TCL 20 Pro 5G eredita dalla precedente generazione un display di alto livello, mantenendo esattamente lo stesso design che contraddistingue gli ultimi modelli dell’azienda. In vendita ad un prezzo di listino di 549,90 euro, entra prepotentemente nella fascia media del mercato della telefonia mobile, promettendo buone prestazioni generali.
Esteticamente il prodotto non risulta essere troppo grande ed ingombrante, raggiunge 164,2 x 73 x 8,77 millimetri, con un peso che si aggira attorno ai 190 grammi; non sarà possibile utilizzarlo con una sola mano, ma può essere trasportato senza troppe difficoltà nella tasca dei pantaloni. La back cover è realizzata in vetro 3D, con rivestimento levigato e finiture lucide/opache; queste conferiscono un aspetto elegante alla vista, fortunatamente non trattiene troppo le impronte. Il modulo delle fotocamere è in verticale, non risulta essere in nessun modo in rilievo rispetto alla scocca, di conseguenza se poggiato su un piano di lavoro non ballerà assolutamente.
I pulsanti fisici sono posizionati sui bordi, sul lato sinistro trova posto un buon tasto personalizzabile, con 3 differenti utilizzi modificabili dalle impostazioni, superiormente arriva il jack da 3,5 millimetri, sul destro i canonici volume/accensione e spegnimento, per finire con USB type-C 2.0 (senza uscita video) e altoparlante inferiormente. Da segnalare la presenza del sensore IR.
Il display è assolutamente il punto forte del TCL 20 Pro 5G, è un bellissimo pannello AMOLED da 6,67 pollici, leggermente curvo sui bordi (ma non troppo, come sullo Huawei Mate 40 Pro), risoluzione FullHD+ (in particolare 1080 x 2400 pixel), 394 ppi, 16,7 milioni di colori e supporto all’HDR10. La gamma dinamica è perfettamente rispettata, grazie alla compatibilità con il 100% della DCI-P3, il dettaglio e la nitidezza sono di livello superiore rispetto alla fascia di prezzo di posizionamento; la curvatura non è troppo marcata, non piacerà a tutti, ma la resa è veramente incredibile. Peccato il refresh rate sia fermo a 60Hz, la differenza nella fluidità si sente, se fosse stato a 90Hz sarebbe stato perfetto. La luminosità massima di 700nit è più che sufficiente per un utilizzo sotto la luce solare diretta, mentre la frequenza di campionamento al tocco a 180Hz garantisce una buona reattività generale.
Il processore è il nuovo Qualcomm Snapdragon 750G, un octa-core a 2.0Ghz di frequenza di clock, accoppiato con la GPU Adreno 619. La configurazione di base prevede 6GB di RAM e 256GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 1TB). La combinazione delle varie componenti porta ad una buona fluidità generale, senza lag o rallentamenti particolari, rientrando perfettamente nella fascia di prezzo; il gaming è leggermente limitato, nei nostri test abbiamo notato micro-lag, andando a minare un’esperienza fluida. L’apertura delle applicazioni è stata abbastanza rapida.
Lo sblocco del TCL 20 Pro 5G può avvenire in due modi, tramite lettore per le impronte digitali sotto il display (il sensore è forse posizionato fin troppo in basso), o riconoscimento del viso 2D. La velocità è leggermente inferiore rispetto ad altri smartphone della medesima fascia di prezzo, ma comunque in linea con le aspettative.
Il carrellino delle SIM integra 2 slot, sarà possibile utilizzarlo come dual SIM o sfruttare l’espansione di memoria (non supporta le eSIM). Non presenta certificazioni d’impermeabilità, mentre la connettività è composta dal 5G (fino a 2,73Gbps in download), WiFi 802.11 ac dual band, bluetooth 5.1, chip NFC e GPS con GLONASS.
L’audio sul TCL 20 Pro 5G è mono, viene sfruttato solamente lo speaker fisico nella parte inferiore. Il volume massimo soddisfa le esigenze di un ambiente di 15/20 metri quadrati, senza distorcere particolarmente la resa finale; la qualità del suono è complessivamente buona, con dettaglio e nitidezza discreti, nonché con un sufficiente rispetto delle varie frequenze.
Il comparto fotografico è composto da 4 sensori differenti, suddivisi in un principale da 48 megapixel, un Sony IMX582 con apertura F1.79 e stabilizzatore ottico integrato, un ultra-grandangolare da 16 megapixel con apertura F2.4 e angolo di visuale di 123°, passando poi ad un macro da 2 megapixel con apertura F2.2 e angolo di visuale di 83, e un sensore di profondità da 5 megapixel con apertura F2.4. Gli ultimi due, come al solito, sono quasi superflui.
In condizioni di forte luminosità siamo riusciti ad ottenere buoni scatti, sebbene non siano risultati essere al livello della fascia di prezzo di posizionamento. I colori non sono troppo saturi (ed è sempre un bene), il bilanciamento del bianco è corretto, ciò che manca riguarda il dettaglio e la nitidezza generale. Le macro, anche senza la camera dedicata, sono più che sufficienti, con un dettaglio accurato ed ottimi colori.
Con poca luce il bilanciamento del bianco tende a toni più freddi, il rumore digitale si vede molto presto, i colori sono perfettamente rispettati in ogni sfumatura, e non risultano essere né troppo saturi o contrastati. Sebbene sia presente lo stabilizzatore ottico, il rischio di uno scatto mosso è reale; i livelli di nitidezza e dettaglio seguono quanto raccontato in precedenza. Il sensore grandangolare non convince, i colori sono molto diversi dalla realtà, producendo uno scatto che sembra essere molto lontano dalla scena che stiamo inquadrando.
La modalità notturna è più che sufficiente, di base le immagini hanno un buon dettaglio e nitidezza, ma mostrano moltissimo rumore digitale; attivandola quest’ultimo viene quasi totalmente rimosso, e viene corretto anche il bilanciamento del bianco, producendo un risultato finale più consono con la realtà.
I video vengono realizzati al massimo in 4K a 30fps, la qualità è pressappoco in linea con tutto quanto vi abbiamo raccontato in precedenza. L’autofocus ha funzionato correttamente in ogni condizione di luce, forse è andato leggermente in difficoltà con poca luminosità, ma non ha presentato negatività da segnalare. La stabilizzazione è assolutamente eccellente, un gradino superiore a tutte le altre della stessa fascia di prezzo, si può riprendere tranquillamente camminando, riuscendo ugualmente a produrre un video stabile. E’ presente la modalità ultra-stabilizzata, è praticamente superflua, la utilizzerete davvero pochissimo.
Anteriormente è stato posizionato un sensore da 32 megapixel, con apertura F2.45 e angolo di visuale di 80,4 gradi. Gli scatti sono discreti, con forte luminosità il bilanciamento del bianco va molto spesso in difficoltà, portando un’immagine con colori eccessivamente caldi. La gamma dinamica è limitata, mentre il dettaglio e la nitidezza appaiono di livello inferiore.
Il sistema operativo è Android 11, con personalizzazione grafica TCL UI 3.0, e patch aggiornate al 5 aprile 2021. L’interfaccia è stata notevolmente migliorata nel tempo, risulta essere fluida e reattiva, è forse abbastanza diversa dall’Android stock a cui tutti noi siamo abituati, ma garantisce buone prestazioni e funzionalità più che adeguate. Le funzioni più interessanti sono NXT Vision 2.0 (già visto sui precedenti modelli), per la modifica e miglioramento della resa in base al contenuto mostrato, la Edge Bar (una sorta di barra laterale intelligente), per passare alle solite gesture, allo spazio gioco e all’always on display (personalizzabile, con possibilità di visualizzare le notifiche).
La batteria è un componente da 4500mAh, con ricarica rapida a 18 watt (da 0 al 50% in soli 35 minuti) e wireless a 15 watt. La durata, considerando uno standard di 3 ore e 30 minuti/4 ore di display attivo, è risultata essere nella media, infatti nel corso dei test abbiamo raggiunto 3 ore e 47 minuti con il 9%, 2 ore e 26 minuti con l’8%, per finire con 3 ore e 35 minuti con il 7%.
In conclusione TCL 20 Pro 5G è uno smartphone davvero di tutto rispetto, che convince appieno con un display di altissima qualità, e prestazioni in linea con la fascia di prezzo. Ciò che manca è un comparto fotografico all’altezza della situazione, il range dei 500 euro è ricchissimo di alternative che, sotto questo punto di vista, vi potrebbero fornire molte più soddisfazioni.
Di seguito potete comunque visualizzare la nostra videorecensione approfondita, e leggere i punteggi riassuntivi.
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