Wacom One è il display interattivo con penna, più comunemente conosciuto come tavoletta grafica, tra i più economici dell’azienda. Viene commercializzato ad un prezzo che si aggira attorno ai 359 euro, ed allo stesso tempo è in grado di garantire buonissime prestazioni generali.
Il terminale esteticamente presenta dimensioni decisamente notevoli, basti pensare che raggiunge 225 x 357 x 14,6 millimetri di spessore, con un peso che si aggira attorno ad 1 kg. Sebbene sia molto grande, è risultato essere abbastanza sottile e leggero, in questo modo viene facilitato il trasporto ad esempio nella medesima borsa per il PC. E’ realizzato interamente in plastica opaca (non dalla qualità eccellente, abbastanza “plasticosa”) in due colorazioni; fortunatamente l’azienda non ha pensato ad una soluzione lucida, di conseguenza eviterà di sporcarsi facilmente (anche con le semplici impronte), e sarà molto più difficile rovinarla con graffi o urti.
Sui bordi troviamo pochissimi pulsanti, in particolare abbiamo il tasto di accensione/spegnimento affiancato dal led di stato, ed un connettore USB type-C per il collegamento al PC/smartphone. Posteriormente sono stati posizionati due piedini in gomma ripiegabili, il sistema di apertura è comodissimo, facile e abbastanza robusto; il loro utilizzo è fondamentale, in quanto inclinano la Wacom One di circa 19°, ed inoltre sono decisamente stabili, di conseguenza il terminale non si sposterà nemmeno di un centimetro mentre lo state utilizzando.
La Wacom One presenta un pannello anteriore AVHA da 13,3 pollici, con risoluzione 1920 x 1080 pixel, con pellicola opaca a 8 bit, angolo di visuale di 170°, spazio colore NTSC al 72% e rapporto d’aspetto 16:9. L’idea dell’azienda è di fornire un feed tattile il più vicino possibile al foglio di carta, la scelta della pellicola opaca è dettata anche dal tentativo di ridurre il più possibile i riflessi, in modo da poterla utilizzare con ogni condizione di luce.
Il pannello è complessivamente di buona qualità generale, i colori sono abbastanza definiti, anche se mancano in termini di dettaglio e nitidezza. La luminosità è sufficiente, adeguata per l’utilizzo sotto luce solare diretta, non è presente un sensore di luminosità, nel caso in cui la vogliate regolare dovrete dirigervi nel Wacom Center che installerete sul vostro dispositivo.
Il terminale non presenta una batteria o una memoria interna, dovrà essere collegato fisicamente ad un notebook (compatibile con PC e Mac) o uno smartphone Android (tramite un adattatore da acquistare a parte). In confezione troviamo tutti i cavi necessari, una combinazione a X molto complessa, composta da una USB type-C per la Wacom One, seguita da una USB type-A per il mantenimento dell’energia, una USB type-A per il trasferimento dei dati ed una HDMI per il video (dovranno essere collegati tutti contemporaneamente). I fili sono abbastanza lunghi, di conseguenza non sarete troppo “limitati” in termini di mobilità generale.
Una volta collegata verrà duplicato il display del dispositivo, in modo da poterlo “controllare” dalla tavoletta. Le possibilità di utilizzo sono immense, quando la acquistate troverete in bundle tantissimi software (alcuni con licenza a tempo), come Bamboo Paper e Clip Studio Paint Pro per il disegno, Adobe Premiere Rush per il montaggio video, passando per Collaboard per i progetti con altri utenti, oppure anche Photoshop e Lightroom per l’editing fotografico.
L’unica cosa da sapere riguarda il dispositivo collegato direttamente, ricordatevi sempre che l’esecuzione del programma sarà tutta a carico del notebook/smartphone, non della Wacom One, di conseguenza dovrete disporre di un terminale sufficientemente potente per sopportarne l’avvio e lo svolgimento. Molto interessante la dimensione dell’area attiva, pari quasi ad un foglio A4 (294 x 166 millimetri), in grado di rendere ancora più “reale” il passaggio al foglio elettronico.
Il plus maggiore della Wacom One è indiscutibilmente la penna, non tanto per le dimensioni/peso o il design molto ergonomico, quanto per il suo essere completamente senza batteria. Grazie alla tecnologia a risonanza magnetica, non sarà mai necessario ricaricarla o inserire pile al suo interno, la potrete utilizzare pressoché all’infinito senza dover passare mai da una presa a muro.
In confezione sono posizionate 3 mine di ricambio, per ogni eventualità, il tratto è generalmente fluido, la superficie opaca della tavoletta restituisce una sorta di “scratch” che incrociamo con un foglio di carta fisico, ed è davvero piacevole nei lunghi utilizzi. La penna riconosce ben 4096 livelli di pressione, ciò sta a significare che, mentre state disegnando, quando “calcherete” il sistema trasmetterà un tratto più marcato, in maniera incredibilmente realistica; come se non bastasse, riconosce anche l’inclinazione fino a 60°, ciò si tramuta nella possibilità di disegnare con una “matita virtuale”, sfruttando il tratto che possiamo ottenere inclinandola ed utilizzandola quasi parallelamente al “foglio di carta”.
La resa è assolutamente eccellente, è una penna precisa, ben fatta, leggera ed incredibilmente reattiva, grazie anche ad una latenza assolutamente ridotta ai minimi termini (non noterete alcun intervallo temporale o ritardo). Sul corpo è infine presente un unico pulsante fisico, il cui funzionamento può essere personalizzato a piacimento dal Wacom Center (l’app da installare sul notebook).
In conclusione la Wacom One è la tavoletta grafica per tutti, ha un prezzo decisamente inferiore ai modelli più professionali, ma è impreziosita da un buonissimo pannello FullHD e da una delle penne più precise ed affidabili tra quelle attualmente disponibili sul mercato. La spesa di 350 euro circa è adeguata alle prestazioni offerte, se volete avvicinarvi a questo mondo, acquistatela ad occhi chiusi, non ve ne pentirete assolutamente; peccato solamente per i tanti fili da collegare.
Se volete vedere la nostra videorecensione, e conoscere i punteggi riassuntivi, scorrete poco sotto.
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