti da 25 metri quadrati, anche se comunque il dettaglio non è tanto elevato quanto avremmo sperato, perde in nitidezza all’aumentare della frequenza.

 

Fotocamera, Sistema operativo e Batteria

Il comparto fotografico è composto da 2 sensori, un principale da 50 megapixel, con stabilizzatore ottico integrato, apertura F1.88, ed un macro da 2 megapixel, con apertura F2.4. A conti fatti la qualità degli scatti supera di gran lunga le aspettative, se confrontati con gli altri rugged sul mercato, i dettagli sono più che discreti, con nitidezza sull’intero fotogramma, ed una buona gamma cromatica. In condizioni di scarsa luminosità le immagini non cambiano, infatti, il rumore digitale tarda ad arrivare, si rischia leggermente situazioni di micromosso, ottime invece la gestione delle sorgenti luminose ed il bilanciamento del bianco.

video vengono girati al massimo in 4K a 30fps, con un autofocus che si comporta ottimamente in ogni condizione di luce, ed una stabilizzazione ottima, data la presenza dell’OIS, o stabilizzatore ottico integrato. Anteriormente, infine, è posizionato un sensore da 16 megapixel, con apertura F2.0, di buona qualità generale, forse leggermente carente in nitidezza, ma comunque allineato con la fascia di prezzo.

Il sistema operativo è Android 12, con patch di sicurezza aggiornate per i successivi 5 anni e la promessa di ricevere sia Android 13 che Android 14. L’interfaccia si avvicina moltissimo ad Android Stock, data una personalizzazione minima, include infatti la sfera assistiva, le gestures e davvero poco altro, se non le classiche funzioni di Android. L’esecuzione è fluida, esente da bug o rallentamenti di alcun tipo.

La batteria è un componente da 5000mA, con ricarica rapida a 30 watt, e possibilità di caricare del 90% in solo 1 ora, con inoltre il supporto alla ricarica wireless a 15 watt. Autonomia complessivamente eccellente, è possibile utilizzare lo smartphone anche per 2 giorni consecutivi, in modo intenso, senza dover minimamente ricorrere alla presa a muro. Non raggiunge i battery phone, ma vi si avvicina moltissimo.

 

Gigaset GX6 – conclusioni

In conclusione Gigaset GX6 è il rugged che non ti aspetti, uno smartphone che non ha nulla da invidiare ai modelli “classici” della medesima fascia di prezzo sotto molteplici aspetti, i suoi punti di forza sono sicuramente l’autonomia, l’ottimo display a 120Hz, il processore performante, il supporto alla ricarica rapida (oltre che wireless) e comunque l’attenzione nella scelta dei materiali costruttivi.

Dall’altro lato della medaglia troviamo forse un comparto fotografico che poteva essere più completo, ad esempio con un grandangolare al posto dell’inutile Macro.

Denis Dosi

Appassionato di tecnologia e di scrittura sin dalla tenera età, mi laureo in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano nel 2016. Ora lavoro con Focustech riuscendo a combinare le mie due più grandi passioni.

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