Secondo quanto riportato dalla redazione di TechCrunch, WhatsApp ha accettato di interrompere la condivisione dei dati con Facebook (la sua società madre) fino a quando le due società non potranno farlo in modo conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) stabilito dall’Unione europea.
La notizia arriva dopo che l’ufficio dell’Information Commissioner’s Office (ICO) del Regno Unito ha concluso un’indagine sulle due società per determinare se WhatsApp potesse o meno condividere legalmente i dati degli utenti con Facebook ai sensi della legislazione britannica. Il rapporto ICO ha stabilito che le due piattaforme social non possono condividere dati oltre che per l’ elaborazione delle informazioni di base. La Francia ha anche ordinato ad entrambe di interrompere la condivisione dei dati, chiedendo che le aziende si fermino entro un mese. Le sentenze della Francia e del Regno Unito su WhatsApp e Facebook sono ancora agli inizi a livello nazionale. Ma quando il GDPR entrerà in vigore il prossimo mese di maggio, delle norme analoghe per la tutela della vita privata si applicheranno in tutta l’UE.
“La legge sulla protezione dei dati non impedisce a un’ azienda di condividere i dati personali – devono solo seguire i requisiti legali “, scrive la commissaria Elizabeth Denham, che ha anche pubblicato la sua lettera a WhatsApp come parte del suo post sul blog.
Si tratta di una sorta di tregua. In particolare, il Commissario Denham ha affermato che l’ICO non infliggerà ammende a Facebook come risultato della sua indagine, poiché – anche se WhatsApp intendeva fare cose illegali, in realtà non lo ha mai fatto – il che è una vittoria anche per Facebook: “Sono giunta alla conclusione che un’ impresa era per me lo strumento normativo più efficace da utilizzare, date le circostanze del caso, poiché WhatsApp ci ha assicurato che nessun dato dell’ utente britannico è stato mai stato condiviso con Facebook (tranne che come “elaboratore dei dati”, come spiegato di seguito), non posso soddisfare i criteri per emettere una sanzione pecuniaria civile ai sensi della legge sulla protezione dei dati”, ha aggiunto.
Secondo TechCrunch, WhatsApp è anche apparentemente in procinto di aggiornare la sua politica sulla privacy prima del lancio del GPDR, che fornirà ulteriori dettagli su come condividere i dati con Facebook in futuro.
Se, per motivi di sicurezza e privacy, decidete di non tenere i dati personali nei social network, potete scaricare sul vosto computer i video privati precedentemente pubblicati e rimuoverli dai social network. Potete farlo facilmente con il software di Freemake. Questo programma consente di scaricare da YouTube (free YouTube Downloader) e da altri siti popolari.
Un’industria nella quale il peso del GDPR si farà senz’altro sentire è quella del gioco. Per quanto riguarda i casino online, i giocatori già titolari di un conto di gioco possono aspettarsi di essere informati di tale processo e dovranno dare il loro consenso per poter continuare a ricevere comunicazioni commerciali.
Naturalmente, le informazioni su come saranno raccolti e utilizzati i dati, che tipo di comunicazioni di marketing saranno inviate e attraverso quali canali dovranno essere specifiche, chiare e facilmente comprensibili per la persona media, e le società dovranno evitare qualsiasi ricorso al gergo giuridico. Se non viene dato il consenso, tutti i tipi di comunicazioni di marketing inviate direttamente ai giocatori dovrebbero cessare a partire dal 25 maggio.
L’adattamento alle linee guida previste dal GDPR da parte dei casino online italiani recensiti qui avverrà sotto l’egida dell’Agenzia Dogane e Monopoli, che si occupa della regolamentazione del mercato del gioco in Italia. Questo aspetto può portare con sé diversi vantaggi per i giocatori di casino online, che ora possono scegliere di ricevere comunicazioni più pertinenti alle loro preferenze. Questo incoraggerà gli operatori di gioco online a indirizzare il materiale di marketing e le promozioni in modo più efficace. In questo modo, i casino online avranno anche la possibilità di stabilire un rapporto più forte con i propri clienti.
Idealmente, il GDPR potrebbe favorire i giocatori di casino italiani nel lungo periodo, in quanto gli operatori dovranno fare del loro meglio per espandere il proprio bacino di clienti, il che potrebbe significare offerte più interessanti e programmi di fidelizzazione per questi ultimi. Naturalmente, i maggiori sforzi per garantire il rispetto delle norme si tradurranno anche in termini e condizioni più chiari e in informazioni più trasparenti su come saranno utilizzati i dati dei giocatori.
D’altro canto, gli operatori di casino e di scommesse sportive online dovranno essere estremamente cauti per garantire la conformità al GDPR, e potrebbero trovarsi di fronte a nuove sfide per evitare che troppi clienti esercitino il diritto all’oblio. Detto questo, gli operatori sono ben preparati a questo cambiamento e molti di loro hanno già attuato modifiche per garantire la conformità e guadagnare la fiducia dei giocatori. Sembra che una maggiore trasparenza e un maggiore controllo sui propri dati personali siano la via da seguire nell’ambito del GDPR. Vedremo se i casino online saranno pronti a raccogliere qualsiasi sfida e a stabilire un rapporto ancora più forte con i loro clienti.
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