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Recensione Overcooked! All You Can Eat: la versione più completa per Nintendo Switch

Una delle serie più amate dagli utenti interessati al mondo della “cucina” e del gioco multiplayer, si è recentemente arricchita di un nuovo titolo pensato per racchiudere in un’unica soluzione tutti i migliori episodi lanciati nel corso degli anni. Stiamo ovviamente parlando di Overcooked! All You Can Eat, giunto nel mese di Marzo 2021 anche su Nintendo Switch.

 

Trama

La trama ripercorre chiaramente le due campagne dei rispettivi titoli che compongono la collection, inizialmente nostro compito sarà di essere al completo servizio del Re Cipolla, il cui obiettivo è di salvare il Regno da una creatura demoniaca che vorrebbe fagocitarlo in un sol boccone.

Nel corso dei vari livelli che ci ritroveremo ad attraversare, aggiungeremo sempre un piccolo tassello alla storia, riuscendo ad eliminare definitivamente il malefico avversario una volta per tutte. Superato il primo ostacolo, verremo catapultati nel secondo titolo, dove il Regno della Cipolla si ritroverà attaccato dal Pane Malfermo (che trasforma in zombie gli abitanti), e noi ovviamente dovremo salvarli nuovamente.

La trama è chiaramente un aspetto marginale del gioco, un filo conduttore che cerca di giustificare in un certo senso i vari livelli, ma che aggiunge poco all’esperienza complessiva dell’utente stesso, poiché non risulta essere avvincente o talmente coinvolgente da fornire un plus (non potevamo però aspettarci diversamente).

 

Il gioco

Come detto, Overcooked! All You Can Eat è una collection dei due titoli storici, in entrambe le campagne ci troveremo ad impersonare due chef (uno a testa se giocate in multiplayer, entrambi se in modalità single player), i quali dovranno gestire una cucina in ogni sua parte o attività. Con un crescendo di difficoltà, nel prosieguo dei livelli, i piccoli personaggi dovranno affettare, cuocere, servire e lavare i piatti, cercando di soddisfare il maggior numero di clienti possibili, evitando che questi abbandonino il “ristorante” anzitempo.

Le ricette inizialmente saranno molto semplici, nel prosieguo però diverranno davvero molto complicate, sopratutto perchè le comande (visualizzate nella parte superiore della schermata), cresceranno letteralmente a vista d’occhio. Se non riusciste ad evaderle, verrà assegnata una penalità in termini di punteggio finale (attenzione a non bruciare le pietanze, dovrete rifare tutto daccapo ed andrà a fuoco la cucina). Al termine del livello verrà assegnato un punteggio in stelle da 1 a 3, dipendentemente dai punti effettivamente raccolti.

Il secondo titolo ripercorre chiaramente tutto ciò che vi abbiamo appena raccontato con l’aggiunta del “lancio” degli oggetti, invece di portare semplicemente i piatti, i tegami o le pietanze, li potrete anche lanciare su un fiume di lava, su un nastro trasportatore o anche su un ponte molto traballante. Le ricette e le meccaniche di gioco sono decisamente più complesse, un’esperienza che diventa via via più complicata ed adatta solamente a vere e proprie mani esperte.

Le due campagne di base permettono di raggiungere circa 10 ore di gioco effettivo cadauna, senza però dimenticarsi che con Overcooked! All You Can Eat sono inclusi anche i vari DLC rilasciati dopo il lancio effettivo dei primi titoli. Oltre a contenuti in termini di livelli, sarà possibile fruire anche della modalità Multiplayer vera e propria, con Arcade per giocare in cooperativa cercando di fare più punti possibili, oppure avviare la partita in Versus, cercando in tutti i modi di sconfiggere nel punteggio finale il temibile avversario.

 

Grafica e gameplay

Overcooked! All You Can Eat è chiaramente un titolo da giocare multiplayer, esiste la possibilità di avviare la partita single player, senza limitazioni in termini di funzionalità generali, ma non permetterà di godere appieno dell’esperienza garantita e pensata dagli sviluppatori. Se non sarete allenati, o particolarmente esperti, giocare da soli sarà molto più complicato del previsto (fin troppo), proprio perché dovrete continuamente spostarvi da uno chef all’altro, e coordinare il tutto non è sempre così facile.

Il gameplay su Nintendo Switch non delude assolutamente le aspettative, i comandi sono facilmente memorizzabili, raggiungibili e non complessi; non sono richieste combinazioni di tasti per il raggiungimento di determinate funzioni, e la disposizione è pressoché perfetta. Se proprio, in alcune occasioni è fin troppo sensibile il movimento del personaggio, tale per cui non si riesce a posizionare correttamente la pietanza, un piatto o un tegame, dato che gli spazi sono ristretti, ma tutto dipende dalla pratica e dall’esperienza. Le musiche di gioco sono eccellenti, in linea con il ritmo frenetico della vita in cucina, ed in grado di seguire alla perfezione l’azione.

La grafica non delude, viene offerto uno stile cartoon ricco di dettagli colorati e bellissimo da vedere. In modalità console girerà tranquillamente in FullHD a 30fps, un po’ meno se utilizzato in mobilità, ma non abbiamo notato rallentamenti/lag o difficoltà di alcun tipo. I dettagli dei personaggi, ampiamente personalizzabili, sono bellissimi da vedere.

 

Overcooked! All You Can Eat: conclusioni

In conclusione Overcooked! All You Can Eat è una collection da acquistare subito se non avete mai provato il titolo e siete amanti del genere, con la consapevolezza che è un titolo principalmente pensato per un utilizzo multiplayer cooperativo con 1 o più compagni, proprio per godere appieno dell’esperienza formalmente offerta.

Il single player è molto complesso, non impossibile, ma rende più difficile l’esperienza complessiva. La presenza dei DLC e delle modalità aggiuntive impreziosiscono un titolo che ha fatto la storia dei “giochi di cucina“, il prezzo è bilanciato con la longevità, 30/40 ore per completarlo sono più che sufficienti. Buona cucina a tutti!

Overcooked! All You Can Eat

38,55 euro
7.8

Trama

7.0/10

Gameplay

7.5/10

Grafica

8.0/10

Longevità

8.5/10

Esperienza di gioco

8.0/10

Pros

  • Ottima longevità
  • Gioco da giocare in compagnia
  • Grafica molto bella e dettagliata
  • Colonna sonora avvincente

Cons

  • Multiplayer quasi "obbligato"
  • Comandi e spostamenti fin troppo sensibili
  • Livelli troppo difficili da giocare da soli
Denis Dosi

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