Dato il grandissimo successo Panasonic Lumix S5, l’azienda orientale negli ultimi anni ha pensato di mettere a disposizione del pubblico un paio di versioni aggiornate: Lumix S5 II e Lumix S5 II X (modello DC-S5M2X). Nell’ultimo mese abbiamo avuto l’opportunità di testare in modo approfondito quest’ultima, dimostrando a tutti gli effetti di essere perfetta per la registrazione video, ma non solo. Scopriamola meglio da vicino con la nostra recensione completa.
Da un punto di vista estetico la camera non si discosta in modo particolare dalla sorella, se non per la presenza di una verniciatura opaca, esattamente sulla scritta Lumix, atta ad accrescerne notevolmente l’eleganza. Per il resto presenta un telaio in lega di magnesio, con dimensioni di 102,3 x 134,3 x 90,1 millimetri e peso di 740 grammi (inclusi SD e batteria, ma senza obiettivo, altrimenti solo corpo 657 grammi). I materiali utilizzati sono affidabili e resistenti, oltre che impermeabili (non per l’immersione), per un utilizzo sul lungo periodo senza troppi pensieri. Ottima l’impugnatura, sufficientemente profonda per l’utilizzo con una sola mano, e con il giusto spazio con l’obiettivo (anche se quest’ultimo fosse di grandi dimensioni).
Sulla parte superiore troviamo la disposizione classica di ghiere, a sinistra del mirino il selettore della tipologia di scatto (singolo, continuo e simili), a destra la ghiera per la selezione della modalità di utilizzo, affiancata da tasto di scatto (con ghiera personalizzabile), una serie di pulsanti per la regolazione di bilanciamento, esposizione e ISO, con pulsante di registrazione di colorazione rossa a contrasto.
Sui bordi possiamo trovare una buona dotazione di connettori fisici, sul lato sinistro due jack da 3,5mm (distinti) per microfono e cuffie, una porta USB-C ed una HDMI (da notare che è possibile registrare direttamente su un SSD esterno collegato via USB-C), sul destro invece un connettore per il controllo da remoto e due slot SD per la memoria esterna. La batteria è posizionata nell’apposito alloggiamento sito nella parte inferiore, è agli ioni di litio da 2’200mAh, offre una buonissima autonomia complessiva, che si aggira attorno ai 90 minuti di ripresa in 4K a 60fps o 370 scatti, anche se tali valori dipendono da molti fattori (utilizzo di SD o SSD, ma anche definizione di ripresa, ottica e simili).
Il sensore è un CMOS full-frame da 35 millimetri (precisamente 35,6 x 23,8 millimetri) da 24 megapixel (25,28 megapixel totali), con rivestimento antiriflesso, filtro a colori primari e proporzioni 3:2. L’esposizione presenta un sistema di rilevamento multi-pattern a 1728 zone, con sensibilità ISO che vanno da 50 a 204’800 (supporto dual native ISO), la temperatura colore oscilla tra 2500 – 10’000 K, mentre l’otturatore con piano focale raggiunge un tempo di posa tra 1/8000 e 60 secondi (sia meccanico che elettronico), nonché una velocità di scatto che può raggiungere al massimo 30 fotogrammi al secondo.
Il mirino è il solito ottimo Live View Finder OLED da 3,68 milioni di punti, copertura del campo visivo del 100% con ingrandimento 0,78x, regolazione diottria da 21mm all’infinito e sensore occhio integrato. La velocità di visualizzazione raggiunge al massimo i 120fps, è un mirino molto reattivo e fluido, con una buona copertura della gamma cromatica ed un eccellente capacità di mostrare in camera ciò che accede dietro l’obiettivo.
Spostando l’attenzione nella parte posteriore possiamo vedere un ampio display LCD TFT, con controllo touch statico, completamente orientabile (ovvero può essere spostato su più assi) da 3 pollici (7,6 centimetri di diagonale), copertura del campo visivo del 100% e 1,84 milioni di punti. Resa eccellente in termini di dettaglio, di nitidezza e di copertura della gamma cromatica, essendo touchscreen può anche essere controllato con l’input fisico, senza ritardi o difficoltà di alcun tipo. Gli altri pulsanti fisici posti nella parte posteriore precedono la disposizione classica a cui Panasonic ci ha abituati nel corso del tempo, da segnalare la presenza del pad analogico per la regolazione della messa a fuoco.
Gli scatti sono al massimo a 6000 x 4000 pixel, la Panasonic Lumix S5 II X è stata maggiormente pensata per la realizzazione di filmati, tuttavia può essere una più che valida compagna anche per le fotografie. Il nostro test è stato eseguito con l’ottica standard che è possibile trovare nel bundle in confezione, lo zoom variabile 20-60 millimetri con messa a fuoco da 0,15m all’infinito. Siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla resa in condizioni di forte luminosità, nella sua capacità di mettere in risalto i colori della scena, senza enfatizzarli in modo eccessivo; i dettagli sono molto precisi, lo scatto è complessivamente nitido, con la possibilità comunque di ottenere sempre un’ottima sfocatura dello sfondo, data la sua anima full-frame. Riducendo la luminosità la resa non cambia di qualità, forse i colori sono leggermente più slavati, ma allo stesso tempo il bilanciamento del bianco si mantiene fedele alla scena inquadrata, lo stabilizzatore funziona perfettamente per evitare il micromosso, con l’immagine che mantiene una buona nitidezza su tutta l’ampiezza del fotogramma. La gestione delle forti luci è esente da difetti, con la camera in grado di bruciare la parte dello scatto non messo a fuoco, in favore di una migliore ripresa; il rumore digitale tarda ad arrivare, anche con scatti con davvero poca luce, si ottiene una nitidezza generale più che interessante.
I video vengono registrati al massimo in 4K a 60fps a 800 Mpbs, con colore 4:2:2 a 10 bit, supporto HLG e ProRes, ma anche la possibilità di optare per un 6K a 30fps e 200Mbps. Il prodotto supporta lo streaming WiFi in FullHD a 60fps, tethering USB in 4K a 30fps, oppure cablato LAN fino in 4K a 60fps. La messa a fuoco è ibrida, ovvero sia a rilevamento di fase che a rilevamento a contrasto, con tecnologia Panasonic Depth from Defocus, qualitativamente una delle migliori in circolazione, seconda solo a ciò che troviamo sui modelli Sony. Il passaggio da un soggetto all’altro è lineare, fluido e sufficientemente morbido, non rapidissimo, ma non avviene in “scatto” come accade ad esempio con Fujifilm. E’ ancora migliorabile, ma i passi in avanti rispetto al passato ci sono e sono notevoli
La stabilizzazione sia affida al Dual I.S. fino a 6,5 stop, compatibilmente con l’obiettivo installato, per scendere poi verso il B.I.S. a 5 assi e fino a stop. A prescindere dal tutto, le immagini sono eccezionalmente stabili, si può tranquillamente registrare camminando senza alcuna difficoltà, la Panasonic Lumix S5 II X non è eccessivamente pesante, diventando la perfetta compagna di viaggio anche ad esempio nella registrazione in mobilità. L’accompagnamento nello spostamento dell’inquadratura è fluido, mai troppo elettronico, risultando eccellente sotto molteplici punti di vista.
In conclusione Panasonic Lumix S5 II X è sicuramente una ottima mirrorless full frame che ci sentiamo di consigliare a tutti gli utenti che sono alla ricerca di un prodotto versatile, ovvero con una forte anima e vocazione verso i video, ma che sappia realizzare ugualmente ottimi scatti fotografici. L’anima Panasonic la troviamo nei tanti punti di forza dell’azienda, tra cui l’eccellente qualità costruttiva, l’ergonomia, la stabilizzazione, la messa a fuoco (anche se ancora migliorabile), e nel complesso in una “pasta” cromatica che convince ogni giorno sempre di più. Il prezzo di vendita lo riteniamo più che adeguato per uno dei migliori modelli attualmente in circolazione.
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