AIFA avverte sui rischi dei medicinali contro il raffreddore contenenti pseudoefedrina

Date:

Share post:

L’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha recentemente emesso un’allerta riguardante l’uso di medicinali comunemente impiegati nel trattamento del raffreddore, che contengono pseudoefedrina. Questa sostanza, sebbene utilizzata per alleviare i sintomi nasali, può comportare rischi significativi per la salute dei pazienti, secondo quanto evidenziato dalle autorità sanitarie. Possono provocare casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile e sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile.

A rischio i pazienti con ipertensione grave o non controllata, o con malattia renale o insufficienza renale acuta o cronica. La pseudoefedrina è un decongestionante ampiamente utilizzato per ridurre il gonfiore delle mucose nasali e facilitare la respirazione in caso di raffreddore o congestione sinusale. Tuttavia, recenti studi hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla sua sicurezza e alla possibile comparsa di effetti collaterali avversi, specialmente quando assunta in dosi elevate o per periodi prolungati.

 

Pseudoefredina, i farmaci per il raffreddore che la contengono fanno allertare l’AIFA

Tra i rischi associati all’uso di medicinali contenenti pseudoefedrina vi è il potenziale per l’aumento della pressione sanguigna e del battito cardiaco. Questi effetti possono essere particolarmente pericolosi per i pazienti con condizioni cardiache preesistenti o ipertensione, che potrebbero incorrere in gravi complicazioni in seguito all’assunzione del farmaco. Inoltre, l’abuso di pseudoefedrina può portare a dipendenza e a effetti psicotropi, poiché la sostanza può agire sul sistema nervoso centrale, causando nervosismo, agitazione e insonnia. Questi sintomi possono compromettere significativamente la qualità della vita dei pazienti e influenzare negativamente il loro benessere generale.

Di fronte a queste preoccupazioni, l’AIFA ha raccomandato una maggiore cautela nell’uso dei farmaci contenenti pseudoefedrina e ha suggerito di considerare alternative più sicure per il trattamento dei sintomi nasali associati al raffreddore. In particolare, sono state promosse terapie alternative non farmacologiche, come l’utilizzo di soluzioni saline per il lavaggio nasale o l’inalazione di vapore, che possono fornire un sollievo efficace senza i rischi associati agli decongestionanti. È importante sottolineare che l’allerta non implica un divieto assoluto sull’uso della pseudoefedrina, ma piuttosto un invito a valutare attentamente i potenziali rischi e benefici prima di assumere tali farmaci. I pazienti sono incoraggiati a consultare un medico o un farmacista prima di iniziare qualsiasi trattamento e a seguire scrupolosamente le istruzioni sulla confezione del farmaco.

L’allerta dell’AIFA sui medicinali contenenti pseudoefedrina sottolinea l’importanza di un utilizzo responsabile dei farmaci e della consapevolezza dei potenziali rischi per la salute. Promuovere alternative sicure e informare i pazienti sui potenziali effetti collaterali è fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficacia dei trattamenti per il raffreddore e altre condizioni mediche.

Immagine di Freepik

Marco Inchingoli
Marco Inchingoli
Nato a Roma nel 1989, Marco Inchingoli ha sempre nutrito una forte passione per la scrittura. Da racconti fantasiosi su quaderni stropicciati ad articoli su riviste cartacee spinge Marco a perseguire un percorso da giornalista. Dai videogiochi - sua grande passione - al cinema, gli argomenti sono molteplici, fino all'arrivo su FocusTech dove ora scrive un po' di tutto.

Related articles

Apnea notturna: una condizione con casi in aumento

L'apnea notturna è una condizione che porta ad avere momenti in cui effettivamente il corpo non riceve ossigeno...

Microsoft e il processore quantistico Majorana: rivoluzione vicina

A febbraio, Microsoft ha annunciato un traguardo tecnologico che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per l’informatica:...

Adolescenti e suicidio: è l’uso compulsivo degli schermi, non il tempo online, a fare la differenza

Per anni si è puntato il dito contro il tempo passato davanti agli schermi, considerato responsabile di un...

Morbo di Parkinson: il cerume come nuova fonte di biomarcatori precoci

Nel campo della neurologia, la ricerca di biomarcatori affidabili e precoci per il morbo di Parkinson è una...