Dall’European Southern Observatory (ESO) arriva un nuovo strumento, sviluppato all’interno del progetto globale Breakthrough Watch, un programma astronomico per la ricerca di esopianeti simili alla Terra nelle stelle vicine. Questo nuovo strumento, appena costruito ed installato dall’ESO sul Very Large Telescope (VLT) nel deserto cileno di Atacama, si chiama NEAR (Near Earths in the AlphaCen Region), e scruterà le stelle A a B di Alfa Centauri alla ricerca di pianeti simili al nostro. L’obiettivo finale sarà quello di ottenere un immagine di un possibile esopianeta abitabile.
NEAR: uno sguardo attento su Alfa Centauri A e B
NEAR si concentrerà sulle fasce abitabili delle due stelle di Alfa Centauri, ovvero quelle zone ad una distanza tale dalla stella da consentire l’esistenza dell’acqua in forma liquida. Questo strumento ha richiesto tre anni di lavoro e di ricerca, ed è stato realizzato in collaborazione dalle Università di Uppsala e Liegi, dalla Caltech e dal Kampf Telescope Optics.
Grazie a questo nuovo strumento, i pianeti verranno ricercati e osservati nella banda dell’infrarosso, da quello vicino a quello termico, in modo da poter rilevare anche la temperatura dell’eventuale pianeta, così da poter determinare se vi sia possibile la presenza di acqua allo stato liquido.
Fino ad ora nessun pianeta è stato rilevato attorno ad Alfa Centauri A e B, il sistema stellare più vicino alla Terra, la conoscenza di questi sistemi è infatti molto scarsa. Per ora è stato rilevato un solo pianeta attorno alla stella più piccola della Famiglia Centauri, la nana rossa Proxima Cenaturi, scoperto proprio dall’ESO nel 2016.
La sfida è quindi ora quella di puntare ad Alfa Centauri A e B, due stelle simili al Sole dove è probabile che si sviluppino le condizioni necessarie perché vi sia un pianeta abitabile e simile al nostro. Ma l’individuazione di un pianeta attorno ad una stella grande e luminosa è davvero un ardua impresa. Per riuscire nell’intento, Breakthrough Watch ed Eso, hanno dato vita a questo nuovo strumento: un coronografo ad infrarossi termici.
Un nuovo metodo di indagine per la ricerca di esopianeti
Si tratta di uno strumento progettato per bloccare la luce proveniente dalla stella e catturare la luce infrarossa emessa dal pianeta e non la debole luce riflessa che emette. In questo modo potrebbe essere più facile individuare un eventuale pianeta attorno alla sua stella, il coronografo è infatti in grado di creare una sorta di eclissi artificiale che oscura la stella e rende visibile il pianeta.
Il coronografo NEAR è stato installato su uno dei quattro telescopi del VLT, in un processo di aggiornamento di uno strumento precedente, il VISIR, rendendolo sensibile a queste specifichi lunghezze d’onda nella banda dell’infrarosso, necessarie per individuare gli esopianeti.
NEAR modifica lo strumento VISIR con: un coronografo: una tecnica chiamata ottica adattiva che deforma lo specchio secondario del telescopio compensando la sfocatura causata dall’atmosfera terrestre; e con nuove strategie di suddivisione dei dati che riducono il rumore. Inoltre NEAR consente di passare dall’osservazione di una stella all’altra in tempi molto brevi, lasciando quindi più tempo al telescopio per l’osservazione delle stelle di Alfa Centauri.