L’attenzione al benessere dei propri denti sta diventando negli anni, giustamente, sempre più importante per un numero crescente di utenti. Grazie all’avvento della tecnologia, anche gli spazzolini elettrici si stanno indubbiamente adeguando, proponendo pulizie più accurate e precise, ma anche controllabili direttamente dall’app. Uno dei modelli più bilanciati e convincenti è il Philips Sonicare DiamondClean 9000, scopriamolo assieme nella nostra recensione completa.
Esteticamente il prodotto presenta lo stesso design caratteristico dei modelli di casa Philips, molto simile all’entry level che vi abbiamo recensito qui, sebbene comunque abbia un rivestimento soft touch decisamente piacevole al tatto, ed una colorazione nera più elegante. L’ergonomia è eccellente, è facile da utilizzare, né troppo pesante da maneggiare, specifiche che rendono senza dubbio l’esperienza piacevole e rilassante.
A differenza dei modelli di altri brand, la dotazione in confezione è estremamente varia e completa, troviamo la base magnetica per la ricarica, con un bellissimo bicchiere in vetro nel quale posizionare lo spazzolino, ma che supporta la ricarica ad induzione. In altre parole nella parte inferiore presenta il giusto alloggiamento ad incastro per la base di ricaricare, in modo da poter ricaricare il prodotto quando è all’interno del bicchiere; una piccola chicca che difficilmente abbiamo trovato altrove, e che mostra la forte attenzione al dettaglio da parte di Philips.
Sempre in confezione non manca la comoda custodia in similpelle, anch’essa in grado di caricare lo spazzolino, sfruttando il cavo USB posizionato esattamente nella parte inferiore della stessa. Per estendere al massimo la vita iniziale del Philips Sonicare DiamondClean 9000, l’azienda ha infine giustamente pensato di inserire una testina di ricambio, per un totale di due.
Lo spazzolino in sé sulla propria superficie presenta due pulsanti fisici, i quali permettono l’accensione/spegnimento, ma anche lo switch tra le varie modalità (in totale 4), rappresentate con la scritta a LED posta proprio appena sotto il secondo pulsante. La testina è facilmente removibile, presenta inserimento ad incastro, l’intero dispositivo è lavabile sotto l’acqua corrente. E’ possibile utilizzare le testine intelligenti di Philips per sfruttare ad esempio la tecnologia BrushSync, solo con la W3 Premium White, in grado di sincronizzare automaticamente la testina con la modalità White+, e conseguente adeguamento nella pulizia.
Il Philips Sonicare DiamondClean 9000 viene commercializzato con la testina C3 Premium Plaque Defence, un componente dotato di setole morbide e flessibili, appositamente progettate per seguire il più possibile la linea dei denti, con una superficie di contatto addirittura 4 volte superiore alle normali testine in commercio. Le prestazioni sono ben superiori alle aspettative, secondo i test permettono di raggiungere facilmente i punti più difficili, rimuovendo 10 volte la placca dei diretti concorrenti.
Le modalità di utilizzo del dispositivo recensito sono quattro: Clean, White+, Gum Health e Deep Clean+. Le differenze risiedono nell’esito effettivo che si vorrà avere, Clean è da utilizzare nella pulizia quotidiana, con White+ si punta a rimuovere approfonditamente tutte le macchie, Gum Health è dedicata ai denti/gengive sensibili senza trascurare la pulizia, mentre Deep Clean+ offre una pulizia approfondita. Tutte le modalità sono affiancate da tre livelli di intensità, modificabili manualmente e visibili nei led posizionati appena sopra il pulsante.
Nell’utilizzo quotidiani abbiamo ritenuto Philips Sonicare DiamondClean 9000 molto comodo e maneggevole, con una testina precisa, morbida ed affidabile, in grado a tutti gli effetti di garantire una pulizia approfondita. Molto utile il sensore di pressione integrato, molti pensano che esercitare una forte pressione porti ad una pulizia più accurata, niente di più sbagliato, si potrebbe ottenere il risultato opposto, con una rimozione dello smalto dei denti. Proprio per questa credenza, risulta fondamentale il sensore integrato nello spazzolino, ci accompagna nella corretta operazione, senza danneggiare la nostra bocca.
Spostando l’attenzione nella parte bassa, inoltre, troviamo una spia LED che si illuminerà di colore giallo, nel momento in cui sarà necessario cambiare la testina. Grazie alla tecnologia BrushSync, è infatti possibile monitorare il tempo di utilizzo, emettendo un breve segnale acustico nel momento in cui sarà necessario cambiarla, in quanto ha perso la sua efficacia di pulizia. L’autonomia del Philips Sonicare DiamondClean 9000 è molto buona, sebbene comunque risulti essere allineata con gli altri prodotti dello stesso tipo. Secondo i test effettuati è possibile utilizzare lo spazzolino per circa due settimane con carica al 100%, immaginando due pulizie al giorno di circa 2 minuti l’una.
A rendere il prodotto ancora più smart, ecco arrivare infine l’applicazione ufficiale, gratuita e compatibile con Android e iOS, appresentante il perfetto compagno di pulizia. In interfacce semplici, molto chiare e comprensibili anche da parte degli utenti più inesperti, sarà possibile godere di un report aggiornato di tutti i lavaggi, in modo da non perdere di vista la corretta pulizia della propria bocca. In termini pratici per un utente comune potrebbe essere un aggiunta inutile, ma se decidete di investire 200 euro per l’acquisto di uno spazzolino elettrico, significa che siete attenti al vostro benessere, e tramite l’applicazione potrete esserlo in maniera ancora più dettagliata.
In conclusione Philips Sonicare DiamondClean 9000 è lo spazzolino definitivo da consigliare a tutti gli utenti che vogliono essere tranquilli di eseguire correttamente la propria routine quotidiana, con la giusta dose di tecnologia in grado di rendere la vita molto più semplice, e posticipare il più possibile la visita dal dentista. Gli aspetti positivi del prodotto recensito sono tantissimi, a partire dal design, passando per l’app mobile, le varie modalità di utilizzo, la tecnologia SyncBrush e la buona autonomia. Il prezzo è elevato, lo sappiamo, lo riteniamo tuttavia adeguato alle prestazioni offerte, in confronto a ciò che attualmente il mercato pare essere in grado di offrire.
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