LEGO Marvel Super Heroes rappresenta il ritorno alle origini, la riedizione per Nintendo Switch di uno dei capitoli che hanno fatto letteralmente la storia del franchising, pubblicato dopo oltre 8 anni dal lancio iniziale su console (c’era ancora la PS3, per intenderci), ed infarcito dei due DLC che estendono il più possibile la longevità generale.
L’avventura con il titolo in oggetto segue un andamento ben preciso e specifico, con fortissimi rimandi alle più famose pellicole cinematografiche di casa Marvel, portando però su console una storia completamente inedita. Nel corso dell’esperienza impersoneremo ogni singolo supereroe visto sul grande schermo, o nei fumetti, in battaglie all’ultimo sangue contro i corrispondenti supercattivi.
L’ideatore del piano diabolico è Dottor Destino che, dopo aver rapito Silver Sulfer e distrutto la sua tavola, vuole raccogliere i Mattoncini Cosmici che la componevano, ora sparsi per l’intero pianeta. Per riuscire a raggiungere il proprio scopo, il suddetto assolda le menti più “cattive” di tutti i tempi, come Magneto, Loki, il Goblin o il Dottor Octopus, solo per citarne alcuni. Il nostro compito sarà quello di impersonare i supereroi, per evitare che il piano possa effettivamente andare in porto.
La trama in sé è molto seria e profonda, con numerose incursioni satiriche ed assolutamente da ridere, che portano l’utente a prenderla decisamente più alla leggera (come Hulk che pulisce la scena con scopa e paletta). Gli spezzoni che collegano i vari episodi della storia sono realizzati molto bene, con una buona direzione artistica, ed un completo doppiaggio in Italiano, dalla resa più che soddisfacente. I dialoghi non sono ridondanti, sono assolutamente ben fatti, mai troppo banali.
Tutto il mondo che conosciamo è trasdotto in tema LEGO (come era intuibile del resto), i mattoncini prendono graficamente la scena, adattando qualsiasi oggetto, personaggio, edificio o scena, ai prodotti che tanto piacciono nel mondo. Nonostante il lancio originale sia avvenuto nel lontano 2013, ancora oggi la grafica è attuale e piena di definizione; le palettes di colori sono gestite molto bene, fornendo all’utente un’esperienza policromatica, ma allo stesso tempo nitida e ben definita.
Le ambientazioni che si attraverseranno saranno moltissime e delle più svariate tipologie, apprezziamo il loro non essere ridondanti, in aggiunta alla possibilità di spaziare a piacimento sull’isola di Manhattan. I modelli appaiono essere ben fatti, le luci e le ombre sono sfruttate perfettamente, anche se tecnicamente in maniera molto semplice.
La differenza con il secondo capitolo si nota, nonostante ciò si può giocare tranquillamente sia in versione console, che mobile, senza restarne delusi, o notare cali importanti di frame rate (anche in scene ricche di nemici o di dettagli).
L’idea alla base di TT Games è di restare il più fedele possibile alle trasposizioni cinematografiche, anche nelle relazioni interpersonali tra i vari personaggi; ecco quindi che si sprecheranno le battute tra Captain America e Iron Man, senza perdere la caratteristica affinità che contraddistingue il rapporto tra Occhio di Falco e Vedova nera, solo per citarne un paio. Tutto questo condito, come anticipato, con dialoghi composti dal giusto mix di serietà e ironia, che contraddistingue i titoli di questo tipo.
Nel corso dell’avventura si impersoneranno tutti i supereroi di casa Marvel, i quali presentano abilità particolari, da sfruttare per progredire nel livello, o raggiungere collezionabili speciali (ad esempio Occhio di Falco lancia le frecce a cui aggrapparsi, Spider-Man tira le maniglie con le ragnatele e così via). Una buonissima varietà d’azione che amplia il più possibile l’esperienza, in alcune occasioni leggermente confusionaria. Ogni livello si intraprenderà con due o tre personaggi differenti, ecco allora che assume notevole importanza il co-op locale, il mezzo migliore per divertirsi sul divano con i propri amici/parenti.
LEGO Marvel Super Heroes guadagna l’anima di open world, grazie alla possibilità di spaziare a piacimento nell’isola di Manhattan, fedelmente adattata in stile LEGO, ricchissima di dettagli, di automobili e sopratutto di missioni secondarie. La maggior parte di queste riguarderanno l’aiutare i cittadini in azioni relativamente semplici, come scortarli da un punto all’altro, recuperare una persona e simili, ricevendo in cambio una ricompensa, in genere individuata in mattoncini.
Volendo standardizzare il gioco con le correnti nomenclature, lo potremmo definire un misto tra un puzzle ed un platform game, con importanti incursioni di azione. Anche in questo caso una varietà che non stanca, proponendo tante esperienze differenti tra loro, promesse anche dai vari approcci che le singolarità dei personaggi permettono di raggiungere.
Il level design è sicuramente ben fatto, offre un livello di sfida che in alcuni casi porta l’utente a ragionare più del previsto (o di quanto atteso per un titolo di questo tipo), farcendolo con pericoli, nascondigli e collezionabili. L’obiettivo di ogni livello, oltre che catturare il super-nemico, con la boss fight finale, è di distruggere tutto; ogni oggetto nasconde infatti “monete” che permetteranno di raggiungere l’obiettivo previsto (ottenendo in cambio un mattoncino), ed allo stesso tempo raccoglierne a sufficienza per sopravvivere.
Non accadrà mai di dover ricominciare il livello daccapo, ogni personaggio ha un numero di vite limitato, terminato il quale scalerà un determinato quantitativo di monete dal totale, riportandolo in vita (da qui l’essenzialità di guadagnarne il più possibile). Il livello è un concentrato di rompicapi ed azione, sarà necessario combattere tutti i nemici che si pareranno davanti, ed allo stesso tempo scovare i collezionabili (ben nascosti) o superare determinate aree, cercando di capire quale personaggio utilizzare.
Il livello di difficoltà complessivo è abbastanza elevato, con una buona progressione ed un’ottima varietà di enigmi. Il gameplay è complessivamente all’altezza della situazione, nell’esplorazione di Manhattan tornano molto utili la rotazione manuale della camera e la mappa, che permettono di approfondire la conoscenza delle varie aree. Sebbene i pulsanti siano pressoché identici per ogni personaggio, si riscontra solamente un piccola confusione nel cercare di capire come utilizzarli al meglio, ma dopo qualche ora di gioco, tutto passa in secondo piano.
In conclusione LEGO Marvel Super Heroes è un titolo da avere anche su Nintendo Switch, dopo 8 anni è ancora attuale in termini di grafica (entro i canoni della console portatile) e gameplay. Gli appassionati dei mondi LEGO e Marvel resteranno sicuramente stupefatti dell’ottimo porting, sebbene possa essere tranquillamente giocato da chiunque. La grandissima varietà di ambientazioni e livelli, nonché un approccio sempre diverso (grazie ai numerosi personaggi) e la presenza dell’open world, sono i suoi più grandi punti di forza.
Dall’altro lato della medaglia forse troviamo un sistema di controllo non sempre preciso, potrebbe essere complesso indirizzare correttamente il personaggio, anche solo per colpire i nemici o permettergli di camminare in tranquillità. In aggiunta, alcuni rompicapi sono poco intuitivi, non è tanto questione di difficoltà, quanto di non rendere difficile capire come proseguire nel livello.
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