TCL 30 SE è uno smartphone economico, commercializzato addirittura a meno di 200 euro, con il quale gli utenti hanno la possibilità di godere di una buonissima autonomia, contornata da un design più che elegante. Ma come si comporta quando messo alla prova? scopriamolo da vicino nella nostra recensione completa.
A prima vista il prodotto appare economico, in termini di materiali utilizzati e di robustezza generale, sebbene comunque riesca ad offrire una sensazione di leggerezza, che non rispecchia i 190 grammi che leggiamo sulla scheda tecnica (ed è un bene). Dimensionalmente parlando resta esattamente nella media del periodo, raggiungendo 165,2 x 75,5 x 8,9 millimetri, è uno smartphone che può essere trasportato senza difficoltà, anche se come tutti del resto è difficile pensare di utilizzarlo con una sola mano.
Esteticamente è molto elegante, la back cover è in plastica lucida, purtroppo tutt’altro che oleofobica, con il sensore per le impronte digitali al centro, ed il modulo delle fotocamere quasi a livello. Ciò che non convince è la scelta di estendere il frame anche su una piccola parte della cover posteriore, offrendo una sensazione di paraurti che potrebbe non piacere a tutti.
Lo stesso frame è opaco, realizzato in plastica, pronto ad offrire una buona ergonomia nell’utilizzo quotidiano; sul lato sinistro spicca il carrellino delle SIM, superiormente il jack da 3,5mm, mentre sul destro l’accoppiata tasti per il volume e spegnimento, per finire con una porta USB type-C 2.0 ed un doppio speaker nella parte inferiore.
Il pannello è da 6,52 pollici di diagonale, un IPS LCD con risoluzione HD+ (720 x 1600 pixel), rapporto d’aspetto 20:9, 269 ppi e rapporto schermo/corpo dell’89,11%. Il notch a goccia con i bordi leggermente marcati, limitano l’area di utilizzo effettivo, nonostante ciò la qualità generale rispecchia senza troppa difficoltà la fascia di prezzo di appartenenza. Ottima la scelta di TCL di riportare NXTVISION anche sulla fascia bassa, ottimizzando le prestazioni di un pannello a 60Hz.
I colori sono abbastanza fedeli, la taratura è eccellente, con una gamma dinamica sufficientemente ampia, che copre il 70% della gamma NTSC, ed una luminosità massima di 450 nit, appena sufficiente per l’utilizzo sotto la luce solare diretta.
Il processore è il MediaTek Helio G25, un octa-core con frequenza di clock a 2GHz, affiancato dalla GPU IMG GE8320. Le configurazioni acquistabili sono differenti, sono accomunate da 4GB di RAM LPDDR4x, per poi poter scegliere tra 64 o 128GB di memoria interna (espandibile tramite microSD fino a 512GB). Le prestazioni rispecchiano chiaramente la fascia di prezzo di appartenenza, l’apertura delle applicazioni è decisamente lenta, con il TCL 30 SE che si trova in difficoltà nel momento in cui viene richiesto un leggero multitasking. Difficilmente, ad ogni modo, si poteva chiedere di più in confronto alla fascia di prezzo di appartenenza.
Lo sblocco del terminale avviene in due modi, tramite il sensore per le impronte digitali nella back cover, ed il riconoscimento del viso 2D. In entrambi i casi la velocità di accesso al sistema è discreta, sarà necessario attendere un istante tecnico dettato dalle leggere difficoltà del processore, ma non abbiamo riscontrato problematiche particolari in seno alla qualità dei sensori.
Lo smartphone non è impermeabile, il carrellino delle SIM integra due slot da utilizzare per l’espansione di memoria o il dual SIM. La connettività è garantita dal 4G (non il 5G), oltre a WiFi 802.11 n a solo 2.4GHz, bluetooth 5.0, GPS, jack da 3,5mm e USB type-C 2.0. Manca, come avete notato, il chip NFC. L’audio è mono, viene sfruttato solamente il doppio speaker inferiore, il volume massimo raggiungibile è sufficiente per un ambiente da 20 metri quadrati circa, mentre il dettaglio e la nitidezza sono da prodotto di fascia bassa, non di più.
Il comparto fotografico del TCL 30 SE è composto da 3 sensori differenti, suddivisi in un principale da 50 megapixel con apertura F1.85 e angolo di 74,4 gradi, una fotocamera macro da 2 megapixel con apertura F2.4, per finire con un sensore bokeh da 2 megapixel ed apertura F2.4. Originale la scelta di non integrare un grandangolare, presente sulla maggior parte degli smartphone in commercio.
Gli scatti sono a 13 megapixel, in condizione di forte luminosità sono sufficienti, previa valutazione dello smartphone da meno di 200 euro. Il dettaglio e la nitidezza sono buoni, sopratutto al centro del fotogramma, i colori sono limitati nella gamma, mentre la saturazione/contrasto è leggermente ballerina, o meglio non sempre è precisa.
Nel momento in cui la luce inizia a calare, le differenze si fanno decisamente più marcate, il rumore digitale irrompe con veemenza nello scatto, il micromosso è sempre dietro l’angolo a causa dell’assenza dello stabilizzatore ottico, per finire con colori sempre molto tenui e poco bilanciati. La modalità notturna è presente, riesce a migliorare leggermente la situazione, senza però fornire un risultato soddisfacente al 100%.
I video vengono realizzati al massimo in FullHD a 30fps, l’autofocus funziona bene con tanta luce, mentre può risultare leggermente “nervoso” quando la luminosità inizia a calare. La stabilizzazione elettronica è appena sufficiente, registrare un video camminando potrebbe essere molto più complesso, data la resa abbastanza traballante.
Il sensore anteriore è da 8 megapixel, con apertura F2.0 e angolo di visione di 80.6 gradi; la resta resta perfettamente in linea con la fascia di appartenenza, in condizioni di forte luminosità le immagini sono discrete, mentre riducendo la luce il risultato diminuisce gradualmente. Buono, al contrario, l’effetto bokeh generale, o il cosiddetto scontornamento del soggetto.
Il sistema operativo è Android 12, con patch di sicurezza aggiornate ad Aprile 2022, con personalizzazione grafica TCL UI 4.0.1. I cambiamenti rispetto alla versione stock sono veramente minimi, troviamo una barra laterale che permette di accedere rapidamente alle applicazioni, lo spazio gioco, le classiche gestures, lo smart manager per il controllo dello smartphone, e naturalmente NXTVISION per tutto quanto ne concerne i miglioramenti al display. La navigazione è fluida e senza lag, è necessaria la giusta dose di pazienza, data comunque la “lentezza” nello svolgere le operazioni.
La batteria è un componente da 5000mAh, con ricarica rapida a 15 watt, senza wireless o inversa; questa rappresenta chiaramente uno dei punti di forza del prodotto, in quanto garantisce una autonomia superiore alla media, con display attivo di circa 4/5 ore prima di dover effettivamente ricorrere alla presa a muro. Non raggiungerà i livelli di un battery phone, ma comunque si può ritenere più che soddisfacente.
In conclusione TCL 30 SE è uno smartphone senza troppe pretese, in vendita a meno di 200 euro di listino, e pensato per gli utenti che vogliono spendere poco, senza rinunciare però ad un’estetica curata ed elegante, nonché ad una autonomia più che buona. Questi sono i due aspetti più importanti che lo contraddistinguono dalla massa, tutto il resto lo possiamo ritenere nella media della fascia di appartenenza.
Gli unici aspetti negativi sono legati all’assenza del sensore grandangolare, al WiFi solo a N a 2.4GHz (monobanda), e forse ad un comparto fotografico che poteva essere migliore, come ad esempio nella stabilizzazione, o nei video solamente in FullHD a 30fps.
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