Apple può sembrare a tutti gli effetti l’azienda più efficiente in assoluto. Elogiata a lungo per la sua perfetta organizzazione su più fronti non è poi così perfetta come sembra a prima vista. Essendo, infatti, i prodotti della mela morsicata molto richiesti, altrettante alte sono le richieste di produzione. Ovviamente si parla di milioni di device da produrre in tempi davvero miseri. Se si tiene poi conto della particolarità dei componenti che aumenta di anno in anno la situazione si complica sempre di più. Quest’anno ne abbiamo avuto dimostrazione con iPhone X che per i nuovi sensori del riconoscimento facciale (Romeo e Giulietta) ha subito dei ritardi consistenti nel lancio.
Bisogna dire, però, che questo non è stato il primo anno in cui i prodotti Apple hanno subito dei ritardi nella produzione. Ciò comporta ogni volta un grosso disagio per tutti i clienti che vorrebbero acquistare il device fin dai primi giorni dell’uscita. Apple si promette ogni anno di rimediare a questo problema, ma nonostante tutte le sue misure prese a riguardo, l’evento si ripete costantemente. La causa è da ricercare nelle numerose aziende alla quale Apple deve far affidamento per la produzione di tutte le componenti dei suoi dispositivi. Ora, c’è da dire che molte delle case che si occupano di sviluppare i componenti dei prodotti Apple sono di proprietà dell’azienda stessa. Ciò che crea il problema dei ritardi, ma non solo, anche l’aumento dei costi di produzione è l’insieme delle aziende non legate direttamente ad Apple.
Quando si parla di ciò non si può fare a meno che citare il discorso “display”. Quest’anno, questo è stato un altro punto centrale che ha fatto si che iPhone X subisse dei ritardi nelle spedizioni. La produzione dei pannelli Oled è stata affidata infatti a Samsung e dobbiamo dire che quest’ultima se l’è presa con comoda. All’azienda sudcoreana non può far che piacere questa situazione, visto che grosso del suo ricavato quest’anno arriverà proprio dalla produzione degli schermi Oled di iPhone X. Ovviamente alla casa di Cupertino tutto ciò non va a genio e infatti sta già pensando ad una soluzione per il futuro.
Da quest’anno Apple ha finalmente fatto il grande passo da display Oled a LCD per la sua gamma di iPhone. Questo non significa che la tecnologia LCD sarà trascurata, anzi, si prospetta che Apple continuerà a produrre dispositivi con pannelli LCD anche quest’anno. Fatto sta però che è davvero assurdo sentire che la mela morsicata si fa produrre i display da Samsung. A partire dal prossimo anno l’azienda dovrebbe cambiare fornitore. Questo per i problemi riscontrati con iPhone X. A quanto pare sarà LG la fortunata. In ogni caso, la situazione è destinata a finire perchè la casa della mela morsicata ha intenzione di produrre i display da sè.
Negli ultimi tempi si sta sentendo sempre di più parlare di display a microled. Questi sono definiti il futuro dei display dopo la tecnologia Oled. E’ proprio su questa tecnologia che Apple vorrebbe puntare per il futuro. Il tutto è partito nel 2014 quando Apple ha acquisito l’azienda LuxVue specializzata proprio nella produzione di questi particolari pannelli. Fino ad ora non si era sentito più parlare della faccenda LuxVue. Nelle scorse ore però il noto sito Bloomberg ha affermato, grazie alle rivelazioni di una fonte vicina ad Apple, che questa è al lavoro sullo sviluppo della suddetta tecnologia. A quanto pare infatti ci sarebbe già uno stabilimento attivo interamente dedito allo sviluppo dei pannelli a microled.
La struttura si troverebbe a Santa Clara, a circa 10 Km da Cupertino. Non si tratta di uno stabilimento di produzione massiva, in quanto di piccole dimensioni, ma più che altro di sperimentazione.
Come già detto, la tecnologia dei microled risulta essere la prospettiva del futuro dei display. Ancora una volta ad anticipare tutti su questo campo è Samsung, la quale, ha presentato il primo pannello di questo tipo nel corso del Ces. A differenza, però, di quanto è accaduto con la tecnologia Oled, questa volta, Apple non vuole stare a guardare e infatti si sta organizzando per tempo.
La notizia non è passata per nulla inosservata. A causa di questa, infatti, tre delle produttrici principali di display hanno subito un calo in borsa nelle scorse ore. Troviamo infatti Japan Display che ha perso più del 4 percento, Sharp che perde il 3 percento e infine la stessa Samsung che perde poco più dell’1 percento. Bisogna dire che Apple continuerà a fare affidamento a terzi per la produzione dei suoi display nell’immediato futuro. Come già detto lo stabilimento che sta utilizzando è piccolo e non adatto ad una produzione massiva. Si tratta solo di una fase sperimentale volta a svilupparsi nei prossimi anni. Ciò che è certo è che i display Oled dei nuovi iPhone non saranno più prodotti da Samsung ma da LG.
Stando a quanto emerso non saranno gli iPhone i primi dispositivi Apple che vedranno integrati dei display a microled. Si prospetta infatti che i primi devices che saranno lanciati con questa tecnologia saranno proprio gli Apple Watch. In pratica possiamo dire di trovarci di fronte alla stessa situazione riscontrata con la tecnologia Oled. Se ben ricordate, infatti, i display Oled erano disponibili su Apple Watch fin dalla prima generazione (2015) mentre sono arrivati solo ora su iPhone (2017). Tuttavia, secondo le stime non dovremo vedere i pannelli a microled sugli Apple Watch prima del 2020. Restate in attesa per ulteriori aggiornamenti.
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