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Recensione LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker – il miglior gioco LEGO

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker è l’ultima creazione di TT Games, un immenso capitolo dedicato al mondo di Star Wars, tutto a tema LEGO, come abituati per i giochi in licenza degli ultimi anni. Originariamente annunciato nel 2020, è stato continuamente rimandato, principalmente a causa del COVID-19, fino ai primi mesi del 2022. Ma come si comporta? scopriamolo assieme nella nostra recensione completa.

 

Trama

La narrazione segue praticamente tutta la saga di Star Wars, i nove film che hanno fatto la storia del mondo cinematografico, rivista ovviamente in stile LEGO, con una fortissima dose di ironia e satira, caratteristica dei titoli della serie. Riprendere tutta la storia era praticamente impensabile, per questo gli sviluppatori hanno voluto focalizzarsi solamente su alcuni momenti chiave, concentrando le storia e sceneggiature degli episodi, in poche aree. Da un punto di vista narrativo, in confronto alla storia delle pellicole, si noteranno forzature e salti temporali, che potrebbero fare storcere il naso agli amanti di Star Wars, ma che allo stesso tempo riteniamo più che azzeccati e congeniati.

Il doppiaggio in lingua italiana non potrebbe essere più apprezzato, sopratutto in un momento storico in cui la maggior parte degli sviluppatori disdegna il nostro idioma, con voci adatte e perfettamente godibili. Un grande plauso a TT Games per la scelta della localizzazione.

 

Grafica

Tecnicamente notiamo i soliti piccoli “problemi” dei titoli LEGO del passato, la nostra prova è stata effettuata sia su Xbox Series X che PS5, ed indipendentemente dalla console, anche LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker poteva essere leggermente migliore, sopratutto in confronto a quanto il mercato è attualmente in grado di offrire.

L’impatto iniziale è eccellente, e la giocabilità è ottima, ci teniamo a dirlo e sottolinearlo, come anche gli scorci, le ambientazioni ed i paesaggi in generale. Un titolo che fa delle mappe e delle palettes di colori i propri punti di forza, perdendo qualcosa nel frame rate e nella conta poligonale. Qualche piccolo rallentamento lo abbiamo notato nelle aree più popolate, mentre le textures non sono sempre di altissimo livello, nonostante siano apprezzabili gli sforzi rispetto ai capitoli precedenti.

 

Stile di gioco e Gameplay

Lo stile di gioco di LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker ricalca quanto abbiamo visto nei titoli precedenti (qui la nostra recensione), l’intera narrazione suddivide l’esperienza in una serie di mappe abbastanza ampie, in stile open world, in cui muoversi senza pensieri, alla ricerca di collezionabili, distruggendo nel contempo mattoncini o svolgendo isolate missioni secondarie. Di base viene visualizzato un percorso predefinito, da seguire per raggiungere la location in cui progredire con la storia, che proietta in un dungeon circoscritto e ben definito, caratterizzato generalmente da un ottimo level design.

personaggi utilizzabili sono davvero tantissimi, vengono sbloccati con il prosieguo dell’avventura, e sono caratterizzati da abilità uniche, che facilitano il progredire nell’area, raggiungendo oggetto e sbloccando passaggi segreti, che altri non potrebbero scoprire. Da esempio i Jedi potranno utilizzare la telecinesi per spostare gli oggetti, gli astromecca distruggeranno i forzieri e così via. Allo stage prenderanno parte più personaggi, e l’utente potrà effettivamente scegliere in ogni momento quale controllare.

Ruolo importante assumono anche i rompicapo, di difficoltà variabile, e crescente nell’avventura, spesso nascosti e quasi invisibili, ma nella maggior parte dei casi corredati da un colore o un indizio, in grado di suggerire quale categoria di personaggi utilizzare per risolverlo. Il gameplay chiaramente non si ferma qui, gli sviluppatori hanno voluto aggiungere tantissime varianti per diversificare il più possibile, ecco quindi saremo chiamati a guidare una navicella, superare intense sessioni di platformminigiochi assolutamente divertenti, o scontri a fuoco sanguinosi. Una alternanza di missioni sicuramente apprezzata, che non stanca mai l’utente, e nasconde l’imprevedibilità che tanto ci saremmo aspettati.

Lo sblocco dei personaggi, e delle navicelle, avviene sfruttando anche l’unica moneta virtuale di LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker, i mattoncini. Non lesinate, distruggete ogni cosa che incrocerete, perché solo in questo modo potrete giocare con i più iconici e particolari modellini di sempre. Da non trascurare nemmeno la presenza di collezionabili, che amplia il range di contenuti, con missioni secondarie, mai ridondanti o troppo simili tra loro.

In ultimo parliamo dei mattoncini Kyber, utilissimi per potenziare le abilità dei vari personaggi, garantendo difatti una vera e propria progressione inedita rispetto al passato. Sarà possibile aumentare la potenza di fuoco, la velocità di movimento, la difesa o tantissime altre abilità nascoste interessanti per una maggiore personalizzazione, ma comunque superflue per l’esperienza in sé. Il livello di sfida non è troppo elevato, è comunque possibile progredire negli stage, anche senza potenziamenti.

 

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker – conclusioni

In conclusione LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker è indiscutibilmente il miglior gioco della serie, sia in termini di comparto tecnico, quindi grafica e sonoro, che per i contenuti effettivamente offerti al giocatore, pur mantenendo inalterata la meccanica e lo stile a cui siamo abituati. Ottima la progressione del personaggio, con le varie abilità, ed il sistema di controllo, veramente intuitivo ed alla portata di tutti.

L’unico aspetto negativo, assolutamente marginale, tocca il doppiaggio, nonostante abbiamo apprezzato davvero moltissimo la scelta dell’editore, poteva essere migliore e più coinvolgente.

LEGO Star Wars: La saga degli Skywalker

54,90 euro
8.5

Trama

8.0/10

Grafica

8.0/10

Gameplay

9.0/10

Enigmi

8.5/10

Longevità

9.0/10

Pros

  • Eccellente longevità
  • Gameplay intuitivo e ben realizzato
  • Enigmi avvincenti e mai banali
  • Narrazione unica nel suo genere

Cons

  • Il doppiaggio poteva essere migliore
  • Qualche imperfezione grafica
Denis Dosi

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