Mortal Kombat 1 nell’ultimo anno di vita è stato in grado di raggiungere risultati più che entusiasmanti, con numeri di vendita superiori alla media, almeno per quanto riguarda il suo segmento di picchiaduro, anche grazie all’apporto del flusso di nuovi utenti, incuriositi dal sequel, puramente narrativo, di Mortal Kombat 11. In quest’ultimo periodo è stata pubblicata l’espansione, con il chiaro intento di catturare nuovamente l’attenzione del pubblico, i ragazzi di NetherRealm saranno riusciti nel loro intento? scopriamolo con la recensione completa.
Il titolo base era terminato con un finale degno dei migliori titoli Marvel, infatti dopo tutti i titoli di coda, abbiamo potuto vedere il Titano Havik, pronto ad abbandonare la propria dimensione per sfociare nella nostra portando con sé il Kaos. L’espansione segue lo stesso costrutto narrativo, e non solo, con Liu Kang impegnato ad affrontare una sequela di sfide per portare nuovamente la pace. Tutto ha inizio con Havik che rapisce Geras, e la cattura di Sub-Zero, con la sua conseguente trasformazione in Noob Saibot. Per rispondere all’attacco, Kang manda in avanscoperta uno sparuto gruppo di combattenti, Cyrax, Scorpion e Sektor, il cui unico compito è di salvare Geras, e nel frattempo elaborare un piano per mettere fine alla minaccia.
La narrazione raggiunge picchi elevatissimi, figlia di una direzione artistica di ottimo livello, che segue gli eccellenti risultati raggiunti con il titolo originario, nel corso dell’avventura possiamo trovare numerosi eroi corrotti, dei quali dobbiamo liberarci, in un susseguirsi di difficoltà e colpi di scena, fino ad arrivare al finale più atteso: lo scontro con Havik. Un excursus piacevole, che però segue binari troppo definiti e stabiliti, dei quali sin da subito si conosce già la fine. Allo stesso modo lo scontro finale perde di efficacia, non risultando così temibile e spaventoso, quanto ci avevano lasciato immaginare nel corso di tutta la partita.
Con questa espansione, oltre ad una storia completamente nuova, sono stati introdotti anche 6 personaggi, le Animality, ed anche la Stagione delle Invasioni, funzionalità che risultano essere disponibili per coloro che sono in possesso, oltre che dell’espansione, anche della versione base. Tra questi troviamo Cyrax, Noob Saibot e Sektor, di cui vi abbiamo parlato poco sopra, e sono già disponibili sin dall’inizio dell’avventura, per poi debuttare in corso d’opera anche T-1000, Conan il Barbaro e Ghostface.
Per quanto riguarda la longevità, la maggior parte dei 5 capitoli li attraverseremo con le cut-scene, che hanno una durata di circa 2 ore, nel corso dei quali scopriremo di volta in volta i vari personaggi introdotti.
In conclusione Mortal Kombat 1: Kaos Sovrano la possiamo ritenere un’occasione mancata, non tanto per il gameplay, poiché resta sostanzialmente sempre lo stesso (ottimo) visto su Mortal Kombat 1, quanto per la trama, una narrazione precisa e curata, spettacolare a tratti, ma che non introduce nulla di nuovo, né comunque si è effettivamente sentita la necessità. I personaggi di per sè sono decisamente divertenti e variegati, resta a tutti gli effetti un’esperienza da provare se siete amanti del genere.
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