Realme ha recentemente lanciato sul mercato italiano una coppia di nuovi smartphone denominati in maniera praticamente identica, ma con alcune differenze importanti nelle specifiche tecniche. Dopo avervi raccontato in maniera dettagliata il realme 9 4G, cerchiamo di conoscere da vicino il fratello maggiore, il Realme 9 5G, nella nostra recensione completa.
Il prodotto è interamente realizzato in plastica, con materiali che a prima vista permettono di capire appunto la fascia di prezzo di appartenenza. Al tatto non offre la sensazione di premium, appare sin da subito abbastanza “plasticoso”, con una back cover relativamente leggera e poco resistente. Quest’ultima propone interessanti giochi di luce e riflessi in linea con il trend del momento, essendo opaca non trattiene troppo le impronte, mentre il modulo delle fotocamere è leggermente in rilievo, seguendo la classica conformazione dei dispositivi del brand.
Dimensionalmente parlando il Realme 9 5G è un prodotto in linea con gli standard a cui siamo abituati, raggiunge 164,3 x 75,6 x 8,5 millimetri di spessore, con un peso di 195 grammi. Il frame è anch’esso in plastica, sul lato sinistro trovano posto i tasti del volume ed il carrellino delle SIM, sul destro accensione/spegnimento con sensore per le impronte, mentre inferiormente USB type-C 2.0 e jack da 3,5mm.
Il display è un IPS LCD da 6,6 pollici di diagonale, con risoluzione FullHD+ (2412 x 1080 pixel) e rapporto schermo/corpo del 90,8%. La scelta di abbandonare l’AMOLED della versione 4G non paga fino in fondo, sebbene dettagli e nitidezza siano più che allineati con la fascia di prezzo. I colori sono molto vividi e contrastati, ciò che manca è proprio la maggiore precisione che solo un AMOLED riesce a fornire.
Al netto di tutto ciò, è apprezzabile la presenza del refresh rate fino a 120Hz, per una maggiore fluidità, nonché comunque la frequenza di campionamento del tocco a 240Hz, per una maggiore reattività agli input. La luminosità massima è più che sufficiente per un utilizzo sotto la luce solare diretta.
Il processore è un Qualcomm Snapdragon 695, un Soc octa-core con frequenza di clock a 2,2Ghz e processo produttivo a 6 nanometri, accoppiato con una GPU Adreno A619. Le configurazioni acquistabili sono differenti, sono tutte accomunate dalla presenza di 4GB di RAM, affiancate da 64 o 128GB di memoria interna UFS 2.2 (espandibile tramite microSD). Prestazioni discrete, che permettono di fruire di uno smartphone abbastanza reattivo nell’apertura delle applicazioni e nella navigazione, ma decisamente limitato in termini di gaming generale. Ottima la dissipazione del calore, lo smartphone non scalda nella parte posteriore.
Lo sblocco del Realme 9 5G può avvenire in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali sul tasto di accensione/spegnimento, oppure con il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi, nonostante non apprezzi fino in fondo una simile soluzione, la velocità di accesso al sistema è molto rapida, praticamente esente da difetti.
Il carrellino delle SIM integra 3 slot, che permettono quindi di inserire in contemporanea sia le due SIM che l’espansione di memoria tramite microSD. La connettività è legata al 5G (su entrambe le SIM), con WiFi 80211 ac dual band, bluetooth 5.1 e GPS, è assente il chip NFC.
L’audio è mono, viene utilizzato solamente lo speaker inferiore, il volume massimo raggiungibile è più che sufficiente per soddisfare le esigenze di un ambiente da 20 metri quadrati. Il dettaglio e la nitidezza sono in linea con la fascia di prezzo, le voci femminili e gli alti, tendono a stridere leggermente.
Il comparto fotografico del Realme 9 5G è rappresentato da un sensore principale da 50 megapixel, con apertura F1.8 e angolo di visione di 77 gradi, affiancato da un bookeh in bianco e nero con apertura F2.4 e angolo di visione di 88 gradi, per finire con un macro da 2 megapixel (come la precedente), con apertura F2.4, angolo di visione di 88,8 gradi e messa a fuoco da soli 4 centimetri.
In condizioni di forte luminosità, le immagini sono complessivamente discrete, caratterizzate da un buon dettaglio ed una nitidezza interessante al centro, un po’ meno sui bordi del fotogramma. Il bilanciamento del bianco non presenta difetti, ottima la gestione delle forti luci, la gamma dinamica è leggermente limitata, ma comunque in grado di produrre scatti sempre ben contrastati e mai eccessivi.
Riducendo la luce generale, il rumore digitale tende a farsi vedere comunque molto presto. Non essendo stabilizzato otticamente, è facilissimo vedere uno scatto con un micromosso, ma al netto di queste piccole limitazioni tecniche, la resa è in linea con gli smartphone da 200/300 euro; essendo caratterizzata da discreti dettagli e nitidezza, colori mai troppo saturi o contrastati, ed un bilanciamento del bianco che resta fedelmente ancorato alla realtà. La modalità notturna è presente, riesce indubbiamente a migliorare la situazione, ma non può fare miracoli.
I video vengono girati al massimo in fullHD a 30fps, una limitazione non da poco sopratutto nel 2022. L’autofocus non ha presentato difetti di sorta, si è comportato discretamente in ogni condizione di luce, sia all’aperto che al chiuso; la stabilizzazione poteva essere migliore, sebbene comunque non sia la peggiore che abbiamo provato negli anni. E’ complesso pensare di registrare un video camminando, ma non impossibile.
Nella parte anteriore è invece posizionato un sensore secondario da 16 megapixel, con apertura F2.05 e angolo di visione di 79,3 gradi. La resa è più che sufficiente, ottimi gli effetti bokeh, con lo scontornamento del viso quasi esente da difetti; lodevole la gestione delle forti luci ed il bilanciamento del bianco.
Il sistema operativo è Android 12, con personalizzazione grafica Realme UI 3.0, e patch di sicurezza aggiornate a Marzo 2022. L’interfaccia è identica a quanto vi abbiamo raccontato sulla versione 4G, caratterizzata dalla possibilità di estendere i GB di RAM, con l’aggiunta di una profonda personalizzazione, la modalità gioco, le gestures, la barra laterale intelligente ed altro ancora.
La batteria è un componente da 5000mAh, con ricarica rapida a 18 watt, senza wireless o inversa. L’autonomia è uno dei suoi punti di forza, poiché permette di fruire del prodotto per due giorni consecutivi, prima di dover effettivamente ricorrere alla presa a muro per la ricarica. Nei nostri test abbiamo superato le 4 ore e 30 minuti di display attivo.
Realme 9 5G è la versione con connettività 5G, uno dei motivi che dovrebbe farvi propendere all’acquisto, a discapito della variante 4G. Il confronto viene comunque vinto da quest’ultimo, in termini sopratutto di qualità del display e del comparto fotografico. Molto buoni in entrambi la batteria, il processore (in linea con la fascia di prezzo), ed il design, che spinge moltissimo verso il pubblico giovanile.
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