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Recensione I Puffi – Missione Vilfoglia: un mondo puffoso con il Puffizzatore

I Puffi – Missione Vilfoglia rappresenta l’ultimo episodio di un lungo incrocio tra il franchise de “I Puffi” ed il mondo videoludico. Sviluppato e pubblicato da Microids, il titolo è oggi disponibile per tutte le console, oltre che Nintendo Switch, ad un prezzo tra i 40 ed i 50 euro.

 

Trama

La storia narra del solito malvagio mago Gargamella, da sempre interessato alla cattura delle piccole creaturine blu (nella maggior parte dei casi con esiti inconcludenti), e della sua decisione di affidarsi ad un incantesimo molto antico, in grado di evocare una pianta rampicante, che si diffonde e cresce ovunque nel mondo, chiamata appunto Vilfoglia.

L’incantesimo lanciato dal mago è andato a buon fine, la pianta ha letteralmente invaso la foresta, la diga, il villaggio dei Puffi ed il circondario, causando non pochi problemi alla popolazione. Oltre che infestare l’ambiente, la stessa crea le Viltrappole, ovvero una sorta di pianta carnivora che può imprigionare le creature, permettendo poi al mago di rapirle una volta per tutte. A peggiorare la situazione troviamo una serie di nemici, chiamati sempre da Vilfoglia, che metteranno a dura prova le nostre abilità.

A tutto c’è un rimedio, Inventore ha infatti ideato il Puffizzatore, una sorta di diserbante da spruzzare letteralmente sui luoghi di infestazione, riportando la foresta ai fasti e al candore di un tempo. Per farlo noi impersoneremo vari personaggi puffosi, quali sono Puffetta, Forzuto, Quattrocchi e Cuoco, incaricati da Grande Puffo nell’impresa di addentrarsi nel circondario per mettere alle strette l’infestazione, evitando la cattura da parte di Gargamella.

Il costrutto narrativo è ben insediato nel gameplay, la localizzazione in Italiano è solo nei sottotitoli; i dialoghi tra i personaggi sono molto semplici e basilari, ma abbiamo apprezzato davvero la narrazione con la voce fuori campo. Gli sviluppatori hanno pensato a scene di intermezzo raccontate al pari di una fiaba, tutta in rime, e con note satiriche ben inserite. Una scelta che fa sorridere e crea maggiore contorno/coinvolgimento all’esperienza.

 

Grafica

Il titolo è disponibile su console (Xbox e PlayStation) e su Nintendo Switch, graficamente è gradevole in quanto decisamente colorato, e dallo stile cartoon caratteristico del franchise. Ciò che manca sono il dettaglio ed il frame rate, sebbene lo abbiamo provato su Xbox Series X, non è mai stato in grado di essere troppo fluido (non abbiamo comunque trovato lag o rallentamenti particolari), si è sempre mantenuto sullo stesso livello, ritenuto effettivamente troppo basso. La risoluzione, non tanto sui personaggi, quanto sugli oggetti che animano le ambientazioni, non raggiunge livelli elevati, ed è un peccato, in quanto sarebbe bastato davvero pochissimo per ottenere un risultato eccellente.

Le ambientazioni che fungono da contorno all’esperienza sono divertenti e, come dicevamo prima, colorate, riuscendo a limare quei piccoli difetti di cui vi abbiamo appena parlato. La varietà non è il suo punto forte, ma è anche vero che i Puffi vivono in una foresta lontano da tutto e da tutti, di conseguenza non potevamo aspettarci diversamente. Discreta la colonna sonora, più che altro un motivetto che accompagna l’utente nella sua esplorazione, senza spiccare per originalità o per la capacità di coinvolgere con suoni ambientali o effetti particolari.

 

Stile di gioco

I Puffi – Missione Vilfoglia può essere definito come un platform 3D, dal livello di sfida tendente molto al basso. Muovendosi nei vari scenari, che portano ad una longevità media di circa 8 ore complessive, il giocatore dovrà esplorare per raccogliere i collezionabili (di vario tipo), ed allo stesso tempo rimuovere l’infestazione. Le piattaforme, e più generalmente gli ostacoli che si incrociano nel prosieguo, seguono una certa progressione ed una buona varietà generale, senza mai stancare troppo o essere ridondanti, grazie anche ai potenziamenti che Inventore deciderà di installare sul mezzo fondamentale: il Puffizzatore.

Questi è lo strumento che ogni personaggio porterà con sé, all’interno del quale si trova il liquido da spruzzare sulle piante di Vilfoglia, per distruggerle definitivamente, ottenendo in cambio una ricompensa. I potenziamenti potranno anche essere acquistati sfruttando i collezionabili trovati, o le sementi appunto guadagnate con la disinfestazione, anche in questo caso una buona varietà che amplia l’esperienza e la migliora notevolmente, promettendo una progressione di abilità del personaggio stesso. Con il tempo il Puffizzatore potrà essere utilizzato ad esempio per volare, spingendo l’utente al backtracking, per tornare negli stage precedenti, raggiungendo i collezionabili impossibilitanti in passato, oppure per scattare distruggendo passaggi in legno (anche a terra, cadendo dall’alto) e similari.

Un meccanismo che funziona molto bene, non solo adatto ad un pubblico giovanile, ma anche ad adulti che per poco tempo vogliono tornare bambini, ammirando Puffetta e cercare di sfuggire da Gargamella. L’intera esperienza segue due filoni che si intersecano continuamente: l’esplorazione (o avventura) con importanti fasi d’azione e il platform, che dire Microids ha fatto un ottimo lavoro.

 

Gameplay e Multigiocatore

Il gameplay su Xbox Series X è lineare, preciso ed affidabile, essendo il livello di sfida ridotto, anche l’abilità del giocatore passa letteralmente in secondo piano, non sono richiesti comandi troppo complessi o difficili da ricordare. Lo spostamento del personaggio nell’ambiente avviene con ottima precisione, anche la rotazione con il Puffizzatore non ha segnalato problemi di sorta. Le fasi platform vengono eseguite senza ritardi nei comandi.

Una modalità inattesa riguarda il multigiocatore locale, gli sviluppatori hanno pensato di ampliare le possibilità di utilizzo, facendo divertire più utenti nello stesso momento, aggiungendo il co-op locale. Il secondo giocatore non controllerà un altro Puffo, ma un piccolo robottino che aiuterà il personaggio principale a superare gli stage. Le azioni effettuabili saranno in parte limitate (ma non troppo), potrà curare l’infestazione e disturbare i nemici, che sono proprio gli obiettivi richiesti nell’esperienza complessiva.

 

I Puffi – Missione Vilfoglia: conclusione

In conclusione I Puffi – Missione Vilfoglia è indiscutibilmente un ottimo capitolo del franchise, che permette a grandi e piccini di divertirsi per quasi 8 ore di gioco con le piccole creaturine blu. Il lavoro svolto da Microids è complessivamente ottimo, sopratutto in termini di gameplay, di progressione del personaggio e della varietà generale dell’esperienza.

Dall’altro lato della medaglia troviamo handicap solamente legati all’aspetto grafico, in un periodo in cui la next-gen è ormai sempre più diffusa, sicuramente ci saremmo aspettati di più in termini di risoluzione, dettaglio e frame rate.

I Puffi - Missione Vilfoglia

79 euro
7.7

Trama

7.5/10

Grafica

7.0/10

Gameplay

8.0/10

Longevità

8.0/10

Ambientazione

8.0/10

Pros

  • Buona varietà nel gameplay
  • Progressione del personaggio e del Puffizzatore
  • Comparto sonoro gradevole
  • Buona alternanza tra platform e azione

Cons

  • Comparto grafico da migliorare
  • Monotono negli obiettivi e azioni da svolgere
Denis Dosi

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