Sony ZV-1F è una fotocamera digitale compatta che nasce per soddisfare le esigenze del mercato attuale, pronto a supportare l’ondata di content creator che in pochissimo tempo hanno invaso letteralmente i vari social network, e non solo. Un prodotto che non ha un prezzo particolarmente elevato, infatti la si può acquistare a meno di 1000 euro, ma che allo stesso tempo riesce a garantire ottime performance; scopriamola da vicino con la nostra recensione completa.
Il form factor ricorda tutti i modelli compatti del brand, anche se a prima vista i materiali utilizzati rispecchiano la fascia di posizionamento, risultando meno resistenti ed affidabili di prodotti più costosi della stessa Sony. Il prodotto è sicuramente compatto e facilmente trasportabile, con dimensioni di 105,5 x 60 x 46,4 millimetri, ed un peso che ad ogni modo si aggira attorno ai 256 grammi; può stare senza problemi in un mano, anche in una tasca dei pantaloni, senza dare particolare fastidio. Anteriormente è posizionata una piccolissima impugnatura, quasi superflua per l’utilizzo quotidiano.
Superiormente si trovano i pulsanti necessari per il funzionamento, come accensione/spegnimento, il cambio di modalità (tra foto, video o scene), il tasto di registrazione, il personalizzabile C1, ed ovviamente lo scatto contornato dallo zoom ottico/digitale. Sulla parte sinistra trova posto infine la slitta dove eventualmente collegare un accessorio o il flash, assente di default nella macchina.
La connettività fisica è raccolta nella parte destra, con tre piccoli sportellini alle cui spalle si trovano il jack da 3,5mm, una USB-C ed una micro-HDMI per il collegamento ad un monitor esterno. La piccola batteria è nella parte inferiore, modello NP-BX1, che garantisce circa 360 scatti con il monitor sempre acceso, o 60 minuti di registrazione (una autonomia perfettamente allineata con le aspettative), affiancata dallo slot per il posizionamento della SD.
Come la maggior parte delle compatte, anche la Sony ZV-1F non integra un mirino ottico/digitale, il controllo è assegnato al display posteriore, completamente orientabile (così da garantire la massima versatilità di utilizzo), ed anche touchscreen. E’ ovviamente a colori, con dimensioni di 3 pollici (7,5 centimetri di diagonale), 921’600 punti, un LCD TFT di discreta qualità, con colori precisi ed affidabili. Gli input vengono recepiti correttamente, senza ritardi o difficoltà di pressione.
Sempre posteriormente si trovano i pulsanti fisici per la variazione di alcune impostazioni, oltre che la navigazione all’interno dei menù, con la solita disposizione caratteristica di casa Sony. Il sensore è un CMOS Exmor RS da 1 pollice (precisamente 13,2 x 8,8 millimetri), con rapporto di visualizzazione 3:2, da 20,1 megapixel. L’ottica è ZEISS Tessar T*, realizzata in 6 elementi in 6 gruppi, con apertura F2.0, lunghezza focale equivalente 7,6 millimetri ed angolo di visione di 94 gradi. Si tratta di un obiettivo pancake che offre una visuale molto simile al grandangolo, con messa a fuoco da un minimo di 5 centimetri e zoom che può raggiungere l’8X (tutto digitale).
Alle spalle del sensore si trova il processore d’immagine di Sony, il Bionz X, con ISO che oscillano tra 125 e 6400, velocità di scatto fino a 16fps e tempo di posa che raggiunge un massimo di 60 secondi.
L’autofocus è a rilevamento di contrasto a 425 punti, con ampia possibilità di personalizzazione da parte dell’utente finale, in termini di tracking del soggetto o dell’effettiva area da mettere a fuoco. Una simile scelta va indubbiamente a ridurre il livello qualitativo, ma resta comunque più che adeguato per la tipologia del prodotto; il soggetto viene rapidamente individuato dalla camera, ed anche se manca il real-time eye AF, può cambiare la messa a fuoco in modo relativamente rapido e veloce.
La stabilizzazione è completamente elettronica, raggiungendo una qualità sufficiente, capace di aiutare nella ripresa da fermo, ma allo stesso tempo pronta ad andare in difficoltà nel momento in cui l’utente dovesse iniziare a riprendere camminando. Ad oggi sul mercato si possono trovare smartphone, a pari prezzo, che offrono una stabilizzazione decisamente migliore.
Le immagini sono scattate a 20 megapixel, con una risoluzione di 5472 x 3648 pixel, dimostrando a tutti gli effetti di ottenere risultati superiori a quanto previsto ad esempio da uno smartphone di pari prezzo. Ciò che convince maggiormente è il rispetto della gamma cromatica, con colori sempre precisi e fedeli alla scena, nonché comunque un dettaglio ed una nitidezza che dimostrano ancora una volta la grande sapienza di Sony. Anche in condizioni di scarsa luminosità le immagini non deludono le aspettative, abbiamo solamente notato piccole difficoltà nel realizzare istantanee in aree particolarmente contrastate, tendevano ad essere molto buie, per il resto il rumore digitale tarda ad arrivare anche se un flash LED integrato avrebbe fatto comodo (peccato non si possa scattare in RAW).
I video possono essere girati al massimo in 4K a 25fps, in 4:2:0 a 8 bit fino ad un massimo di 100 Mbit/s. Non mancano all’appello 10 profili Foto, ed una serie di funzioni che ampliano la versatilità del prodotto, come la Sfocatura sfondo automatica (sfruttando il tasto dedicato nella parte superiore), così da poter creare rapidamente l’effetto bokeh, a cui si aggiungere la Presentazione prodotto, utile ad esempio nel momento in cui il creator introduce nell’inquadratura un prodotto, volendo così focalizzare sullo stesso l’attenzione, perdendola dal proprio viso. L’ultima funzione interessante riguarda il suo essere facilmente utilizzabile alla pari di una webcam, basterà difatti collegarla fisicamente via USB ad un PC, ed attivare il tutto dal menù apposito.
In conclusione Sony ZV-1F la possiamo considerare come un compromesso per gli utenti che vogliono avere tra le mani una vera e propria fotocamera, senza quindi affidarsi esclusivamente allo smartphone, e che siano disposti anche a fare qualche piccola rinuncia. La resa fotografica è equilibrata, i video sono discreti, anche se pecca leggermente nella stabilizzazione ed in una messa a fuoco non fulminea come Sony ci ha abituato. Per il resto è una fotocamera davvero compatta, sta nel palmo di una mano, ed il suo essere così leggera la rende facilmente utilizzabile praticamente ovunque.
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