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Recensione Sony RX10 IV: bridge dal grande zoom e ottime prestazioni

Sony RX10 IV è un’ottima fotocamera bridge con ottica non intercambiabile, presenta infatti un obiettivo Zeiss Vario Sonnar 24-600mm con apertura oscillante tra F2.4 4. La sua caratteristica principale è proprio la versatilità, rappresenta a tutti gli effetti lo stereotipo ideale di macchina fotografica da poter utilizzare in un qualsiasi momento della giornata, senza particolari difficoltà.

Esteticamente incrociamo un prodotto molto ingombrante, sopratutto se confrontato con i dispositivi dello stesso settore, ed in grado di raggiungere dimensioni di 132,5 x 94 x 145 millimetri di spessore (con ottica chiusa), con un peso complessivo di 1095 grammi (incluse batteria e SD).

L’obiettivo occupa gran parte della parte anteriore, anche se abbiamo apprezzato l’impugnatura molto profonda, tramite la quale si potrà imbracciare tranquillamente la macchina, senza timori o difficoltà; l’unico problema riguarda proprio il peso, è un dispositivo che se utilizzato a lungo nel corso della giornata potrebbe affaticarvi non poco il braccio. Il corpo è realizzato nel giusto mix tra lega di magnesio e policarbonato, garantendo nel contempo la resistenza ad acqua e polvere.

 

Hardware e specifiche tecniche

Il sensore è un ottimo CMOS Exmor RS da 1 pollice (dimensioni 13,2 x 8,8 millimetri) da 20,1 megapixel, accoppiato con il processore d’immagini Bionz X. Quest’ultimo è letteralmente preso in prestito dall’ammiraglia Sony Alpha A9, garantendo nel contempo risultati decisamente superiori alle aspettative e alla media dei dispositivi di questo tipo.

Osservando la macchina da sopra notiamo un display secondario retroilluminato, molto utile per riassumere le impostazioni di scatto (ovviamente non è touchscreen), e pochi pulsanti/ghiere personalizzabili. Spostando l’attenzione sulla parte centrale incrociamo il mirino OLED Tru-finder da 0,39 pollici, con risoluzione equivalente di 2,35 milioni di punti e organic EL ad alto contrasto; la qualità è eccellente, i dettagli sono minuti, il contrasto delicato ed il nero è autentico. La copertura del campo corrisponde al 100%, mentre l’area di accomodamento dell’occhio è posizionata a circa 23 millimetri (ingrandimento complessivo 0,70X).

L’altro elemento principale della Sony RX 10 IV, considerando la disposizione della pulsantistica pressoché standardizzata, è il display TFT LCD, completamente touchscreen, da 3 pollici (7,5 centimetri di diagonale) con risoluzione equivalente a 1,44 milioni di punti. Qualità eccellente, ottimo dettaglio e buon rispetto dei colori, la copertura del campo corrisponde quasi al 100%, di conseguenza può essere un validissimo alleato nelle riprese di tutti i giorni (la luminosità può essere settata manualmente). A differenza di altri modelli Sony, in questo caso il pannello non è tiltabile di 180° verso l’alto, ma sarà inclinabile di soli 109 gradi verso l’alto e di 41 gradi verso il basso; un aspetto da tenere in considerazione e che purtroppo limita in parte gli utilizzi di una macchina nata più che altro per la mobilità (sarà difficile registrare vlog o scattare selfie).

Non manca il flash LED integrato, anche se è presente la slitta per gli accessori esterni, e la connettività di base, quindi 2 jack da 3,5mm per cuffie microfono, una microHDMI per il collegamento di un monitor esterno ed una USB type-C per la ricarica. Presente un solo slot per SD, posizionato nella parte destra della macchina, a fianco del chip NFC.

La batteria è in parte il tallone d’Achille della Sony RX10 IV, a tutti gli effetti non riesce a farvi scattare più di 400 immagini, o comunque registrare più di 50 minuti di video. Si consiglia l’acquisto di un componente aggiuntivo ed integrativo, sopratutto se utilizzata in mobilità.

 

Foto e video

L’otturatore, posizionato esattamente sul piano focale, garantisce una velocità di scatto massima di 1/32000 di secondo, con una posa allungata fino a 30 secondi. Gli ISO possono oscillare tra 100 12800, ma ciò che stupisce è la velocità dello scatto continuo, la Sony RX10 IV può raggiungere addirittura 24fps, un livello impensabile, sopratutto per macchine con sensore da 1 pollice.

La resa fotografica è ottima su tutta l’escursione dello zoom, gli scatti sono sempre nitidi, ed il bilanciamento del bianco è risultato essere praticamente perfetto. Le immagini sono risultate piacevoli con alti ISO, in particolare da 1600 ISO inizia a vedersi un pochino di rumore sopratutto nelle aree più in ombra, sino ad arrivare ad una maggiore granulosità e rumorosità dell’insieme a partire da 3200 ISO (più marcata da 6400). Nel complesso i risultati ottenuti sono davvero ottimi, sia all’aperto che al chiuso; la possibilità di sfruttare appieno i 600mm di lunghezza focale rende la macchina decisamente versatile.

Un plauso Sony va fatto per la precisione nella resa video, sebbene registri al massimo in 4K 30fps senza pixel binning, quindi con la completa lettura dei pixel, i risultati li possiamo definire quasi professionali. La pasta è la classica dell’azienda, nulla di nuovo o inedito e deve piacere (il risvolto finale è soggettivo), è obiettivamente stupefacente sia per il dettaglio, che per la qualità di tutta la gamma dinamica. Non possiamo assolutamente trascurare l’autofocus, ancora una volta uno dei migliori attualmente disponibili sulla piazza.

Di base è a rilevamento di fase 315 punti, tuttavia viene definito ibrido, poiché sfrutta anche 25 punti di rilevamento a contrasto, per una messa a fuoco complessiva in soli 0,03 secondi. Il numero di punti non è particolarmente elevato, copre circa il 65% dell’immagine, nonostante ciò possiamo dire che svolge perfettamente il proprio lavoro. E’ stabile, affidabile e preciso. Da segnalare il tracking AF ad alta densità, ovvero concentra i punti di messa a fuoco nelle vicinanze del soggetto, in modo da garantire un autofocus stabile, e prevedere anche un eventuale spostamento.

La stabilizzazione è integrata direttamente nella macchina, è buona, niente di eccezionale o di particolarmente rilevante, lo stabilizzatore a 5 assi garantisce tempi di posa di 4,5 stop più lenti del normale. Grazie alla presenza di una presa molto profonda e salda, potrete tranquillamente pensare di riprendere a mano libera senza troppa difficoltà.

Infine, ricordiamo essere stata migliorata anche la funzione Super Slow Motion, i tempi di ripresa massimi sono a 4 secondi in modalità priorità qualità, fino ad un massimo di 7 secondi in modalità priorità tempo di ripresa.

 

Sony RX10 IV: conclusioni

1400 euro necessari per l’acquisto della Sony RX10 IV appaiono essere più che giustificati, se osservata nell’insieme. A prima vista potrebbero sembrare eccessivi, dato che comunque parliamo di una bridge con ottica non intercambiabile (versatile, proprio perché raggiunge anche i 600mm), ma nel momento in cui si snocciolano le prestazioni fotografiche, e sopratutto video, in termini in primis di autofocus, si capisce quanto Sony sia stata brava ad integrare in una mirrorless di questo tipo, quasi tutto ciò che gli utenti più desiderano.

Di seguito trovate la nostra videorecensione, mentre poco sotto per i punteggi riassuntivi.

Sony RX10 IV

1719 euro
7.3

Estetica e ergonomia

7.0/10

Foto

7.5/10

Video

8.5/10

Batteria

6.5/10

Prezzo

7.0/10

Pros

  • Autofocus quasi perfetto
  • Stabilizzazione ottima
  • Foto e video molto interessanti
  • Ottica, anche se non intercambiabile, molto versatile

Cons

  • Batteria da migliorare
  • Dimensioni e peso notevoli
  • Manca il 4K a 50/60fps
  • Un solo slot per la SD
Denis Dosi

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