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Recensione Panasonic Lumix S1H: la prima full frame che registra in 6K

La Panasonic Lumix S1H è una splendida full frame di fascia alta, caratterizzata dal proporre all’utente la possibilità di registrare addirittura in 6K, pur comunque richiedendo una spesa decisamente elevata, vicina ai 3000 euro per il solo corpo macchina.

Esteticamente la macchina ricorda assolutamente tutti i vecchi modelli Panasonic, è tropicalizzata (quindi resistente ad acqua e polvere), presenta una impugnatura decisamente salda e marcata, utilissima per sfruttarla in mobilità senza particolari problemi. Sono presenti ghiere sulla parte superiore, e moltissimi tasti personalizzabili; apprezzabile la scelta di integrare il pulsante per avviare la registrazione anche nella parte anteriore.

Ciò che ci fa storcere sicuramente il naso è il peso, complessivamente il solo corpo raggiunge addirittura 1’164 grammi, un livello eccessivo per una macchina che difficilmente può essere utilizzata in mobilità; le dimensioni sono altresì generose, nello specifico parliamo di 114,2 x 110,4 x 151 millimetri di spessore. E’ tutt’altro che portabile, il consiglio è di pensarne ad un utilizzo su un cavalletto, o se proprio per pochissimo tempo in mano.

 

Hardware e specifiche tecniche

Il sensore della Panasonic Lumix S1H è sicuramente il sup punto forte, sebbene sia stato dimezzato in termini di megapixel, rispetto alla sorella Lumix S1R. Resta ad ogni modo un ampio CMS Full Frame (35,6 x 23,8 millimetri) da 24,2 megapixel, con filtro a colori primari e filtro passa basso. Di base integra la tecnologia ISO Dual Native, utilissima per sfruttare l’impostazione ISO Dual Base, ideale per ridurre il rumore e realizzare immagini standard, indipendentemente dalla luminosità della scena. Il tutto è combinato con il solito Venus Engine per processare le immagini, con possibilità di estendere gli ISO fino a 204800.

Superiormente è posizionato un display LCD di stato, da 1,8 pollici (303 x 230 punti), monocromatico e retroilluminato. Vengono visualizzate tutte le informazioni desiderate, senza particolari problemi o difficoltà, è abbastanza ampio e semplicissimo da utilizzare.

Ad affiancare il suddetto troviamo un mirino LVF, OLED da 5,76 milioni di pixel, 100% di copertura del campo visivo, ingrandimento 0,78x, regolazione diottria a circa 21 millimetri, con sensore occhio integrato, ritardo 0,005 secondi e fino a 120fps. Qualità assolutamente eccellente e superiore ad ogni altra macchina provata in passato, è il miglior mirino LVF che abbia mai visto, preciso, tarato correttamente e perfetto sotto ogni punto di vista.

Nella parte posteriore, oltre ai soliti pulsanti per la messa a fuoco, il pad per il controllo della stessa ed i tasti base delle Panasonic, troviamo l’altra chicca della Lumix S1H, ovvero un ampio display LCD TFT con controllo touch statico a doppi cerniera, orientabile da 8 centimetri (3,2 pollici), con il 100% di copertura del campo visivo e 2,33 milioni di pixel.

La qualità è leggermente superiore a quanto siamo solitamente abituati a vedere, ma non più di tanto, va ammesso; ciò che convince è la scelta di Panasonic di integrare la doppia cerniera, che permetterà il movimento classico dell’orientabile, con la possibilità di “tiltarlo” leggermente verso l’alto (attenzione a non spingerlo troppo, altrimenti non ruoterà più), sicuramente un’opzione che amplia le possibilità di utilizzo, proprio nel momento in cui la Panasonic Lumix S1H è montata su un cavalletto.

La connettività è ricchissima, sui bordi troviamo USB 3.1 di tipo C, sia per il collegamento alla presa a muro che per la ricarica mentre la si utilizza, una HDMI di tipo A, un jack da 2,5 millimetri per il controllo da remoto, e 2 jack da 3,5 millimetri. Dall’altro lato, invece, spiccano i due slot per la SD.

La batteria è stata posizionata nel solito alloggiamento inferiore, è un ampissimo componente da 3050 mAh, reso possibile proprio data l’ampia impugnatura, la cui ricarica completa è davvero lentissima, occuperà anche 3 ore per passare dallo 0 al 100%. La durata è invece complessivamente soddisfacente, si scattano 400 immagini circa, e la registrazione continua raggiungerà anche i 60/65 minuti.

 

Foto e Video

Uno dei tratti distintivi della Panasonic Lumix S1H riguarda sicuramente la presenza di un sistema di dispersione del calore (ovvero una ventola vera e propria), posizionato alle spalle del display LCD principale. Chiaramente una scelta di questo tipo propende interamente in favore all’utilizzo continuativo della fotocamera per la registrazione di video in 6K o 4K a 60fps; a conti fatti potrete registrare quanto vorrete, e vi assicuriamo che non scalderà mai, nè rischierete di dover interrompere il tutto per farla raffreddare. Allo stesso modo è silenziosissima e non vibra assolutamente, non inficia la registrazione dell’audio o la stabilizzazione della ripresa. L’altro lato della medaglia è puramente estetico, è davvero bruttissima da vedere, rende la macchina molto più spessa e pesante del dovuto.

Le foto sono scattate a 6000 x 4000 pixel, grazie all’otturatore con piano focale, che permette posa fino a 60 secondi. Lo scatto continuo, combinando meccanico + elettronico, permette fino a 9 fps, ma sono presenti 4K 6K photo, per un massimo di 60fps (da un video in 4K a 60fps sarà possibile estrapolare le immagini). La Panasonic Lumix S1H nasce per i professionisti alla ricerca di un prodotto per registrare video, la qualità delle immagini è leggermente inferiore alla sorella S1R, anche se realizza ottimi sfocati, ha un buon rispetto di tutte le tonalità e non abbiamo notato difficoltà particolari in alcuna situazione, a pelle però offre la sensazione di non essere nata per questo scopo (e si vede).

video sono realizzati al massimo in 6K 24 fps200Mbit/s, l’utente può anche optare per un super 35mm in 4K a 60fps a 200Mbit/s con crop 1,6X, passando per un 5.9K in 16:9 a 30fps (tutti senza limiti temporali). Come potete vedere le possibilità sono davvero tantissime, è presente la registrazione interna a 10bit, il supporto al formato anamorfico con pre-installati V-Log V-Gamut per una gamma dinamica di 14 stop, per finire con lo slow motion a 120fps.

Qualità incredibilmente elevata, le ampissime possibilità di personalizzazione, nonché tutte le specifiche appena descritte dimostrano come la Panasonic Lumix S1H sia una macchina da consigliare assolutamente ai professionisti che sono alla ricerca del meglio attualmente disponibile sul mercato. I colori sono perfetti, le tonalità rispettate alla perfezione in ogni condizione di luce.

Lo stabilizzatore è ottico a 5 assi sul sensore, con possibilità del Dual I.S. sfruttando l’eventuale stabilizzatore dell’obiettivo. La combinazione dei due elementi rende le riprese semplicissime, grazie anche ad una impugnatura saldissima ed un peso elevato, l’utente può tranquillamente registrare a mano libera. Forse, la stabilizzazione della Panasonic Lumix S1H è la migliore che abbiamo visto fino ad ora (al livello della Fujifilm X-T4).

Piccola nota dolente è invece l’autofocus a contrasto, combinato con la tecnologia Depth from Defocus, a 225 aree. Da Panasonic ci saremmo aspettati qualcosa di leggermente migliore, sia in termini di rapidità che di precisione nel tracciamento. La resa è buona, riesce a prendere rapidamente il soggetto e lo mantiene, tuttavia non è perfetto, né rapido, come in altre occasioni; se il soggetto si dovesse muovere troppo rapidamente, rischia di perderlo.

 

Panasonic Lumix S1H: conclusioni

In conclusione la Panasonic Lumix S1H vale benissimo la cifra richiesta per il suo acquisto, proprio perché è una macchina che potremmo definire un concentrato di tecnologia, cucita su misura per i videomaker professionisti. Non è bella da vedere, né leggera da utilizzare in mobilità, ma la resa video e le personalizzazioni colmano tutte le altre piccole lacune.

Di seguito la nostra videorecensione e tutti i punteggi conclusivi.

Panasonic Lumix S1h

3000 euro
7.7

Estetica e ergonomia

5.0/10

Stabilizzazione

8.5/10

Foto

7.5/10

Video

9.0/10

Batteria

8.5/10

Pros

  • Stabilizzazione al top
  • Batteria performante
  • Video incredibili, anche in 6K
  • Stabilizzatore a 5 assi sul sensore
  • Mirino LVF di altissima qualità

Cons

  • Troppo pesante ed ingombrante
  • Esteticamente bruttina
  • Display a doppia cerniera, in alcuni casi si blocca meccanicamente
  • Messa a fuoco non perfetta
Denis Dosi

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