Top News

Recensione Motorola Moto G10: la batteria è da urlo

Motorola Moto G10 è lo smartphone perfetto per gli utenti che vogliono spendere relativamente poco, e godere di discrete prestazioni generali, senza essere continuamente assillati dalla batteria residua e dalla necessità di ricorrere alla presa a muro. In vendita ad un prezzo di circa 185 euro, è impreziosito da un’estetica unica nel proprio genere.

Le dimensioni rappresentano una nota negativa, infatti raggiungono 165,22 x 75,73 x 9,19 millimetri di spessore, con un peso che si aggira attorno ai 200 grammi. E’ uno smartphone che difficilmente lo si può utilizzare con una mano, o posizionare nella tasca dei pantaloni, proprio perché è spesso e pesantuccio; la back cover è realizzata interamente in plastica, ma è disegnata in 3D con onde belle da vedere e toccare, in grado di ricordare il mare o le dune del deserto. Il suo essere completamente opaca, rende più semplice l’utilizzo in termini ergonomici (quindi non scivolerà), oltre a non trattenere quasi per nulla le impronte.

Sui bordi troviamo tutta la connettività, superiormente il jack da 3,5 millimetri per il collegamento di cuffie, mentre sulla destra una selva di pulsanti: assistente Google (posizionato scomodamente sulla parte alta), seguito da volume e accensione/spegnimento. La restante connettività è focalizzata nella parte inferiore, con USB type-c 2.0 (senza uscita video) e altoparlante. Il Motorola Moto G10 presenta certificazione IP52 contro gli schizzi d’acqua, un plus assoluto per la fascia di prezzo di posizionamento.

 

Hardware e specifiche

Anteriormente è stato posizionato un display IPS LCD Max Vision da 6.5 pollici, con risoluzione HD+ (1600 x 720 pixel) e 269 ppi. La qualità è complessivamente accettabile, siamo consapevoli di parlare di uno smartphone economico, e come tale non possiamo aspettarci un livello particolarmente elevato; i dettagli sono sufficienti, i colori sono abbastanza rispettati e la gamma dinamica è ampia. E’ un pannello a 60Hz, la fluidità non è eccellente, l’unica cosa che stona è il trattamento oleofobico, si vedono davvero troppo le impronte, si sporca molto più del previsto e della concorrenza.

Il processore è un Qualcomm Snapdragon 460, octa-core da 1,8GHz di frequenza di clock, accoppiato con una GPU Adreno 610, nonché 4GB di RAM e 128GB di memoria interna (espandibili fino a 1TB tramite microSD). La combinazione porta a poter godere di un’esperienza complessivamente in linea con le aspettative, la navigazione nel sistema è abbastanza fluida, come anche l’apertura delle app o lo spostamento tra le stesse; non pensate di giocare, i lag saranno davvero troppo evidenti e potrebbe essere difficile completare partite con titoli che richiedono un grande dispendio generale (anche a causa dei “soli” 4GB di RAM).

Il Motorola Moto G10 è uno smartphone dual SIM, il carrellino presenta 3 slot differenti, in questo modo sarà possibile posizionare contemporaneamente le due SIM e l’espansione di memoria tramite microSD. La connettività è poi rappresentata da bluetooth 5.0, chip NFC per i pagamenti mobili, WiFi 802.11 ac dual band (a 2.4 e 5GHz), per finire con GPS con GLONASS.

Lo sblocco del terminale può avvenire sia tramite il sensore posteriore delle impronte digitali, che il viso 2D tramite la camera anteriore. Tra i due, il metodo più rapido passa sicuramente per il sensore posteriore, è preciso, affidabile ed abbastanza in linea con le velocità attuali; il posizionamento del dito è facilitato dallo stacco di design, in questo modo si riconosce dove termina “l’ondulatura” della scocca. Il riconoscimento del viso 2D è molto lento, in alcune occasioni si “blocca” sulla lockscreen anche per 2 secondi prima di capire che il volto è corretto.

L’audio è mono, viene sfruttato solamente lo speaker nella parte inferiore dello smartphone, riesce a raggiungere un buonissimo volume massimo, garantendo nel contempo una nitidezza e dettaglio di livello superiore. Ottima resa, in grado di superare i risultati ottenuti con prodotti della stessa fascia.

 

Fotocamera, sistema operativo e batteria

Il Motorola Moto G10 presenta 4 sensori nella parte posteriore, suddivisi in un principale da 48 megapixel con apertura F1.7, un ultra-grandangolare da 8 megapixel con apertura F2.2 ed angolo di visuale di 118°, per passare poi su un macro da 2 megapixel con apertura F2.4 e un sensore di profondità da 2 megapixel con apertura F2.4. Come al solito, gli ultimi due sono praticamente inutili in termini pratici, non migliorano praticamente in nessun modo la qualità generale degli scatti.

All’aperto le immagini hanno presentato buoni dettagli, colori e nitidezza, dimostrando di essere perfettamente in linea con la fascia di prezzo di posizionamento. La gamma dinamica è abbastanza limitata (anche se era prevedibile), apprezzata la scelta di Motorola di non “calcare” troppo la mano in termini di saturazione, mantenendosi il più possibile vicina alla scena ripresa.

Con scarsa luminosità, invece, le difficoltà iniziano a farsi vedere, i dettagli vengono via via persi, si inizia ad intravedere molto più rumore del previsto, e si perde anche la nitidezza generale. Il rischio di effettuare uno scatto mosso è molto grande, ma in compenso viene mantenuta la scelta di non saturare le immagini, e continuiamo ad apprezzarla.

E’ presente la modalità notturna, porta ad un miglioramento in termini di luminosità, tuttavia i dettagli calano di molto, ed il rumore si vede troppo. Il comparto fotografico è complessivamente in linea con i 185 euro circa del Motorola Moto G10.

Passando alla registrazione video, il terminale può produrre filmati al massimo in FullHD 60fps, con qualità generale non molto distante da tutto ciò che vi ho appena raccontato. La stabilizzazione è affidata interamente all’EIS, quindi uno stabilizzatore elettronico, con risultati molto altalenanti, i filmati registrati camminando sono difficilmente apprezzabili, proprio perchè troppo traballanti; la situazione migliora effettuando un semplice pan da fermi, ma non siamo a livelli esaltanti. Stesso discorso per l’autofocus, sopratutto con scarsa illuminazione è risultato essere molto nervoso, in altre parole il sistema non riconoscendo i soggetti, continua a cercare il fuoco corretto, andando a ricreare un effetto non piacevole alla vista.

La camera anteriore è rappresentata da un sensore da 8 megapixel con apertura F2.2, la qualità è discreta, in termini di bokeh, colori, nitidezza e dettagli. Riesce a scontornare perfettamente il soggetto, garantendo buone immagini.

Il sistema operativo, come sui precedenti Motorola recensiti, è affidato a Android 11, con patch aggiornate al 1 gennaio 2021, e pochissime personalizzazioni. A tutti gli effetti sembra di avere tra le mani un Android Stock, con la sola aggiunta delle cosiddette Moto Actions (stili, temi, sfondi, gesture particolari e similari). Un’altra scelta apprezzatissima, si evita di appesantire il sistema, ed in parallelo l’utente può godere della pura esperienza garantita da Android; l’esecuzione è fluida e quasi esente da lag.

La batteria è il plus maggiore del Motorola Moto G10, un componente da 5000mAH, con ricarica a soli 10 watt, senza inversa o wireless, in grado di renderlo un battery phone. Considerata la nostra media di circa 3 ore e 30 minuti di display attivo, con il suddetto abbiamo raggiunto 5 ore 36 minuti con l’8% di carica, passando anche per un 22% con 4 ore 42 minuti. Davvero eccellente.

 

Motorola Moto G10: conclusioni

In conclusione il Motorola Moto G10 è uno smartphone che potremmo definire generalmente mediocre, in termini di prestazioni e di qualità fotografica, ma chiaramente impreziosito dalla presenza di una batteria che porta a dimenticarsi di tutto il resto. Il prezzo è più che azzeccato, se volete un terminale da non ricaricare continuamente, allora fa sicuramente al caso vostro.

Di seguito la nostra videorecensione ed i punteggi.

Motorola Moto G10

179 ero
7.5

Design e Ergonomia

8.0/10

Display

7.0/10

Processore

7.0/10

Foto e Video

6.5/10

Batteria

9.0/10

Pros

  • Design unico nel suo genere
  • Chip NFC
  • Batteria incredibile
  • Audio di buon livello
  • Certificazione IP52

Cons

  • Ricarica a soli 10 watt
  • Stabilizzazione e autofocus da migliorare
  • 4GB di RAM sono pochi
  • Pesante e spesso
Denis Dosi

Recent Posts

WhatsApp: come menzionare un gruppo nell’aggiornamento di stato

WhatsApp porta in campo una nuova funzione per gli aggiornamenti di stato. Dopo l'aggiunta delle menzioni per i singoli contatti,…

20 Dicembre 2024

La dopamina e il cuore: un legame cruciale nella risposta allo stress

La dopamina, spesso associata al piacere e alla ricompensa, svolge un ruolo chiave non solo nel cervello, ma anche nella…

20 Dicembre 2024

Recensione Hands-On: Beyerdynamic Aventho 300

Beyerdynamic ha portato il suo rinomato approccio ingegneristico da studio nel mondo wireless con le Aventho 300, delle cuffie over-ear…

20 Dicembre 2024

Sviluppato il primo occhio bionico: ripristina la vista bypassando i nervi ottici danneggiati

Il mondo della scienza ha raggiunto un traguardo rivoluzionario con lo sviluppo del primo occhio bionico capace di ripristinare la…

20 Dicembre 2024

Neuroscienza dello shopping: cosa ci spinge a comprare?

Le nostre scelte d'acquisto non sono mai completamente razionali. Dietro ogni decisione di acquisto, infatti, si nasconde un complesso intreccio…

19 Dicembre 2024

Recensione Synology BeeStation: il prodotto per creare un cloud personale

Synology è azienda conosciuta in tutto il mondo per la produzione di dispositivi legati al segmento NAS, di cui vi abbiamo ampiamente…

19 Dicembre 2024