Sony RX100M7 è la nuova generazione della fotocamera digitale compatta premium che tanto ha soddisfatto i palati di milioni di consumatori in tutto il mondo, proposta ad un prezzo di listino che si aggira attorno ai 1300 euro, presenta grandi novità rispetto alla RX100M6 vista lo scorso anno anche qui su Focustech.
Esteticamente il prodotto resta sostanzialmente sempre lo stesso, è un piccolo rettangolo senza impugnatura con scocca in alluminio, e dimensioni di 101,6 x 58,1 x 42,8 millimetri, affiancate da un peso che si aggira attorno ai 302 grammi. E’ talmente ridotta che la si può trasportare senza difficoltà anche nella tasca dei pantaloni, è forse leggermente più pesante del dovuto, ma il tutto non va ad inficiarne la portabilità.
Sulla parte superiore trovano posto pochissime ghiere, proprio date le ridotte dimensioni, con il pulsante di scatto contornato dalla “levetta” che permette la regolazione dello zoom (ma è personalizzabile). Al centro spicca il flash LED, reclinabile con il pulsante apposito, praticamente inutile per la maggior parte degli scatti; assente, come su tutte le camere di questo tipo, una slitta per accessori esterni.
Sui bordi abbiamo una buona connettività generale, in quanto trovano posto una microUSB 2.0 per la ricarica, una microHDMI 2.0 per il collegamento ad un monitor esterno, nonché il jack da 3,5 millimetri per il microfono. L’unico slot per la SD è stato posizionato nell’alloggiamento della batteria nella parte inferiore.
Quest’ultima è un componente da 1240mAh, la cui capienza è effettivamente molto limitata, a causa della necessità di ridurre al massimo il peso complessivo. Il tutto si tramuta in una durata non propriamente entusiasmante, si raggiungono 260 scatti con il monitor posteriore, 310 con il mirino e 40 minuti di riprese effettive; la ricarica potrà avvenire solamente collegamento fisicamente la macchina ad una presa a muro, data l’assenza di un caricabatterie in confezione.
La Sony RX100M7 presenta un sensore CMOS Exmor RS da 1 pollice (13,2 x 8,8 millimetri) da 20,1 megapixel, accoppiato con processore Bionz X, già visto in passato sugli stessi modelli. Anteriormente è stata integrata un’ottica Zeiss Vario Sonnar non intercambiabile, con zoom ad alta risoluzione, apertura F2,8 – F4,5 e lunghezza focale oscillante tra 24 e 200 millimetri.
L’obiettivo è sicuramente uno dei plus del prodotto, risulta essere molto versatile, adatto per qualsiasi tipologia di ripresa, ed in grado di garantire un angolo di visione di 84° in versione grandangolare, sino a stringersi a 12° con il teleobiettivo. Se interessati, ad ogni modo, lo zoom ottico sarà 8X, mentre il digitale raggiungerà anche 121x.
L’otturatore sul piano focale permette un tempo di posa oscillante tra 1/32000 e 30 secondi, e focalizza la propria attenzione sulla velocità di scatto. In particolare permette di raggiungere i 20 scatti al secondo, ed allo stesso modo di affidarsi a due modalità molto interessanti: scatto singolo in sequenza (vengono realizzate 7 immagini in rapida successione a 30, 60 o 90fps) o scatti privi di interruzioni (senza alcun intermezzo tra gli uni e gli altri a 20fps). Entrambe mostrano chiaramente quanto Sony abbia pensato ad adattare la Sony RX100M7 anche ad un pubblico alla ricerca di un prodotto compatto per i soggetti in movimento (e riesce molto bene).
Il modello recensito integra un mirino elettronico, reclinabile tramite il tasto finder sul lato destro, TruFinder da 0,39 pollici, OLED con 2,4 milioni di punti, ingrandimento 0,59x e copertura del campo visivo del 100%. Non è chiaramente il più qualitativo che abbiamo mai visto, nel suo piccolo riesce a raggiungere fps elevati, garantendo un livello di dettaglio, di nitidezza e di rispetto delle tonalità superiori alla media.
Posteriormente si trovano pochissimi pulsanti e ghiere (anche personalizzabili), per lasciare spazio all’ampio display LCD TFT da 3 pollici, più precisamente 7,5 centimetri di diagonale, da 921’600 punti e completamente touchscreen. Piccola nota dolente, come in tanti altri modelli del brand, anche sulla Sony RX100M7 gli input sullo schermo potranno essere inviati solo per la messa a fuoco o similari, non per la navigazione nei menù. Per il resto è un pannello che potremmo definire nella media.
Il suddetto, come da prassi, non è orientabile, è tiltabile di 180° verso l’alto e di 90° verso il basso, molto comodo sopratutto per la realizzazione di vlog o selfie.
Terminano le connettività NFC, wifi 802.11 b/g/n solo a 2.4GHz e bluetooth 4.1; da segnalare la possibilità di utilizzare la camera anche come webcam, tramite l’applicazione dedicata.
Gli scatti vengono realizzati al massimo a 5’472 x 3648 pixel, presentano una qualità generale davvero ottima, per un sensore da 1 pollice, non raggiungono livelli estremi in nessun campo, ma riescono a cavarsela alla perfezione praticamente ovunque.
All’aperto abbiamo notato una buonissima gamma dinamica, con piccole difficoltà nelle gestioni delle forti luci (se ad esempio scattate in controluce) o comunque in aree con forti differenze nell’illuminazione. I dettagli, come la nitidezza generale, sono complessivamente ottimi; la resa complessiva la possiamo davvero ritenere molto vicina alle mirrorless di ultima generazione.
Al chiuso, invece, le difficoltà della Sony RX100M7 si fanno più evidenti; la saturazione viene mantenuta a livelli accettabili, i dettagli e la nitidezza sono sufficienti, anche se si vede troppo rumore quando cala la luminosità generale (e si alzano gli ISO). Al superamento della quota limite ideale di 1600/3200 ISO, il rumore digitale si fa sentire, e si nota fin troppo.
I due plus del prodotto sono come al solito autofocus e stabilizzazione. Nel primo caso parliamo di una messa a fuoco ibrida, che combina 357 punti a rilevamento di fase con 425 punti a rilevamento di contrasto, per raggiungere la più alta velocità al mondo al momento della commercializzazione, nel segmento in oggetto, pari a soli 0,02 secondi. Come al solito Sony fa un capolavoro, proponendo un autofocus rapidissimo, preciso, stabile ed affidabile, con due funzioni aggiuntive: realtime tracking e realtime eye AF, utilissime per la ripresa di soggetti in movimento.
La stabilizzazione è ottica, con supporto SteadyShot in modalità Active, e la differenza si vede. A tutti gli effetti l’utente potrà registrare video, anche in verticale, camminando per strada, ricevendo in cambio una ripresa stabile, a livello quasi di un gimbal di fascia bassa, notando solo piccolissimi tremolii. La registrazione di un video in pan a 180° da fermi a mano libera, non sarà davvero un problema; attenzione solamente alla modalità Active, potrebbe mostrare qualche artefatto elettronico nel tentativo di proporre una ripresa fluida.
I video sono complessivamente eccellenti, la qualità segue le linee degli scatti fotografici, possono raggiungere al massimo il 4K a 25fps (100Mbit/s), con HDR e supporto HLG o S-LOG, ma file non più lunghi di 5 minuti. Molto consigliata la registrazione in FullHD a 50fps, con tempi più lunghi ed una migliore fluidità generale.
Poco da dire, la Sony RX100M7 è la regina indiscussa delle fotocamere compatte digitali di fascia alta, sia per quanto riguarda la registrazione video, che gli scatti fotografici in sé. I pregi sono sempre gli stessi: stabilizzazione e autofocus di livello decisamente superiore, impreziositi dalla presenza del jack da 3,5 millimetri per un microfono e da alcune nuove modalità. Il prezzo è elevato, lo ammettiamo, ma vale ogni singolo centesimo speso.
La nostra videorecensione la potete trovare nel dettaglio qui sotto, con i punteggi complessivi.
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