In occasione del rilascio delle unità top di gamma della serie Apple iPhone 8 ed iPhone X in molti avevano auspicato un utilizzo alternativo e senz’altro futuristico dei nuovi terminali inquadrandoli a pieno titolo quali portabandiera di una rivoluzione che contasse sull’applicazione di avanzatissimi sistemi per la realtà aumentata on-board.
La presentazione ufficiali stabilitasi in Settembre in occasione del consueto Keynote ha però sminuito ogni indiscrezione ed ogni voce di corridoio in merito ad implementazioni di grido che, a un mese di distanza, incontrano anche l’opinione del CEO Tim Cook, che descrive una realtà aumentata Apple ancora troppo lontana dalle aspettative finali.
La tecnologia AR in casa Cupertino, di fatto, non è ancora matura e pronta per lanciare un trend evolutivo che di certo corrisponderebbe a qualcosa di veramente esaltante e ad una vera e propria rivoluzione nel nostro modo di accedere alle funzionalità mobile.
Nel corso di un’intervista diretta ai microfoni di The Independent, l’AD Apple afferma con cognizione di causa che la società non è affatto pronta ad abbracciare il cambiamento, e che giungerà anzi in ritardo rispetto a realtà che al momento operano in parallelo nel medesimo comparto.
“Pensate al 2008, quando l’App Store ha preso il via. C’è stata un’ondata iniziale di applicazioni, che la gente ha guardato dicendo “non sono nulla, le applicazioni per smartphone non decolleranno”. E poi, passo dopo passo, le cose hanno cominciato a muoversi. E questa cosa assomiglia a una curva, che è diventata esponenziale – e ora non possiamo più immaginare la nostra vita senza applicazioni. La salute è controllata da un’app, così come le finanze, la spesa, le notizie, l’intrattenimento – tutto. La realtà aumentata sarà così. Avrà un impatto enorme”
Di certo l’implementazione ARKit ha semplificato molto la vita dello sviluppatore, il cui compito essenziale si riconduce al solo sviluppo dell’applicazione finale senza la preoccupazione di curare ad esempio la localizzazione spaziale degli elementi. Ad ogni modo, sebbene il compito dei developer sia stato notevolmente agevolato in tal senso, si è ancora molto lontani dall’obiettivo.
“Non esiste ancora la tecnologia per creare un’esperienza di realtà aumentata di qualità. Ci sono grandi ostacoli nella tecnologia degli schermi necessaria, così come nel dover mettere tutto il necessario sulla testa. Non siamo ancora al punto giusto con cose come il campo visivo e la qualità degli schermi”
Lo sviluppo della realtà virtuale ed aumentata Apple nel contesto mobile, in tal senso, assume connotati decisamente fuorvianti rispetto alle aspettative e rispecchia invece il parere dello sviluppatore John Carmack, secondo cui l’impossibilità di una scalabilità prestazionale sul modello dei PC non garantirà uno sviluppo pieno e completo delle funzioni VR e AR.
Tim Cook, in proposito, solleva importanti interrogativi in merito a quelle che dovranno essere potenzialmente le tempistiche risolutive per la concessione di questi nuovi layer tecnologici d’avanguardia che puntano a scardinare la tesi inizialmente voluta da Carmack.
“Non c’importa un fico secco di essere primi, vogliamo essere i migliori e regalare alle persone un’ottima esperienza. Ma tutto quello che si può vedere sul mercato nel prossimo futuro non è qualcosa di cui potremmo dirci soddisfatti. Né penso che la maggior parte delle persone possa dirsi soddisfatta.”
Pensi veramente che la realtà aumentata possa corrispondere ad un reale valore aggiunto nella nostra esperienza di vita quotidiana o le varie realtà Hi-Tech del mondo mobile stanno soltanto costruendo “castelli in aria”? A te l’ultima parola. Spazio ai commenti.
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