OnePlus 9 è la versione “base” dei nuovi modelli lanciati dall’azienda cinese nel corso del 2021, in vendita oggi ad un prezzo che si aggira attorno ai 700 euro, punta molto sui miglioramenti promessi dalla collaborazione con Hasselblad nel comparto fotografico.
Esteticamente il prodotto presenta dimensioni in linea con il trend del momento, in particolare raggiunge 160 x 74,2 x 8,7 millimetri di spessore, con un peso che si aggira attorno ai 192 grammi. E’ uno smartphone relativamente sottile, facilmente trasportabile, e dall’ottima ergonomia generale (se utilizzato con la cover, potrebbe risultare leggermente pesante). La back cover è realizzata interamente in vetro lucido, non trattiene eccessivamente le impronte, con bellissime colorazioni ed un modulo delle camere abbastanza in rilievo, potrebbe dare fastidio quando poggiato su un piano di lavoro.
Sui bordi troviamo tutta la connettività, rappresentata nello specifico da pulsanti per il volume sul lato sinistro, selettore classico per la modalità di utilizzo (normale, silenzioso o vibrazione) con tasto di accensione/spegnimento sul destro, per finire con la USB type-C 3.1 (con uscita video, ma non modalità desktop) e altoparlante nella parte inferiore. E’ assente il jack da 3,5 millimetri.
Nella parte anteriore lo OnePlus 9 integra un ampio display Super AMOLED da 6,55 pollici, con risoluzione Full HD+ (2400 x 1080 pixel), rapporto d’aspetto 20:9, supporto completo alla gamma dinamica sRGB e protezione Gorilla Glass contro urti e graffi. La qualità è eccellente, il dettaglio è elevatissimo, con un’ottima gestione dei colori; questi non sono troppo vividi o contrastati, appaiono essere molto realistici, è uno dei pannelli più belli degli ultimi mesi, proprio per rispetto della gamma dinamica.
Il refresh rate adattivo a 120Hz promette una fluidità complessivamente superba, con prestazioni in linea con le aspettative per un dispositivo di fascia alta. La luminosità massima raggiungibile è più che sufficiente per un utilizzo sotto la luce solare diretta; apprezzata la modalità Tonalità Confortevole, per un adattamento della tonalità dello schermo in relazione alla luce ambientale.
Il processore è il Qualcomm Snapdragon 888, octa-core a 2,84GHz di frequenza di clock, con processo produttivo a 5 nanometri, accoppiato con una GPU Adreno 660. Le configurazioni disponibili sono due: 8GB di RAM LPDDR5 e 128GB di ROM UFS 3.1, oppure 12/256GB. In entrambi i casi il dispositivo è fluido, reattivo, in grado di raggiungere prestazioni eccellenti e senza lag anche in ambito di gaming, come gli ultimi top di gamma che montano lo stesso SoC.
Lo sblocco dello OnePlus 9 può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali sotto il display, oppure il riconoscimento del viso 2D. Entrambi i sistemi sono rapidissimi, non presentano rallentamenti degni di nota o di attenzione; solamente il sensore per le impronte è forse “troppo” in basso rispetto al pannello, potreste essere costretti a cambiare l’impugnatura per raggiungerlo, ma sono dettagli.
Il carrellino delle SIM presenta solamente 2 slot, non è possibile espandere la memoria interna, ma sarà possibile integrare due nano SIM in contemporanea (non supporta le eSIM, a differenza del Galaxy S21). La connettività è rappresentata dal 5G, WiFi 6 dual band (quindi 802.11 ax a 2.4 e 5GHz), bluetooth 5.2, chip NFC e GPS con GLONASS.
L’audio è stereo, viene utilizzata che la capsula auricolare, il volume massimo raggiungibile è particolarmente elevato, permette di soddisfare le esigenze di circa 25/30 metri quadrati di ambiente senza perdita di dettaglio. Il suono rispetta ottimamente tutte le frequenze, siano esse basse, intermedie o alte, fornendo una resa perfettamente in linea con la fascia di prezzo di posizionamento.
Il comparto fotografico è composto da 3 sensori nella parte posteriore, suddivisi in un principale da 48 megapixel, Sony IMX689, con lunghezza focale equivalente di 23 millimetri ed apertura F1.8 (nonché stabilizzatore ottico integrato), seguito da un grandangolare da 50 megapixel, Sony IMX766, con apertura F2.2 e lunghezza focale equivalente di 14 millimetri, per finire con il monocromatico da 2 megapixel. L’implementazione software vede la collaborazione con Hasseblad, incentrata più che altro nella gestione del colore, per una resa vicino alla caratteristica della famosa azienda.
L’esperienza d’uso è unica, grazie ad un rumore di scatto che ricorda moltissimo una reflex del passato. In condizioni di forte luminosità le immagini mostrano enormi passi in avanti rispetto alla generazione precedente, sono dettagliate e ben definite, con una gestione dei colori complessivamente soddisfacente. La saturazione ed il contrasto non sono eccessivi; se proprio dovessimo trovare un piccolo difetto, la gestione delle forti luci e la nitidezza generale potevano essere migliori, ma sono dettagli.
Con scarsa luminosità la qualità si riduce rispetto alla condizione precedente, sebbene comunque lo OnePlus 9 dimostri di essere un ottimo top di gamma. Il rumore digitale si vede molto tardi, è difficile realizzare foto mosse, grazie sopratutto all’ottima stabilizzazione generale, mentre il dettaglio è più che sufficiente. I colori non sono troppo saturi, la nitidezza è il piccolo tallone d’Achille, ma non possiamo davvero lamentarci del risultato raggiunto. Ottimo il sensore grandangolare da 50 megapixel, utilizzato anche per le macro, di qualità superiore a tanti altri top di gamma mobile.
E’ presente la modalità notturna, gli scatti di base sono eccellenti per dettaglio, rumore e luminosità, attivandola si incrementa di poco la luce e si rimuove molto rumore digitale, ma per il resto sono davvero molto simili. Apprezzatissima la presenza della stessa modalità anche per la registrazione video.
Quest’ultimi sono realizzati al massimo in 8K a 30fps, con possibilità di passare in 4K a 60fps, mantenendo praticamente intatti tutti i pregi elencati poco prima discutendo del livello fotografico generale. L’autofocus si è sempre comportato alla perfezione in ogni condizione di luce, sia con forte che con scarsa luminosità, non è troppo nervoso, né ha fatto fatica a catturare perfettamente il soggetto.
La stabilizzazione ottica è veramente eccellente, di molto migliorata rispetto a OnePlus 8. L’utente potrà registrare tranquillamente camminando, o effettuare pan a mano libera, senza preoccuparsi o avere la mano troppo allenata; davvero una resa di livello superiore, la presenza della modalità Ultra-Stabilizzata è quasi superflua.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 16 megapixel, un Sony IMX471 con apertura F2.4. La qualità è in linea con la fascia di prezzo, presenta buon dettaglio e rispetto della gamma dinamica, sebbene con forti luci i colori possono sembra alcune volte leggermente saturi. L’effetto bokeh tende a schiacciare il soggetto.
Il sistema operativo è Android 11, con personalizzazione grafica Oxygen OS 11.2.2.5 e patch di sicurezza aggiornate al 1 maggio 2021. Interfaccia fluidissima e reattiva, la migliore del mercato, ampiamente personalizzabile e praticamente esente da lag; tra le funzioni da non perdere troviamo la possibilità di cambiare i temi, le gesture, la modalità gioco, lo sdoppiamento delle app, lo spazio per nasconderle nel drawer, l’avvio veloce, le funzioni accessorie (come quali raggiungere tramite il tasto di accensione/spegnimento) e l’always on display personalizzabile.
La batteria è un componente da 4500mAh, suddivisa in 2 parti da 2250mAh l’una; permette ricarica rapida a 65 watt (alimentatore incluso in confezione), wireless a 15 watt e ricarica inversa (anche wireless). La durata è in linea con gli standard e la media del periodo, solitamente con i nostri test non superiamo le 3 ore e 30 minuti/4 ore di display attivo, con lo OnePlus 9 abbiamo totalizzato 4 ore e 42 minuti con il 3% di carica residua, oppure 4 ore e 20 minuti con l’1% di carica residua.
In conclusione OnePlus 9 è indubbiamente uno smartphone equilibrato e potente, i suoi pregi maggiori sono legati al display, all’hardware generale, alla velocissima Oxygen OS e alla ricarica rapida a 65 watt. Dall’altro lato della medaglia, purtroppo, si sentono le assenze di una memoria espandibile, della modalità desktop e dell’impermeabilità. Nonostante tutto è un top di gamma da non lasciarsi assolutamente sfuggire.
Di seguito potete vedere la nostra videorecensione con i punteggi riassuntivi.
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