Definita la nuova strada dell’informazione, il 5G potrebbe essere una delle innovazioni più importanti della storia umana. Questa nuova tecnologia sarà diffusa durante quest’anno nonostante la pandemia abbia messo in stand-by alcune aree e acceso i riflettori su altre tecnologie di comunicazione.
I dati del 5G si spostano a circa 10 gigabyte al secondo, ovvero 20 volte più veloce del 4G, e la latenza è inferiore a un millisecondo; cento volte più veloce del 4G. Anche per gli smartphone ci saranno dei download velocissimi, ma il 5G va ben oltre a tutto questo. Ecco 5 modi in cui questa nuova tecnologia potrebbe cambiare il nostro modo di comunicare.
Al centro del 5G c’è qualcosa chiamato mMTC; non si tratta di velocità bensì di capacità. Infatti sarà possibile connettere oltre un milione di dispositivi per chilometro quadrato in una determinata area.
È un notevole cambiamento rispetto alla capacità del 4G che garantiva 60 mila dispositivi connessi. Oltre alla possibilità di connettersi in grandi aree, questa tecnologia permetterà una velocità maggiore per quanto riguarda i download e lo streaming.
Sebbene la maggior parte delle videochiamate avvengano utilizzando gli smartphone, con il 5G ci si aspetta una migliore qualità rispetto al 4G; sarà possibile una connessione tra la realtà aumentata in 5G e le cuffie per realtà virtuale.
Attraverso la capacità di questa tecnologia di eseguire lo streaming di pacchetti di dati ad alta capacità e in tempo reale, le app di videochiamata subiranno un netto miglioramento in fatto di qualità.
Abbiamo già parlato dei piani di Space e OneWeb di lanciare nello spazio satelliti a bassa orbita per ampliare la rete di internet. Tuttavia non si è parlato minimamente del 5G. La società satellitare cinese, Galaxy Space, a gennaio ha lanciato un satellite per testare le comunicazioni 5G, così da fornire questa tecnologia in tutto il mondo.
Molto probabilmente ci vorrà più di un lancio per verificare quanto detto, inoltre sembrerebbe che questi satelliti abbiano la capacità di de-orbitare una volta terminato il loro ciclo produttivo. In questo modo sì escluderebbe anche il problema della spazzatura spaziale.
Questa funzione non dipende solo dal 5G e non avverrà tanto presto, ma con un miglioramento della videochiamata si potrà compiere un passo in avanti ed effettuare le chiamate olografiche in 3D dal vivo. Lo scorso anno, l’operatore britannico Vodafone ha effettuato la prima video chiamata del Regno Unito, utilizzando il 5G.
Le chiamate olografiche 3D richiedono circa il quadruplo di dati rispetto a un video 4K in streaming, sebbene la bassa latenza del 5G sia altrettanto importante. A lungo termine la tecnologia sarà potenziata per applicazioni di imaging medico, videoconferenza e giochi.
Dimentichiamoci del lavoro in remoto, ma pensiamo già ad un “lavoro virtuale”. Con la possibilità di indossare un visore per la realtà virtuale sarà possibile non solo comunicare, ma anche entrare digitalmente in ambienti come sale conferenze, fabbriche o persino eventi di rete con colleghi virtuali. Questa tecnologia potrebbe dar vita all’era XR, un nuovo modo per comunicare grazie al 5G mescolando realtà e finzione.
Un mix di tecnologie tra realtà estesa, realtà aumentata e virtuale che renderà un giorno il lavoro da casa una routine quotidiana. Audio e immagini in alta definizione permetteranno alle persone di interagire tra loro come non è mai stato possibile fare finora. Ovviamente per far sì che ciò avvenga sarà necessaria una nuova generazione di display compatibili con cuffie VR.
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