In un segmento sempre più ricco di prodotti, nonostante da diversi anni sia definito in calo, come quello dei tablet con sistema operativo Android, possiamo trovare Redmi Pad SE, un piccolo dispositivo dal prezzo veramente concorrenziale, infatti parte da 169 euro, ma comunque in grado di estrarre qualche asso dalla manica. Scopriamolo assieme nella nostra recensione completa.
Il corpo è realizzato in lega di alluminio, con una back cover con rivestimento opaco, che non trattiene per nulla le impronte, o comunque è molto difficile da sporcare, davvero molto elegante e bella da vedere, che offre comunque una sensazione di robustezza e di qualità generale, nonostante il ridotto prezzo di vendita. Le dimensioni, considerando che comunque parliamo di un tablet da 11 pollici, rientrano perfettamente nella media, raggiungendo 255,53 x 167,08 x 7,36 millimetri di spessore, risultando facilmente utilizzabile e trasportabile nella tasca interna di uno zaino, di una borsa per computer o similari, senza andare ad appesantire eccessivamente.
Il modulo della fotocamera, in quanto è comunque disponibile solo un sensore, si trova esattamente sullo stesso livello della back cover, è incastonato all’interno di un modulo trasparente molto elegante e funzionale. Nella parte superiore si trova il tasto di accensione/spegnimento, sul lato destro i tasti del volume con il carrellino per l’espansione di memoria (via microSD), mentre inferiormente ecco arrivare la USB-C ed il jack da 3,5mm. Il sistema audio sfrutta i quattro altoparlanti fisici posti direttamente sui lati corti del device, è compatibile con Dolby Atmos; qualitativamente non è molto nitido e dettagliato, tale mancanza viene compensata da un volume elevato e da un audio quasi surround.
Il display è un IPS LCD da 11 pollici di diagonale, con risoluzione FullHD+ (1920 x 1200 pixel) e 207ppi, che presenta una frequenza di aggiornamento a 90Hz, per una maggiore fluidità. La frequenza di campionamento del tocco è fino a 180Hz, le cornici abbastanza sottili (con rapporto schermo/corpo dell’84,4%), ed un discreto rispetto della gamma cromatica, data la copertura del camp NTSC fino al 70%. La luminosità massima, pari a 400nit, è quasi insufficiente per l’utilizzo sotto la luce solare diretta, senza risultare essere strabiliante. Discorso simile per la qualità del pannello, complessivamente, considerando sempre la fascia di prezzo, lo possiamo ritenere bilanciato ed accettabile, con colori sufficientemente vividi, un buon contrasto e neri che si avvicinano ai top del segmento di appartenenza. La luminosità viene regolata in automatico, anche se il sensore ha la tendenza a tenere lo schermo troppo scuro, rispetto alla reale necessità.
Il processore è un Qualcomm Snapdragon 680 Mobile Platform, con processo produttivo a 6 nanometri, un octa-core con frequenza di clock fino a 2,4GHz, affiancato da una GPU Qualcomm Adreno. La configurazione di base prevede poi la possibilità di scegliere tra 4/6/8GB di RAM LPDDR4X con 128GB di memoria interna (che ricordiamo essere espandibile fino a 1TB con l’ausilio di una microSD) eMMC 5.1. Le prestazioni sono da considerarsi estremamente basilari, non è un tablet pensato per il gaming, quindi la normale produttività e navigazione web, viene gestita senza alcuna difficoltà dal dispositivo, senza scaldare nella parte posteriore.
Lo sblocco del terminale avviene solo tramite il riconoscimento facciale 2D, con rapido accesso al sistema, ma comunque non affidabile al 100%. La connettività supportata prevede poi il WiFi dual-band, a 2.4 e 5GHz, con bluetooth 5.0 di ultima generazione, è assente qualsivoglia supporto ad eSIM o SIM da inserire fisicamente all’interno del device stesso.
Il comparto fotografico è composto, nella parte posteriore da un sensore da 8 megapixel con apertura F2.0, mentre anteriormente da 5 megapixel con apertura F2.2. La registrazione è al massimo a 1080p con 30fps, senza stabilizzazione, con video non propriamente stabili e belli da vedere. Le immagini sono generalmente sufficienti solo con buona luminosità, per il resto realizzare uno scatto con un tablet è decisamente scomodo.
Il sistema operativo è Android 13, con personalizzazione grafica MIUI Pad 14, una versione che potremmo definire più estesa di quanto solitamente troviamo sui dispositivi Xiaomi, a cui sono state aggiunte poche funzioni pensate per il tablet, come l’apertura delle applicazioni in finestra o la suddivisione dello schermo. Per il resto è come avere tra le mani uno smartphone Xiaomi di grandi dimensioni, senza differenze particolari.
La batteria è un componente da 8000 mAh, con supporto alla ricarica rapida a 10W via USB-C. L’autonomia è più che buona, infatti considerando di utilizzare lo smartphone in modo bilanciato, si possono raggiungere senza particolari difficoltà anche quattro giorni di utilizzo continuativo, un quantitativo più che sufficiente, considerando giustappunto la tipologia di prodotto.
In conclusione Redmi Pad SE è il giusto compromesso per gli utenti che vogliono acquistare un tablet economico e godere ugualmente di discrete funzionalità/prestazioni, cercando giustappunto di spendere il meno possibile. Tra i suoi punti di forza annoveriamo un design robusto e convincente, realizzato con materiali di qualità, affiancato da un display dalla resa complessivamente discreta, che viene completato da jack audio da 3,5mm e dalla memoria espandibile tramite microSD.
Dall’altro lato della medaglia poniamo invece le prestazioni, considerando il confronto con Redmi Pad, che al giorno d’oggi potrebbe costare anche meno, il modello recensito si trova un gradino al di sotto.
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