Nonostante l’agenzia spaziale statunitense non abbia ancora messo piede su Marte, sta già progettando la costruzione di piccoli edifici sul pianeta. Già dal 2015 la NASA aveva lanciato un concorso attraverso il quale chiedeva ad alcuni architetti ed esperti di progettare delle abitazioni adatte alla vita sul Pianeta Rosso.
Secondo la descrizione della NASA, il progetto prevede il lancio di alcuni rover su Marte che dovranno trasportare delle stampanti 3D di grandi dimensioni. Queste, attraverso l’utilizzo di materiali già presenti sul pianeta, costruiranno delle case per rendere il pianeta abitabile. Il progetto prevede inoltre uno studio del territorio attorno al 2030. Così i ricercatori potranno conoscere le condizioni meteorologiche attuali, i venti, le radiazioni e la polvere e rendere le abitazioni resistenti all’ambiente marziano.
Il design delle abitazioni
L’agenzia di progettazione architettonica e tecnologica multiplanetaria AI SpaceFactory ha progettato il design delle case, chiamato “Marsha“. Essi saranno in grado di fornire una “bolla protettiva” dal mondo esterno. Inoltre le stampanti creeranno un’abitazione in sole 30 ore.
Come ha dichiarato, gli edifici avranno forma conica, saranno alti 4,5 metri e larghi 2,4 metri. Ognuno avrà quattro livelli, collegati tra loro tramite delle scale a chiocciola. Al piano terra sarà posizionato un portello attraverso cui entrare e uscire utilizzando delle tute spaziali. Le altre stanze saranno dedicate agli ambienti come la cucina, un piccolo giardino per coltivare piante, uno spazio per le attività ricreative e le stanze da letto che saranno munite di pod.
L’amministratore delegato di SpaceX, Elon Musk, è ottimista sull’iniziare la civiltà su Marte. Infatti ha dichiarato di essere convinto di poter stabilire un’intera colonia su Marte entro il 2050, soprattutto con l’impegno immediato da parte delle agenzie spaziali.