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Recensione Philips Hue White e Hue Bridge: lo starter kit più economico

Le Philips Hue White sono indubbiamente le lampadine intelligenti più economiche del famoso brand che ha rivoluzionato il settore, portando costantemente innovazione e grandi novità, agevolando la diffusione di case sempre più smart e connesse. Il prezzo di vendita è relativamente ridotto, rispetto agli altri modelli, ma sarà anche necessario rinunciare ad una serie di funzionalità.

All’interno della confezione troviamo una più lampadine, le cui dimensioni variano in relazione all’attacco scelto. Se E27 (o meglio l’attacco grosso), raggiungeranno 113 x 62 millimetri con un peso di 67 grammi, scendendo a 106 x 39 millimetri con E14 (se avete dubbi è l’attacco piccolo). Entrambe sono lampadine LED, con accensione istantanea, tempo di utilizzo garantito di 25’000 ore, e consumo ridottissimo. A conti fatti la E27 raggiungerà 9 watt effettivi (equivalente a 60 watt), mentre la E14 si fermerà a 5,5 watt per un equivalente di 40 watt, garantendo nel contempo la classe energetica A+.

La rinuncia più grande che dovrete fare per risparmiare il più possibile, acquistando le Philips Hue White non potrete variare la temperatura della luce bianca, restando bloccati a 2700K (cosa che invece potrete fare con le White and Ambiance, mentre con le Hue color spazierete nell’intero spettro RGB). Nel momento che le installerete potrete solamente dimmerare l’intensità della luce, e nient’altro. La luminosità massima raggiungibile è il secondo limite di queste lampadine, non riescono a raggiungere un livello in grado di illuminare grandi ambienti, il consiglio è di utilizzarle in stanze non troppo grandi, poiché più di tanto non potranno effettivamente fare.

Come al solito, se vorrete utilizzare le lampadine Philips Hue White dovrete ricordarvi che gli interruttori fisici di casa non dovranno più esistere, poichè per controllarle da remoto dovranno essere sempre attivi, nell’eventualità che spegniate fisicamente lo switch, sappiate che saranno inutilizzabili (almeno dall’app) fino a quando non lo premerete fisicamente un’altra volta, riattivandolo.

Dal 2019 è stato integrato il protocollo bluetooth, ciò sta a significare che di base l’utente potrà collegarsi singolarmente alle stesse con il proprio smartphone, e controllarle fino ad una distanza massima di 10 metri, senza dover ricorrere all’acquisto dello Hue Bridge. Una soluzione che può accontentare molti di noi, ma che presenta delle rinunce, infatti non sarà possibile controllare più di 10 luci, ed allo stesso modo non si potranno sfruttare routine, controllo remoto (ovvero lontano da casa) e similari.

Per raggiungere le suddette dovete acquistare il Philips Hue Bridge, che nello starter kit risulta essere incluso.

 

Philips Hue Bridge: cosa è ed a cosa serve

Questi è un piccolo prodotto realizzato interamente in plastica bianca opaca, con al centro un grosso pulsante da premere per collegare nuovi accessori, e 3 luci LED che ne certificano il funzionamento. Non presenta una batteria integrata, infatti nella parte posteriore è presente il cavo per l’alimentatore di corrente, poiché andrà sempre collegato ad una presa a muro, con l’aggiunta della LAN.

Il Philips Hue Bridge è il mezzo tramite il quale le lampadine si collegheranno alla rete, di conseguenza dovrà essere collegato fisicamente al router/modem di casa, con il cavo in confezione. Di base allo stesso si potranno associare fino a 50 luci intelligenti 10 accessori, un componente essenziale ed il cui prezzo è ampiamente giustificato, proprio per l’insieme di funzioni a cui permetterà di accedere in tranquillità.

Una delle più importanti riguarda Google Home Amazon Alexa, infatti tutti i prodotti collegati al Bridge potranno essere poi controllati sfruttando i più comuni assistenti vocali, in questo modo potrete accendere/spegnere le luci o impostare determinate scenari semplicemente con la voce.

 

Applicazione ufficiale e funzioni

L’applicazione da utilizzare è Philips Hue, disponibile per iOS e Android, a prima vista potrebbe apparire come leggermente complessa, ma in pochi minuti si riesce a raggiungere una certa dimestichezza, scoprendone tutte le funzioni.

Le più interessanti riguardano la possibilità di creare aree di intrattenimento, molto utili con lampadine color o accessori, ma quasi inutili con le Philips Hue White, poiché permettono di modificare i colori e l’intensità della luce a ritmo di musica o seguendo le scene della televisione, quindi per noi che abbiamo una sola temperatura colore, serviranno a ben poco.

Diverso è il discorso con le routine, una manna del cielo in termini di versatilità. In pochissimi secondi potremo impostare una serie di azioni o di attivazioni/disattivazioni ad un certo orario quando andiamo a letto/ci svegliamo, scegliendo anche un incremento graduale della luminosità per un risveglio migliore. Ancora meglio potremo impostare una routine sfruttando la localizzazione dello smartphone, quando il dispositivo riconoscerà di essere vicino all’abitazione, l’attiverà in automatico e vi saprà accogliere come desidererete. Un insieme di funzioni che si estende oltre a quanto appena scritto, ampiamente personalizzabile e sicuramente da conoscere nel dettaglio, che amplia di molto la versatilità dei prodotti Philips Hue.

Dall’applicazione infine sarà possibile creare stanze, aggiornare le lampadine, regolare la luminosità, impostare scenari (con una determinata intensità), richiamando il tutto anche in un momento successivo dall’assistente vocale.

 

Philips Hue White Starter Kit: conclusioni

In conclusione l’ecosistema Philips Hue è indubbiamente il mio preferito, ha un prezzo superiore alla concorrenza, ma garantisce una qualità senza rivali al mondo. Nello specifico le Philips Hue White possono essere considerate un rapido punto di accesso, economico e che permettono al cliente di conoscere da vicino il tutto, ma personalmente le ritengo troppo poco versatili. Il loro funzionamento è perfetto, non hanno una gran luminosità, ma hanno la stessa qualità degli altri modelli.

Se volete godere appieno delle varie funzionalità garantite da Philips, dovete acquistare almeno le White and Ambiance, potrete variare la temperatura colore, riuscendo a creare scene maggiormente personalizzate e raggiungere soluzioni che le sole Philips Hue White non vi potranno mai garantire, in quanto la temperatura colore sarà sempre fissa a 2700K e potrete solamente dimmerare l’intensità luminosa.

In parallelo, il Philips Hue Bridge è assolutamente essenziale, non pensate minimamente di non acquistarlo (nel caso non optaste per un kit), ve ne pentireste amaramente (a meno che non disponiate di un bridge alternativo).

Per ogni altra informazione vi rimandiamo alla nostra completa videorecensione inserita qui sotto.

Philips Hue White

19 euro
7.9

Estetica e design

8.0/10

Funzionalità

9.0/10

Intensità luminosa

7.0/10

Applicazione ufficiale

8.5/10

Prezzo

7.0/10

Pros

  • Applicazione ben fatta e completa
  • Tantissime funzioni
  • Compatibilità con Google Home e Amazon alexa
  • Protocollo Zigbee e Bluetooth
  • Consumano pochissimo

Cons

  • Luminosità non troppo elevata
  • Prezzo alto
  • Poco versatili, solo una temperatura colore ne limita le funzioni
  • Philips Hue Bridge essenziale
Denis Dosi

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