Il cancro è sembra ombra di dubbio il male più temuto sulla terra, molto spesso gli sfortunati portatori se ne rendono conto troppo in ritardo e chi gli vive intorno cerca sempre di affinare le proprie abitudini in modo tale da ridurre al minimo il rischio di contrarre questo male assoluto, cosa che però non ha facile attuazione dal momento che c’è molta disinformazione sulle abitudini corrette da seguire.
The Sun’s No Time 2 Lose ha pubblicato 6 parametri in grado di informarci su chi è maggiormente a rischio in base ai vari comportamenti alimentari e non solo che le persone assumono nella loro vita, questo per permettere appunto di affinare la routine adeguatamente per ridurre al minimo i rischi per quel che è possibile, eccoli qui:
–Mangiare troppa Carne rossa: uno studio della Oxforf University ha dimostarto come il consumo abituale di carne rossa faccia aumentare il rischio di sviluppare il cancro di quasi il 30%.
–Età oltre i 50 anni: l’età è un fattore importante, poichè col passare degli anno svariate mutazioni silenti si accumulano e una volta raggiunto il punto di rottura queste poi possono provocare profondi cambiamenti nella cellula, la quale avrà la tendenza a malignizzarsi.
–Cancro nella propria famiglia: se una parente diretto ha avuto nella sua vita un cancro, allora bisogna tenere conto della possibilità i diretti parenti possano avere un rischio di svilupparlo, in quanto malattia genetica causata da mutazioni, un gene mutato può essere trasmesso a aumentare il rischio (NB, si trasmette il gene, non il cancro, il cancro non è ereditario).
–Polipi intestinali benigni: i polipi intestinali benigni sono delle formazioni displastiche benigne abbastanza comuni che normalmente di per sè non sono mortali, queste però sotto costanti stress mutageni possono progredire in senso neoplastico e dare il via ad una carcinosi.
–Patologie dell’apparato digerente: patologie infiammatorie croniche se non opportunamente curate possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro, poichè il costante stress infiammatorio può a lungo andare provocare mutazioni le quali avranno un effetto deleterio a livello cellulare.
–Stile di vita non salutare: ultimo ma non ultimo, lo stile di vita, uno dei fattori più importanti, poichè dobbiamo essere noi stessi i primi ad avere cura del nostro corpo, proteggendolo da sostanze dannose e alimentandolo con cibo sano e di qualità privo di sostanze chimiche potenzialmente cancerose.
Queste linee guida ci permettono di capire chi sono i soggetti maggiormente a rischio, cosa che dovrebbe incoraggiare i suddetti a mantenere sempre la guardia e procedere in modo costante a controlli cautelari per eliminare i problemi sul nascere, abbinando una vita sana per ridurre al minimo ogni eventualità.
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