Demenza senile: si può avere una diagnosi nove anni in anticipo

Date:

Share post:

La demenza è una di quelle condizioni in cui non c’è cura, ma ci sono solo modi per mitigarne il decorso. Per questo, fare diagnosi precoci è risulta essere al momento il modo migliore per trattare gli individui affetti. Secondo un nuovo studio da parte di alcuni ricercatori dell’Università di Cambridge, si può effettivamente avere una diagnosi con nove anni di anticipo rispetto allo stato attuale.

 

Demenza: l’importanza di una diagnosi anticipata

Le parole dei ricercatori: “Per alcune persone che sviluppano il morbo di Alzheimer, i problemi di memoria e di pensiero possono iniziare fino a nove anni prima di ricevere una diagnosi. Ciò apre la possibilità di programmi di screening in futuro per aiutare a identificare le persone a rischio e che potrebbero trarre beneficio dagli interventi e identificare più persone adatte a sperimentazioni cliniche per nuovi trattamenti per la demenza, entrambi così disperatamente necessari.”

Grazie ai dati clinici di moltissime persone, è stato visto come molti pazienti con ormai diagnosi ufficiali demenza mostravano già dei declini anni prima. Si parla di diversi aspetti a livello della cognizione, aspetti impercettibili senza sapere cosa si sta guardando, ma presenti. Sapendo questo però, si possono creare test più mirati ed efficaci per individuare il suddetto rischio, test sulla risoluzione dei problemi, tempi di reazione e classi schemi di memoria.

Gli autori aggiungo: “Le persone non dovrebbero essere eccessivamente preoccupate se, ad esempio, non sono brave a ricordare i numeri. Anche alcuni individui sani avranno naturalmente un punteggio migliore o peggiore dei loro coetanei. Ma vorremmo incoraggiare chiunque abbia dubbi o noti che la propria memoria o ricordo sta peggiorando a parlare con il proprio medico di famiglia”.

Related articles

L’Aumento Senza Precedenti della CO2: Un Allarme per il Clima Globale

L'aumento dell'anidride carbonica (CO2) nell'atmosfera è oggi un fenomeno di grande preoccupazione per scienziati e ambientalisti di tutto...

L’autismo e i microbi intestinali: una connessione profonda

L'autismo è un disturbo neurosviluppale complesso che colpisce la comunicazione sociale, i comportamenti ripetitivi e la capacità di...

Prospettive sulla terapia genica per la sindrome del “bambino bolla”

La sindrome del "bambino bolla", scientificamente nota come epidermolisi bollosa (EB), è una malattia genetica rara e devastante...

Nuova speranza per il cancro al cervello: scoperta nell’immunoterapia

Il cancro al cervello, una malattia complessa e spesso devastante, ha da tempo sfidato gli sforzi della comunità...