Huawei Band 6 è la nuova generazione di una delle band più amate, rinnovata nelle dimensioni del display, e con una fortissima riduzione del prezzo finale di vendita, corrispondente a circa 59 euro di listino, ma molto spesso acquistabile a meno su Amazon.
Esteticamente il prodotto è davvero molto bello, sebbene i materiali costruttivi siano perfettamente in linea con la fascia di posizionamento. Ha una scocca realizzata in plastica robusta, splendide le varie colorazioni (sia eleganti, che sportive o giovanili), abbastanza resistente e di buona qualità generale. Le dimensioni della sola cassa raggiungono 43 x 25,4 x 10,99 millimetri, con un peso di soli 18 grammi; l’essere così leggero è il plus più grande, in termini di portabilità, una volta indossato ve ne dimenticherete completamente.
Il cinturino è interamente realizzato in silicone, riprende la colorazione della cassa, ed è un materiale di qualità decisamente superiore rispetto agli altri smartwatch di fascia medio-bassa. E’ completamente intercambiabile.
Anteriormente è stato posizionato un ampio display AMOLED da 1,47 pollici, con risoluzione 194 x 368 pixel, cornici non troppo spesse e completamente touchscreen (supporto a gesti di scorrimento e tocco). Il tratto maggiormente distintivo della Huawei Band 6, la resa è complessivamente eccellente, i colori sono perfettamente rispettati, i neri appaiono abbastanza profondi, con luminosità manuale (peccato non sia automatica) in grado di regolare perfettamente la luce del pannello. Il touchscreen riceve bene gli input, non abbiamo notato lag o ritardi degni di nota; i dettagli e la nitidezza sono da prodotto di fascia più alta.
Il controllo del dispositivo avviene tramite il pulsante sul lato destro, il quale permette di accedere al menù o agli allenamenti (oltre 96 modalità differenti incluse). Le possibilità di utilizzo, con riconoscimento automatico dell’attività e algoritmo TruSport, sono davvero tantissime; tutte sono impreziosite dalla presenza del chip GPS integrato, soluzione ideale per favorire il tracciamento dell’attività, senza dover ricorrere allo smartphone. L’aggancio dei satelliti è abbastanza rapido, ed anche in aree particolarmente difficili, il sistema funziona alla perfezione. E’ presente la modalità nuoto, come conseguenza dell’impermeabilità fino a 5 ATM.
La batteria è un componente non removibile, ricaricabile sfruttando la basetta presente in confezione con aggancio magnetico posteriore, secondo Huawei dovrebbe garantire fino a 14 giorni di utilizzo continuativo, ma tutto dipenderà da quanto GPS attiverete. Immaginando una fruizione mista, con qualche attività sportiva e l’utilizzo h24, non siamo andati oltre i 9/10 giorni senza la ricarica.
Appena sopra i pin di collegamento si trova il sensore per il battito cardiaco, con tecnologia Huawei TruSeen 4.0, l’affidabilità è in linea con gli altri prodotti dello stesso tipo, sebbene ricordiamo non essere un dispositivo medico. Una delle funzioni più interessanti è la misurazione della percentuale di ossigeno nel sangue (o SPO2), non sempre presente su prodotti della stessa fascia di prezzo (e valgono le considerazioni precedenti).
Il sistema operativo installato nella Huawei Band 6 è esattamente lo stesso della Huawei Watch Fit recensita tempo fa qui su Focustech, è possibile installare 9 watchfaces differenti, e personalizzarle in parte a piacimento, come anche scaricarne moltissime altre (anche a pagamento) tramite l’applicazione ufficiale.
Con uno swipe verso sinistra/destra è possibile accedere al solito menù “circolare” personalizzabile, nel quale è troverete le varie misurazioni, tutte ben organizzate in grafici colorati e chiari, con riassunti delle ultime 24 ore. Premendo una volta l’unico pulsante laterale, si accede al menù vero e proprio, con l’elenco di tutte le funzioni effettivamente raggiungibili.
Al netto degli allenamenti e dei registri vari, troviamo la misurazione del sonno, con tecnologia TruSleep 2.0. La resa è esattamente in linea con quanto descritto per il Watch Fit, è dettagliata e precisa, sebbene sia facilmente ingannabile. Non mancano la misurazione dello stress, gli esercizi di respirazione, il controllo della musica (solo se avviate su smartphone), il meteo, cronometro, timer, sveglia, torcia e trova telefono. In aggiunta a tutto questo, ricordiamo la presenza delle misurazioni standard, quindi passi e distanza percorse, con calorie bruciate.
Le notifiche vengono ricevute correttamente da tutte le applicazioni, con possibilità di visualizzare i messaggi lunghi, ma non le emoticon, le immagini o GIF. Non essendo presenti microfono o altoparlante, i messaggi vocali non verranno riprodotti; l’interazione con le notifiche è estremamente limitata, se non nulla, non è possibile rispondere o interagirvi in nessun modo.
La vibrazione è ottima, il motorino restituisce un rumore molto forte, ideale anche per gli utenti con il sonno pesante. Dalle impostazioni sottolineiamo la possibilità di programmare la modalità Non Disturbare, una delle funzioni più apprezzate.
La Huawei Band 6 è compatibile con tutti gli smartphone Android e iOS, ma fate attenzione, la versione presente sul Play Store non è più aggiornata, e potrebbe non visualizzare il prodotto in vostro possesso (e quindi non farvelo aggiungere), sarà necessario scaricarla dall’App gallery dell’azienda.
Tolto questo piccolo escamotage iniziale, l’interfaccia è pulita, moderna e dettagliata, come effettivamente avremmo sempre sperato di vedere. Le informazioni sono organizzate correttamente, nonché impreziosite da tantissimi altri consigli. Navigando nelle impostazioni della Huawei Band 6 troverete la possibilità di scaricare le watchfaces, attivare o no il monitoraggio del sonno, la misurazione del battito cardiaco e della SPO2 (continua automatica 24h) o dello stress; le restanti personalizzazioni sono limitate alla scelta delle applicazioni delle quali mostrare le notifiche al polso.
In conclusione la Huawei Band 6 è una smartband che convince sopratutto per il prezzo di vendita, 59 euro di listino sono veramente pochi per l’insieme delle funzioni proposte e il display di alta qualità, senza dimenticarsi appunto del chip GPS integrato, l’impermeabilità e la misurazione della percentuale di ossigeno nel sangue. Ciò di cui abbiamo sentito la mancanza sono il chip NFC e l’interazione con le notifiche, sotto questi aspetti Huawei poteva fare di più.
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