Realme 9 4G è la versione entry level di una gamma su cui l’azienda orientale punta davvero moltissimo, approfittando di un rapporto qualità-prezzo ottimale, e sopratutto di un design unico, per catturare l’attenzione dei più giovani. Conosciamolo da vicino nella recensione completa.
Realizzato interamente in plastica, il prodotto appare sin da subito perfettamente centrato nella fascia di prezzo di appartenenza; i materiali utilizzati non sono di altissima qualità, sono abbastanza plasticosi, ma comunque sono impreziositi da un design chiaramente mirato verso una fascia specifica. L’effetto 3D della scocca posteriore, sopratutto nella colorazione in prova, è gradevole sia al tatto che alla vista, oltretutto trattiene poco le impronte (ed è sempre un bene). Il modulo delle fotocamere prevede la classica disposizione, non è troppo in rilievo e si integra alla perfezione nella back cover.
Dimensionalmente parlando è un prodotto ragionevole, poiché raggiunge 160,2 x 73,3 x 7,9 millimetri di spessore, con un peso di soli 178 grammi. In un periodo storico in cui gli smartphone sono sempre più grandi e pesanti, apprezziamo moltissimo la controtendenza di Realme, rendendolo a tutti gli effetti più maneggevole e portabile. Sui bordi troviamo la connettività, rappresentata dai tasti di accensione/spegnimento e volume, nonché di una porta USB type-C 2.0 (senza uscita video) e di un altoparlante fisico, senza dimenticarsi del jack da 3,5mm.
Il display del Realme 9 4G presenta 6,4 pollici di diagonale, è un SuperAMOLED con risoluzione FHD+ (1080 x 2400 pixel), e rapporto schermo/corpo del 90,8%. Qualitativamente di livello superiore, questi è caratterizzato da dettagli e nitidezza eccellenti, con colori ben bilanciati ed una gamma dinamica abbastanza ampia, anche se forse tendenti leggermente verso il bluastro. Ad impreziosire il tutto troviamo il refresh rate a 90Hz, per una maggiore fluidità, 360Hz massimi per la frequenza di campionamento al tocco e protezione Gorilla Glass 5. La luminosità massima, pari a 1000 nits, è più che sufficiente per un utilizzo sotto la luce solare diretta (presente anche always on display).
Il processore è un modesto Qualcomm Snapdragon 680, octa-core a 2.4GHz di frequenza di clock e processo produttivo a 6 nanometri, accoppiato con una GPU Adreno 610. Le configurazioni disponibili prevedono 128GB di memoria interna UFS 2.2 (espandibile tramite microSD fino a 256GB), con 6 o 8GB di RAM. Lo smartphone è fluido, può aprire qualsiasi applicazione, con un briciolo di pazienza. Appartenendo alla fascia bassa, non permette un granché di gaming, al netto comunque dei titoli molto basilari; per il resto è fluido, non scalda nella parte posteriore e non presenta difetti, se non qualche piccola difficoltà nello scorrimento delle stories e dei reels di Instagram.
Lo sblocco del terminale avviene in due modi, sfruttando il sensore per le impronte digitali sotto il display ed il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi l’accesso al sistema è rapido, perfettamente in linea con i migliori dispositivi presenti sul mercato. Non si segnalano difetti o rallentamenti particolari.
Il carrellino delle SIM è triplo, ovvero permette l’inserimento in contemporanea di due SIM e dell’espansione di memoria tramite microSD. La connettività è rappresentata dal 4G, bluetooth 5.1, NFC, GPS e WiFi 802.11 ac dual band. L’audio del Realme 9 4G è mono, viene sfruttato solamente lo speaker posto nella parte inferiore, raggiunge un volume più che sufficiente, in grado di soddisfare le esigenze di un ambiente da 20 metri quadrati, con dettagli e nitidezza in linea con la fascia di prezzo di appartenenza.
Il comparto fotografico è composto da 3 sensori differenti, suddivisi in un principale da 108 megapixel con apertura F1.75, affiancato da un grandangolare da 8 megapixel e apertura F2.2, per finire con un macro da 2 megapixel e apertura F2.4.
Gli scatti in condizione di forte luminosità sono stupefacenti, in confronto alla fascia di prezzo di appartenenza. Indubbiamente sono molto nitidi e dettagliati sull’intera area del fotogramma, con una buona gamma dinamica e colori abbastanza precisi. Le immagini non sono sature o contrastate eccessivamente, il bilanciamento del bianco è fedele alla realtà, come la gestione delle forti luci. Li possiamo ritenere scatti a livello di uno smartphone da 400 euro, per il solo sensore principale.
Riducendo la luce generale, la resa ovviamente si riduce in termini qualitativi, pur restando di un gradino superiore alla media. Il rumore digitale si vede molto tardi, gli scatti sono dettagliati e abbastanza nitidi. Il micromosso può accadere, data l’assenza di uno stabilizzatore ottico, poichè l’elettronico non sempre riesce perfettamente nel proprio lavoro. Il bilanciamento del bianco è sempre molto fedele, come la taratura dei colori; è presente la modalità notturna, che migliora notevolmente gli scatti, ma non riesce a fare miracoli.
I video sono realizzati al massimo in FullHD, con un autofocus discreto in ogni condizione di luce, sebbene in alcune occasioni si mostri leggermente traballante. La stabilizzazione è forse il tallone d’Achille del Realme 9 4G, in quanto i video registrati sono molto mossi, è davvero difficile pensare di realizzare un filmato stabile, sia camminando che con un pan a mano libera.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 16 megapixel, con apertura F2.45, la cui resa è più che sufficiente in ogni condizione. Ottimo lo scontornamento del visto, il cosiddetto effetto bokeh i dettagli e la nitidezza sono di poco superiori rispetto alla fascia di appartenenza.
Il sistema operativo è Android 12, con personalizzazione grafica Realme UI 3.0, e patch di sicurezza aggiornate ad Aprile 2022. La navigazione è fluida, senza lag o rallentamenti, con personalizzazione estrema, data la derivazione dall’interfaccia Oppo. Le funzioni sono sempre le stesse, troviamo la possibilità di aggiungere 3GB di RAM, attingendo dalla memoria interna, misurare la frequenza del battito cardiaco, sfruttando il sensore delle impronte, oltre a modalità gioco, gestures, barra laterale intelligente e simili.
La batteria è un componente da 5000mAh, con ricarica rapida a 33 watt, ma senza wireless o inversa. L’autonomia è chiaramente il suo punto di forza, in quanto permette un utilizzo per due giornate piene, prima di dover ricorrere alla presa a muro; nei nostri test siamo difatti riusciti a totalizzare
Realme 9 4G è lo smartphone perfetto per gli utenti che vogliono godere di discrete prestazioni, di un buonissimo display con refresh rate a 90Hz, tutto condito con un design unico ed una autonomia superiore alla media. Questi sono i suoi punti di forza, dall’altro lato della medaglia, invece, troviamo una stabilizzazione veramente traballante, e forse l’assenza al 5G, ma proprio per questo esiste la versione apposita.
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