Recensione Epomaker Shadow-X: tastiera meccanica di qualità con display LCD

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Epomaker Shadow-X è un nuovo modello del produttore cinese, caratterizzato da un design più vicino alla modernità, forse grazie a colorazioni tutt’altro che retrò, senza però abbandonare l’estro caratteristico dei prodotti del brand, come la presenza di un piccolo potenziometro, di un selettore in metallo o del display LCD a colori. Scopriamola meglio da vicino con la nostra recensione completa.

 

Design e Estetica

E’ una tastiera perfettamente allineata con le richieste di un ambiente lavorativo, a partire proprio dai colori eleganti, impreziositi dalla presenza di tasti gialli sostituibili (presenti in confezione), atti a creare il giusto contrasto tra le parti. Il formato 70% è reso più particolare da una forma più allungata del normale, con retroilluminazione RGB verso il basso poco visibile, come in tutti i prodotti che hanno tasti in PBT.

Il materiale costruttivo è ottimo, ha dimensioni di 370,4 x 129,8 x 47,8 millimetri con un peso di 850 grammi, la tastiera resiste facilmente alla torsione (anche se si flette leggermente con la struttura in plastica), e la presenza di vari strati di materiali fonoassorbenti nella parte interna, permettono di ridurre al massimo la rumorosità della pressione dei tasti, anche grazie alla presenza di switch Epomaker di ottima qualità. I quattro piedini in gomma posteriori favoriscono il posizionamento su qualsiasi superficie, mentre i supporti permettono di raggiungere 3 inclinazioni differenti.

 

Specifiche e Hardware

La Epomaker Shadow-X è caratterizzata dal solito layou ANSI, non nasce per essere utilizzata per il gaming, sebbene comunque disponga di un polling rate di 1000Hz, infatti nelle nostre settimane di test siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla sua estrema facilità di utilizzo in fase di scrittura; la presenza di tasti sufficientemente alti con una buona corsa, il rumore di sottofondo nella digitazione, e la rapidità di spostamento tra gli stessi tasti, sono una goduria assoluta.

Come vi abbiamo anticipato, i keycap sono in PBT double-shot (senza la retroilluminazione delle lettere), con font molto grande e stile classico, la maggior parte dei tasti sono grigi, con soli i tasti funzione e speciali di colorazione nera. Il profilo SA presenta una leggera concavità nella parte superiore, molto comoda per la digitazione e l’utilizzo quotidiano, il tutto condito con switch Flamingo di Epomaker, che presentano 5 pin con corsa di 3,8 millimetri.

La tastiera può essere utilizzata in due modi differenti: cablata, tramite connessione diretta via porta USB-A to USB-C, oppure wifi/bluetooth, sfruttando il dongle da collegare alla porta USB-A del dispositivo sul quale la si vorrà utilizzare. La selezione della modalità di utilizzo è legata la piccolo selettore posto nella parte alta destra del prodotto, il quale però non può essere personalizzato, quindi la sua funzionalità è limitata a tale scopo. Il display LCD a colori, di piccole dimensioni, serve solamente per visualizzare le informazioni di stato, quali possono essere ora, capslock, connessione e data, oppure si possono inserire GIF ed immagini, tramite il software per la personalizzazione classico di Epomaker.

La batteria è un componente da 3000mAh, che permette un utilizzo di circa 5/6 giorni (per 8 ore al giorno), prima di dover ricorrere alla presa a muro. Complessivamente è possibile collegare fino a 5 dispositivi in contemporanea (di cui con il bluetooth), risultando compatibile con qualsiasi sistema operativo in commercio.

 

Epomaker Shadow-X – conclusioni

In conclusione Epomaker Shadow-X può essere considerata il giusto compromesso per gli utenti che non vogliono spendere più di 100€ per l’acquisto di un’ottima tastiera meccanica hot-swappable, con tre modalità utilizzabili per la connessione, quindi dalla grandissima versatilità, personalizzandola come meglio si crede, e godendo anche dei servigi di un piccolo display LCD. Cosa volere di più? forse il layout ISO, e non solo l’ANSI.

Denis Dosi
Denis Dosi
Appassionato di tecnologia e di scrittura sin dalla tenera età, mi laureo in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano nel 2016. Ora lavoro con Focustech riuscendo a combinare le mie due più grandi passioni.

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