Shin Megami Tensei V è indiscutibilmente uno dei titoli più attesi dell’anno, l’esclusiva Switch che milioni di appassionati hanno seguito da vicino nello sviluppo, da parte dello studio Atlus, e che oggi finalmente ha visto la luce ad un prezzo di listino che si aggira attorno ai 59 euro.
L’ambientazione che ruota attorno all’avventura è surreale e con un forte accento mitologico, nelle fasi iniziali dell’esperienza una lunga introduzione fornirà tutte le informazioni necessarie per comprendere appieno il mondo in cui vive il personaggio che dovremo controllare, nel quale Dio si è inimicato tutti gli esseri soprannaturali, privando gli umani della Conoscenza. La battaglia è alle porte, i suddetti vogliono scalzarlo dal trono, e per farlo decidono di prendersi le anime dei poveri abitanti della Terra.
Noi impersoneremo un normale studente di una scuola giapponese, nella quale viene accuratamente consigliato di non spostarsi da soli, poiché molte persone stanno scomparendo (in questo modo comprendete anche lo stato di tensione che si vive), che si ritrova a tornare a casa con un gruppo di altri studenti appena conosciuti. Arrivando nella stazione della metropolitana, un evento terrificante è appena avvenuto, rendendo impossibile partire con il treno per dirigersi presso la propria abitazione. Uno dei membri del gruppo si allontana per telefonare, il nostro silenzioso personaggio lo andrà a cercare, ritrovandosi in una Tokyo lontanissima da tutto il resto, quasi post-apocalittica, costellata di demoni.
La nostra vita sarà in pericolo, ma fortunatamente verrà in aiuto Aogami, un essere che si fonderà direttamente con la nostra persona, dando origine al Nahobino, una entità non ben definita con incredibili poteri soprannaturali. Qui inizia la storia di Shin Megami Tensei V, un’avventura costruita su solide basi ed in grado di affrontare temi tutt’altro che banali. L’approccio è differente rispetto al solito, gli sviluppatori non hanno ideato un filo conduttore che accompagna il giocatore per tutta l’esperienza, gettandolo in un mondo molto vasto da esplorare, consegnando di volta in volta qualche goccia di conoscenza.
Tutto ciò per farvi capire che inizialmente vi sentirete disorientati e potreste capire poco o nulla, dopo qualche ora di gaming si aprirà invece un mondo incredibile e molto profondo. Ottima la caratterizzazione di tutti i personaggi, sebbene comunque si conoscano solo con le scene di intermezzo, poiché l’intera avventura vedrà il Nahobino svolgerla in solitario. L’andamento della storia dipenderà direttamente dalle scelte che faremo nel gameplay, incrociando i vari demoni sarà possibile parlare piuttosto che combattere, acquisendo la loro fiducia ed aggiungendoli alla nostra schiera di gregari da schierare successivamente in battaglia; inizialmente potrebbero apparire scelte di poco conto, o senza esito, con il tempo però si noteranno gli sviluppi, portando a svariati scenari differenti.
Conoscendo molto bene i limiti tecnici di una Nintendo Switch ormai vecchia di 4 anni, gli sviluppatori hanno compiuto un lavoro egregio nel ricreare un mondo costellato di demoni che trasuda angoscia ad ogni passo. I dettagli e la nitidezza sono complessivamente buoni, con una ottima definizione, e quel sentore da JRPG nelle sfumature e nel design dei personaggi. L’esecuzione si è attestata stabile sui 30 fps, senza cali importanti nell’esplorazione o nei combattimenti.
Il titolo è localizzato in lingua italiana, nei sottotitoli, con dialoghi ridotti all’osso e mai banali. Abbiamo apprezzato la scelta di non perdere tempo con continui scambi tra i personaggi, lasciando tutto nelle mani dell’utente e di una longevità comunque incredibile (si aggira tra le 40 e le 50 ore). La colonna sonora, realizzata da Ryota Kozuka, è adeguata all’avventura, non è ridondante, e segue alla perfezione il ritmo di gioco.
Shin Megami Tensei V è un JRPG con combattimento a turni (definito Press Turn), già visto sui precedenti titoli dello stesso studio giapponese. L’aspetto più importante dell’intera esperienza è comunque legato all’esplorazione, sarà fondamentale spostarsi in lungo e in largo nelle aree di gioco, per scovare demoni da aggiungere al party, sfidarne altri per acquisire oggetti e potenziamenti. A tutti gli effetti non ci troviamo di fronte ad un open world, l’esperienza è suddivisa in varie aree scollegate tra loro, ma dalle dimensioni incredibilmente vaste.
Molto buona la scelta di integrare piccole sessioni platform, abbastanza complesse, per permettere all’utente di raggiungere i collezionabili. Le mappe propongono una discreta varietà, sebbene rischiano di essere ripetitive nel prosieguo dell’esperienza, sopratutto le parti al chiuso. Spostarsi all’interno degli scenari è fondamentale per cercare i Miman, piccole creature da riportare a Gustave, la quale li scambierà con Gloria, una valuta essenziale per acquistare i Miracoli (funzionalità e bonus) e Essenze (utili per assegnare le abilità dei demoni al Nahobino). Il sistema di salvataggio è particolare, sarà possibile salvare il gioco solo ed esclusivamente nei pressi delle Sorgenti Energetiche, non esiste l’autosalvataggio, se moriremo dovremo ritornare molto indietro (ciò rende l’esperienza complessa).
Una volta avviata la battaglia, sarà possibile schierare al massimo quattro personaggi (il Nahobino + 3 demoni), i quali combatteranno a turni seguendo l’ordine inserito inizialmente. I nemici che si incroceranno saranno vulnerabili a specifiche forze, o elementi, sarà nostro compito conoscere in maniera approfondita gli alleati, per utilizzarli al meglio.
L’interfaccia è pulita, di facile comprensione e con meccaniche grafiche molto belle; le animazioni degli stessi personaggi sono decisamente fluide e ben fatte. L’intelligenza artificiale è di ottimo livello, in quanto i nemici stessi sapranno valutare le affinità e le abilità dei vostri alleati, riuscendo ad utilizzarle a proprio vantaggio; ciò rende gli scontri molto più realistici e complessi. Da non trascurare nemmeno il fattore legato all’aleatorietà, ad esempio potrebbe accadere che un incantesimo vada a vuoto, facendoci spendere una mossa inutilmente. Lo scontro terminerà sconfiggendo tutti gli avversari, o nel momento in cui il Nahobino dovesse perire.
Per aiutarvi ad evitare morti inutili, è stato introdotto il Magatsuhi, una mossa terrificante dall’esito differente in relazione al personaggio che l’ha lanciata. Questa consuma una barra di energia apposita, ricaricabile esplorando gli ambienti circostanti (trovando le particelle), completando missioni secondarie o soddisfacendo determinati obiettivi.
Il gameplay è convincente, le animazioni del personaggio sono bellissime da vedere (qualche piccolo errore nei modelli poligonali si nota), sebbene in alcune aree le meccaniche facciano un po’ a pugni. La mini-mappa è quasi inutilizzabile, è complesso orientarsi guardandola, anche se va apprezzata l’idea di segnare i collezionabili e gli oggetti stessi (più difficile è arrivarci).
Shin Megami Tensei V non è un gioco per tutti, a partire dall’elevato livello di difficoltà, e dal timore di “perdere” i salvataggi nell’eventualità in cui si dovesse perire in uno scontro. Oltre a questo, l’estrema longevità tende a dilatare molto le azioni, la storia e l’esperienza, rischiando di stancare i non appassionati del genere. L’episodio corrente non ha rivoluzionato la famosa serie degli sviluppatori, l’ha affinata con piccoli tocchi moderni, e con possibili modifiche nella difficoltà, per cercare di avvicinare anche i nuovi giocatori.
Al netto delle precedenti considerazioni, lo riteniamo uno dei migliori JRPG di sempre per Nintendo Switch, sia per il sistema di combattimento che permette una infinità di approcci differenti, che per le esplorazioni di ambienti sempre più vaste, nelle quali incrociare demoni e effettuare scelte che portano a ramificazioni ed esiti imprevisti.
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