Realme C53 completa la fascia medio-bassa della proposta dell’azienda cinese, puntando molto forte sull’autonomia e sul design sicuramente elegante, tutto racchiuso in un prodotto che ad oggi parte da un listino di soli 179 euro, nell’unica configurazione disponibile sul territorio italiano. Scopriamolo nel dettaglio nella nostra recensione completa.
Il design risulta particolarmente classico, almeno in confronto agli altri membri della stessa serie, con una forma squadra, un frame non curvo, ed una back cover in plastica con finitura opaca molto bella da vedere, ma anche da toccare data l’ottimo trattamento oleofobico (quindi non trattiene le impronte). Sul mercato troviamo due colorazioni differenti, di cui la Champagne Gold è la più intrigante ed elegante, dati i tanti giochi di luce che si vengono a creare. Le dimensioni sono generalmente nella norma, raggiungendo 167,3 x 76,7 x 7,5 millimetri di spessore, con un peso che si aggira attorno ai 182 grammi. E’ uno smartphone veramente molto sottile e leggero, che può essere facilmente trasportato nella tasca dei pantaloni, senza appesantirvi più di tanto.
Sul frame troviamo tutta la connettività fisica, con i tasti del volume e di accensione/spegnimento sul lato destro, sul quale troviamo anche il sensore per le impronte digitali, mentre inferiormente ecco arrivare il jack da 3.5mm ed una porta USB-C (senza uscita video), affiancate dallo speaker principale. Una buona connettività, privata dalla certificazione contro la resistenza all’acqua o alla polvere.
Il display di Realme C53 è un pannello da 6,74 pollici di diagonale, un IPS LCD con risoluzione 2400 x 1080 pixel e 390 ppi. Data la natura economica del prodotto, non ci saremmo potuti aspettare una qualità troppo elevata, ed infatti abbiamo un discreto dettaglio ed una nitidezza più che sufficienti, con colori abbastanza bilanciati, ma mai troppo vividi o saturi (sono freddini). La luminosità massima è più che adeguata alla situazione, con una buona reattività del display, frequenza di campionamento fino a 180Hz, ed una maggiore fluidità garantita dal refresh rate fino a 90hz. Sotto il cofano abbiamo un processore Unisoc T612, con processo produttivo a 12nm e frequenza di clock a 1.85GHz, lo stesso del C33. La configurazione si completa con 6GB di RAM (espandibile virtualmente di altri 4GB), con 128GB di memoria interna EMMC 5.1 (espandibile tramite microSD). Le prestazioni sono sufficienti, grazie anche all’ottima ottimizzazione da parte di Realme, i tempi di avvio sono leggermente superiori alla media, ma non troppo.
Lo sblocco del terminale avviene in due modi, sfruttando il riconoscimento del viso 2D ed il sensore per le impronte digitali sul tasto di accensione/spegnimento, in entrambe le occasioni l’accesso al sistema è rapido e senza ritardi di sorta. La connettività è rappresentata dal 4G LTE (assente il 5G), nonché da WiFi ac doppia banda, NFC, GPS e bluetooth 5.0. Il carrellino delle SIM integra due slot, con possibilità di dual SIM, mentre l’audio è mono, viene utilizzato solamente lo speaker inferiore, con una discreta qualità del suono, i bassi sono sufficientemente corposi con poco dettaglio nei picchi sonori (ma non potevamo aspettarci diversamente).
Il comparto fotografico è composto da soli 2 sensori, suddivisi in un principale da 50 megapixel ed uno di profondità da 2 megapixel (davvero poco utile). In condizioni di forte luminosità le immagini sono discrete, con sufficiente dettaglio e nitidezza; i colori sono leggermente spenti rispetto alle aspettative, mentre molto buona la gestione delle forti luci e del bilanciamento del bianco. A prescindere da tutto ciò, considerando il prezzo inferiore ai 200 euro, possiamo ritenerci soddisfatti.
Stesso discorso per le immagini con scarsa illuminazione, dove il Realme C53 riesce ad offrire una buona riduzione del rumore, gli scatti sono leggermente mossi, a causa dell’assenza dell’OIS, mentre il dettaglio e la nitidezza restano sulle linee precedenti. Per quanto riguarda la gestione delle forti luci non abbiamo notato problematiche di vario genere, con un buon bilanciamento del bianco, i colori solamente risultano essere sempre “spenti”.
Anteriormente trova posto un sensore da 8 megapixel, dalla resa sufficiente con buona illuminazione, con capacità di incrementare il livello di dettaglio e di esposizione, mentre va in estrema difficoltà nel momento in cui la luce inizia a diminuire. I video peccano di stabilità, è difficile registrare mentre si cammina, mentre l’autofocus funziona correttamente nella maggior parte delle occasioni.
Il sistema operativo è Android 13 con personalizzazione grafica RealmeUI T Edition e patch di sicurezza molto aggiornate. L’interfaccia è stata alleggerita rispetto ai fratelli maggiori, con pochissime funzioni aggiuntive raggiungibili, tra cui troviamo l’espansione dinamica della RAM e poco altro ancora, tra cui ad esempio l’isola dinamica in stile iPhone 14. La navigazione è ad ogni modo fluida, senza rallentamenti o bug da segnalare. La batteria è un componente da 5000mAh, con ricarica rapida a 33W (si carica completamente in circa 1 ora); tutto questo porta ad una autonomia incredibile, infatti risulta essere quasi un battery phone che permetterà di raggiungere tranquillamente anche due giorni intensi di utilizzo continuativo.
Realme C53 è a tutti gli effetti uno dei migliori entry level per attenzione al design (è anche leggero e molto portabile) ed autonomia, due aspetti fondamentali per l’utente che decide di avvicinarsi a questa tipologia di prodotti, considerando appunto che costa meno di 200 euro. Dall’altro lato della medaglia troviamo un hardware, sopratutto il SoC, effettivamente antiquato, se confrontato con il periodo di presentazione del device: Giugno 2023.
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