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Recensione Harry Potter: Campioni di Quidditch – è bello volare con le scope?

Harry Potter: Campioni di Quidditch rappresenta la risposta di Warner Bros Games alla grandissima richiesta da parte dei fan di tutto il mondo, di integrare il gioco del Quidditch all’interno di Hogwarts Legacy, per dare la possibilità a tutti di volare con la propria scopa alla ricerca del boccino d’oro, o semplicemente cercando di guadagnare più punti degli avversari. La nostra avventura nel gioco di simulazione ha vissuto di alti e bassi, scopriamo meglio il tutto da vicino con la recensione completa.

 

Meccanica di gioco

Il titolo è stato pensato quasi in via esclusiva per i fan di Harry Potter, proprio perché richiede una grande esperienza nel conoscere le regole, ma anche legato al fatto che tutto ruota attorno ai personaggi reali della saga stessa. Il meccanismo alla base del titolo è molto chiaro, tutti i contenuti sono sbloccabili in-game, ovvero non sono legati a microtransazioni o simili, ma si possono ottenere semplicemente giocando. In questo modo si possono sbloccare capi di vestiario, accessori o personaggi, fino al raggiungimento del cinquantaduesimo livello (se avviate la modalità Stagione). Il numero di collezionabili e di accessori è relativamente limitato, nulla toglie però che tale situazione si possa sbloccare in tempi relativamente brevi con aggiornamenti mirati.

All’inizio della partita potrete scegliere il vostro team, composto da sei giocatori, tutti caratterizzabili e personalizzabili dal giocatore, sfruttando un editor non propriamente di qualità o moderno, ma comunque efficace. Spetterà al giocatore scegliere la scopa da imbracciare, con tante differenziazioni in relazione al ruolo di chi scenderà in campo, ad esempio il cacciatore deve avere una scopa veloce e così via, sebbene comunque nulla vieta di andare nella direzione opposta ed optare per una scelta rivoluzionaria. Le scope hanno determinate caratteristiche e statistiche, migliorabili nel corso del tempo con l’utilizzo di Pietre di Luna, con gli stessi personaggi pronti ad incrementare in automatico i propri bonus passivi. La personalizzazione è presente, è indubbio non ammetterlo, sebbene sia facilmente notabile che manchi la profondità, il sistema è semplice, intuitivo, ma neanche troppo.

 

Gameplay

E’ arrivato il momento di buttarsi nel campo, le regole della partita di Quidditch sono sostanzialmente le stesse: chi cattura il Boccino d’Oro vince la partita, chi lo controlla guadagna 30 punti, la partita eventualmente termina al raggiungimento dei 100 punti, o allo scadere del termine di 6 minuti. I partecipanti all’incontro sono sei, è presente un solo Battitore in ogni team, e, proprio come il miglior gioco di simulazione calcistica, l’utente si ritrova a poter controllare tutte le persone in volo, offrendo comunque la possibilità di selezionarne il più adatto per l’azione specifica. Inizialmente, lo ammettiamo, è davvero complesso e potrebbe confondervi non poco, ma nel prosieguo dell’esperienza è facile capire quanto tale scelta non potesse essere più azzeccata.

Il sistema di controllo è eccezionalmente ben fatto e studiato, siamo convinti che trascorrete molto tempo a controllare i Cacciatori, sicuramente i più agili e capaci di gestire al meglio la Pluffa, cercando di superare il Portiere. Discorso simile proprio per questo ruolo, difendere i tre anelli non è mai stato così divertente ed intuitivo. Per quanto riguarda Battitore e Cercatore, la situazione cambia drasticamente: il Battitore ha il compito di abbattere i rivali, ma i bolidi vengono quasi sempre facilmente schivati, il Cercatore deve catturare il Boccino d’Oro, una pratica che a lungo andare rischia di diventare noiosa. Esperienza in single player buona, ma sempre con la limitazione dettata dai contenuti relativamente ridotti, poiché in un paio di giornate vi ritroverete a tutti gli effetti ad aver completato i quattro tornei che compongono l’intera avventura (di cui uno è il tutorial). Tutto assume una nuova veste con il multiplay 3 vs 3 online, dove l’utente si ritrova a scegliere due ruoli sui quattro disponibili, andando a controbattere ad altre persone sempre più agguerrite e pronte a tutto.

 

Harry Potter: Campioni di Quidditch – conclusioni

in conclusione Harry Potter: Campioni di Quidditch è indubbiamente un’idea eccellente per soddisfare le aspettative di milioni di fan in tutto il mondo, la scelta di non integrarlo direttamente in Hogwarts Legacy punta a dargli più valore, senza relegarlo a mero orpello accessorio. I suoi punti di forza sono legati al sistema di controllo, che riesce a divertire il giocatore nel momento in cui si trova ad impersonare soprattutto Cacciatori Portieri. Dall’altro lato indubbiamente i contenuti relativamente scarsi, oltre a sbloccabili non numericamente elevati, possono far storcere il naso al consumatore finale.

Denis Dosi

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