Tandem: A Tale of Shadows è la nuova opera di Monochrome Paris, pubblicata da Hatinh Interactive e Funstock Distribution, nel corso della quale dovremo guidare una coppia di personaggi, in un puzzle game dalle tinte che ricordano i film di Tim Burton. In vendita nel periodo ad un prezzo di listino di 19 euro, è disponibile per tutte le console, in aggiunta a Nintendo Switch e PC. Scopriamolo assieme nella nostra recensione completa.
Alla pari di molti altri titoli dello stesso genere, anche Tandem: A Tale of Shadows è dotato di un costrutto narrativo tutt’altro che complesso o approfondito. Un contorno viene fornito nell’introduzione, impersoniamo una piccola ‘investigatrice’ dal colorito pallido e dal vestito appariscente, alle prese con la sua ultima impresa: ritrovare Thomas Kane, un mago scomparso di punto in bianco.
Mentre la piccola Emma si aggira nei sobborghi della Londra del ‘700, vede sfrecciare una carrozza, dalla quale cade un pupazzo. A differenza di quanto si sarebbe potuto pensare, questi si alza letteralmente in piedi ed inizia a rincorrere il mezzo; trascorso un breve intervallo di stordimento iniziale, Emma riconosce essere di proprietà dello stesso Kane di cui è attualmente alla ricerca. Per questo decide di seguire Fenton (questo è il suo nome), ed intraprendere una collaborazione per cercare di trovare e liberare il mago.
Questa è in sintesi la trama che accompagna Tandem: A Tale of Shadows, sono assenti le scene di intermezzo ed anche i dialoghi; l’idea è ammirevole, sopratutto per l’ambientazione e la storia alle spalle del tutto. Viene leggermente a mancare l’accompagnamento per l’utente, però è prassi comune in questa tipologia di giochi.
Il sentore di fiaba gotica lo notiamo nell’impronta grafica che gli sviluppatori hanno voluto fornire al titolo; le scelte stilistiche, che ricordano come detto i film di Tim Burton, sono decisamente interessanti ed in grado di invogliare il giocatore a scoprire cosa riserveranno nei livelli successivi. L’immersione è totale, grazie anche al dualismo che regola il gameplay dell’intera esperienza, un perfetto gioco di luce e buio, che spinge ad un ragionamento superiore alle aspettative.
La visuale dall’alto, tranne gli spezzoni di inizio/fine livello, non richiede un comparto tecnico importante; nella nostra prova su PS5 non abbiamo notato difficoltà o rallentamenti nel frame rate, le ambientazioni sono particolari anche se limitate, in quanto sono legate ai giardini e ad una magione (dove si è “rintanata” la carrozza). L’altro aspetto positivo riguarda la caratterizzazione dei personaggi, gli sviluppatori sono stati in grado di fornirgli una fortissima impronta, che li rende praticamente unici.
La conta poligonale è bassa, lo notiamo sopratutto nelle scene di cui parlavamo prima, però il gusto cinematografico espresso, rende l’esperienza notevole e consigliata. Buono anche il comparto sonoro, con il giusto mix tra brani e musiche di accompagnamento nei vari livelli.
Tandem: A Tale of Shadows è un puzzle game, ciò sta a significare che l’intero gameplay ruota attorno alla risoluzione di enigmi dalla difficoltà crescente, ben strutturati, mai banali o ridondanti. Ciò su cui spicca il titolo è l’originalità e l’idea di base degli sviluppatori, nei 40 livelli che compongono l’esperienza (per una longevità abbastanza elevata, suddivisi in 5 ambientazioni), l’utente deve guidare il personaggio in un percorso predefinito, sfruttando il gioco delle luci. Il dualismo è importante, infatti troviamo nel mondo delle ombre Fenton, mentre sul piano reale Emma; questa dovrà regolare la lanterna, con la proiezione delle ombre, in modo da creare una base di appoggio per il pupazzo, per raggiungere la chiave (che lancerà successivamente all’umano) utile per sbloccare il portale di fine livello.
Il level design è ottimo, gli stage sono tutti diversi tra loro, e presentano a loro volta peculiarità che li rendono unici. Oltre all’utilizzo della lampada, verrà richiesto di spostare bauli, attivare leve e similari, tutto per favorire l’avanzamento di Fenton verso la chiave finale. Non mancano nemici da cui sfuggire, come ragni, contro i quali non sarà possibile avviare una battaglia, data l’impossibilità di offendere da parte di Emma.
Sono presenti alcuni collezionabili, che potrebbero invogliare all’esplorazione, sebbene Tandem: A Tale of Shadows sia il classico puzzle game, quindi interamente connesso alla risoluzione dell’enigma. Eccellente è la progressione, non solo della difficoltà, quanto della complessità e originalità dei livelli, all’interno delle medesime ambientazioni. Il grado di sfida è discreto, in alcune occasioni ci siamo bloccati, però con un minimo ragionamento si è riuscito a risolvere il problema.
In conclusione Tandem: A Tale of Shadows è un ottimo titolo in grado di soddisfare pienamente gli amanti ei puristi del genere, con ambientazioni veramente ben fatte, uniche ed originali, nonché un sistema di gioco altrettanto particolare e ben realizzato. La longevità è più che sufficiente per un’esperienza di questo tipo, come anche il gameplay; il comparto grafico forse rappresenta l’aspetto meno invitante, le scene di inizio/fine livello, dimostrano a tutti gli effetti la semplicità della realizzazione finale.
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