Peste bubbonica: quarto caso di “morte nera” confermato in Cina

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L’ultimo caso di peste è stato registrato nella Mongolia interna, dove sono derivati ​​i tre casi precedenti. La sede in cui la spiacevole scoperta è stata fatta era di un pastore nella contea di Siziwang, a cui fu diagnosticata la peste e successivamente curata in ospedale. Ora si dice che sia in condizioni stabili, anche se altre quattro persone che sono entrate in contatto con lui sono state messe in quarantena.

Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato che si tratta della peste bubbonica, nota come la Morte Nera nel 14° secolo. La peste bubbonica vede formarsi un gonfiore dei linfonodi in tutto il corpo. Al contrario, la peste polmonare infetta i polmoni, diffondendo la malattia tramite l’aria e, dunque, molto più facile da trasferire.

Paul Hunter, professore di protezione della salute presso l’Università dell’East Anglia, ha dichiarato: “La cosa preoccupante dei casi cinesi è che due sono di peste polmonare“. E continua: “Se vieni morso da una pulce, in genere incorri nel pericolo di peste bubbonica e, quindi, i linfonodi si gonfiano. Nella peste polmonare si inizia a tossire e sostanzialmente è più fatale se non trattata e ha un tasso di mortalità molto più alto”.

 

La Morte Nera

Nel XIV secolo la Morte Nera si diffuse in tutto il Mediterraneo e in Europa, uccidendo fino al 60 percento della popolazione totale europea. Più di 100 milioni di persone potrebbero essere morte, riducendo la popolazione mondiale da una stima di 450 a 350-375 milioni.

Secondo il Center for Disease Control (CDC) negli Stati Uniti, la peste è curabile con antibiotici. Coloro che entrano in stretto contatto con le vittime della peste potrebbero aver bisogno di una terapia antibiotica preventiva. Nel 21° secolo, la peste è endemica e seleziona particolari regioni del pianeta.

Tre Paesi in cui la peste circola ancora sono la Repubblica Democratica del Congo (RDC), il Madagascar e il Perù. Casi isolati spesso sorgono anche negli Stati Uniti, con una decina di persone diagnosticate ogni anno.

Federica Vitale
Federica Vitalehttps://federicavitale.com
Ho studiato Shakespeare all'Università e mi ritrovo a scrivere di tecnologia, smartphone, robot e accessori hi-tech da anni! La SEO? Per me è maschile, ma la rispetto ugualmente. Quando si suol dire "Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere" (Amleto, l'atto indovinatelo voi!)

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