Lo standard di comunicazione 5G che approderà nel prossimo futuro a bordo di smartphone e dispositivi mobili di ogni tipo sarà strettamente legato anche al concetto di Intelligenza Artificiale che sta prendendo piede nel mondo dell’ICT, e di cui se ne fa capo in primis Google che sperimenta costantemente nuovi modi di accrescere il divario generazionale con l’attuale sistema tecnologico.
Ad ogni modo non è soltanto BigG la capostipite del nuovo movimento Hi-Tech per l’interazione uomo-macchina, ma anche Huawei attraverso la sua portavoce Peiying Zhu, Esperto Capo Esecutivo per Huawei Communication,che si esprime dicendosi fiduciosa dell’infusione rivoluzionaria che il nuovo standard senza fili è destinato a condurre. Vediamo cos’ha riferito il CEO Huawei alla vigilia del Huawei Innovation Day 2016.
Connessione 5G, cosa ci si attende in futuro
Huawei 5G segna la direttive cardine di quelle che sono le aspettative del prossimo futuro concretizzatisi nelle rivelazioni e nel futuro evolutivo che il nuovo standard è destinato a creare e di cui se ne fa portavoce Peiying Zhu in una nuova intervista ai microfoni del Huawei Innovation Day 2016.
In questi anni, i passi compiuti in quello che è il campo delle telecomunicazioni è andato soprattutto nella direzione delle comunicazioni tra individui. Ciò che il futuro ci prospetta è influenzato e segnato dalla presenza del nuovo standard comunicativo 5G che getterà le vasi per un mondo fatto di interazioni verbali uomo-macchina e soprattutto tra le macchine stesse
Questa l’opinione del CEO Huawei che si dice fiduciosa della nuova rivoluzione tecnologica che ci si attende dal mondo delle TLC.
Come impatterà l’arrivo del 5G nelle nostre vite?
Questa è stata la domanda di esordio e di certo il quesito che più di ogni altro ha bisogno di trovare una concreta risposta. Peiying Zhu risponde dicendo che ogni standard generazionale di comunicazione, dal primordiale TACS all’attuale 4G con annesse varianti, ha portato di certo ad un’ulteriore step evolutivo che ha visto non solo la digitalizzazione delle reti ma anche un nuovo sistema di comunicazione rapido e sicuro che, dall’invio dei primi SMS ha condotto all’utilizzo della rete internet in mobilità con il 3G che ha sostituito, almeno in parte, l’utilizzo della rete voce con i dati ed il successivo 4G LTE che ha ampliato il range di utilizzo della banda consentendo un’interazione quanto mai fluida ed affidabile sui dispositivi appartenenti alle categorie smartphone e tablet che si sono portati alla strenua delle connessioni cablate in rame. Quale scenario si prospetta, quindi, in vista delle nuove regole dettate dall’introduzione della rete 5G?
La comparsa e l’utilizzo ad ampio raggio delle comunicazioni di quinta generazione impatterà nei confronti di quelli che sono i sistema di interazione uomo-macchina ma soprattutto macchina-macchina. Ci si aspetta una vera e propria rivoluzione che, secondo quanto indicato nel corso dell’intervista nel palco della conferenza tenutasi a metà Giugno 2016, contribuirà alla cosiddetta Rivoluzione Industriale 4.0. Dopo la Prima Rivoluzione Industriale e la Seconda Rivoluzione Economica IT che ha anticipato e segnato l’accesso di Internet nelle nostre vite, siamo quindi destinati ad assistere ad un’ulteriore passo avanti segnato dalla presenza della cosiddetta Networked Economy, un sistema in cui tutti gli aspetti della nostra vita troveranno posto all’interno della rete secondo gli standard definiti dalla nuova Digital R-Evolution introdotta da Eric Verniaut che si è prestato all’intervento in sala nel corso del Huawei Innovation Day 2016.
In apparenza, quanto sopra esposto, potrebbe sembrare cosa da poco essendo di fatto già immersi in una realtà che tiene conto di quanto affermato in precedenza. In realtà non è esattamente così. La disponibilità, infatti, di connessioni ultra-broadband a bassa latenza ed ampia banda segnerà un nuovo corso della storia nelle sorti dell’IA tra macchine che potranno così scambiarsi ampi volumi di dati a velocità sinora solo ipotizzate.
L’interattività comune tra le macchine consentirà, similmente a quanto avviene nel complesso meccanismo del cervello umano, di realizzare una rete neurale centralizzata verso cui i dati canalizzeranno formando uno stretto tessuto ad apprendimento che ricalca appieno le fattezze delle nostre interconnessioni neurali, e che potranno così essere artificialmente replicate creando una mente indipendente e sempre connessa. Vista da questo punto di vista, ed esaminate quindi le potenzialità e le implicazioni, di certo non possiamo dire che l’avvento del 5G sia cosa scontata ed anzi potrebbe impattare sulle nostre vite ad un livello ben al di sopra di quello registrato in occasione della venuta di Internet negli anni ’90.
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Quali sono i fattori tecnici di una connessione 5G?
In tal caso la risposta si è risolta attraverso un unanime verdetto. I punti cardine del processo di evoluzione delle reti attraverso il nuovo standard basano la loro efficacia su tre punti fondamentali che si concludono con il nuovo processo tecnologico.
In primo luogo, e di certo quello che più desta l’interesse del popolo della rete, è la larghezza di banda delle connessione senza fili che si dovrebbe assestare intorno ai 10Gbit/s.
In secondo luogo, vi è il fattore Multi-Utenza di certo discriminante rispetto al’attuale standard considerando la banda attuale. Si parla di stime teoriche di oltre 100 miliardi di dispositivi interconnessi con livelli di picco di un milione di device per chilometro quadrato.
In ultimo vi è il fattore latenza che si porterà a limite delle sogli del millisecondo.
Questi tre fattori, presi nel loro complesso, porteranno giovamento su innumerevoli settori d’impiego e consentiranno la completa automazione di case ed edifici secondo le direttive dell’Home e della Building Automation Wireless che di certo abbatteranno le attuali barriere imposte dal numero di connessione per celle. L’infinitesima latenza e la possibilità di scambiare video e dati in quantità su reti wireless contribuiranno poi ad accrescere la presenza della realtà virtuale in tre dimensioni ed il controllo remoto delle applicazioni critiche. Rientra nel computo anche il nuovo sistema di guida assistita autonoma anche su veicoli pesanti. Trattasi ovviamente di discorsi ancora ben lontani da una concreta ed immediata realizzazione anche se ad ogni modo il futuro si prospetta più che interessante in tal senso.
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Connessione Internet 5G, ma per chi?
Il problema maggiore, ad ogni modo, se non si considerano le precedenti implicazioni pratiche risiede ad ogni punto in un fattore davvero discriminante per le sorti e la diffusione del Network 5G: il digital-divide.
Poter ricoprire effettivamente il fabbisogno del 100% sull’intera popolazione mondiale dovrebbe essere l’obiettivo principale del progetto. Fornire copertura totale in esterno ma anche nei punti più difficili dell’interno degli edifici e in quei punti di difficile accesso è uno degli obiettivi principali del nuovo sistema di gestione a monte delle precedenti considerazioni fatte.
Allo stato attuale ci troviamo a fronteggiare un’incidenza del 70% in termini di copertura di rete sull’intera superficie terrestre e del 90% sulla popolazione. Il 10% risulta scoperto e, per quanto poco possa sembrare al cospetto dell’intera torta, basti pensare che si parla di circa 740 milioni di individui tagliati fuori da ogni comunicazione cellulare. In tal senso, con l’introduzione del 5G, si dovranno operare degli ammodernamenti strutturali a livello di rete che colmino tale deficit attraverso la creazione di reti a maglie e quindi tramite lo sharing-network delle connessioni tra utenti che vede la creazione di nodi intermedi che possono essere messi in comunicazione tra loro al fine di creare l’infrastruttura di rete necessaria alla creazione di un complesso meccanismo ad auto-apprendimento basato sull’Intelligenza Artificiale.
Si pensi, tanto per citare un esempio, ad una fila di automezzi pesanti: collegare tali veicoli tra loro potrebbe condurre alla creazione di un percorso di guida autonomo che sposa nel loro complesso tutti i partecipanti all’azione piuttosto che il singolo veicolo. Inoltre, ad esempio, si potrebbe pensare che in caso di incidente i veicoli “minori” possano essere avvertiti in anticipo e virare rispetto alla direzione del sinistro stradale mettendosi in comunicazione con quest’ultimi. Già da queste prime informazioni sommarie, limitate ancora alla sola nostra immaginazione, si intuisce come le sorti del 5G possano segnare un nuovo traguardo tecnologico nelle nostre vite non soltanto nel settore della guida assistita.
Sono davvero tanti, infatti, i settori in cui tale concetto potrebbe trovare presto applicazione. Un chiaro esempio è stato dato durante il corso della Conferenza attraverso l’introduzione del concetto di Fabbrica 4.0 che vede il massiccio impiego di robot dotati di IA avanzata flessibile. Quest’ultima indicazione non è aleatoria ma rispecchia un nuovo modo di operare attraverso i robot che potranno rifarsi ad un iter lavorativo basato su quella che è la capacità umana di adattarsi a compiti diversi senza per questo seguire una concatenazione logica all’interno della catena di produzione.
In tal caso, cruciale sarà la possibilità di apprendimento robotico e quindi la riduzione del divario nei metodi d’azione della macchina rispetto all’uomo, che in tal caso potrebbe conoscere una drastica riduzione delle differenze.
Riassumendo il tutto, possiamo dire che quindi l’avvento delle comunicazioni mobili 5G non sarà soltanto un deciso passo avanti in quelle che sono le potenzialità a livello di rapidità e risposta dei sistemi singoli ma un vero e proprio cambiamento epocale che segnerà l’alba di una nuova era che ci renderà protagonisti di un modo ai limiti della fantascienza. A questo punto la domanda sorge spontanea: «Riuscirà l’uomo a sfruttare le potenzialità della nuova tecnologia a suo vantaggio e per il bene comune o finirà per servirsene per vie traverse che esulano dai concetti cardine del novo programma?». Ai posteri l’ardua sentenza.
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