Che i ghiacciai di tutto il mondo si stiano sciogliendo non è una novità così come gli effetti di tutto questo. L’apporto principale di acqua che sta influenzando i livelli dei mari arriva dall’Antartide e dalla Groenlandia. Ovviamente si parla di acqua dolce mentre quella degli oceani risulta essere salata. Questi due tipi non si mischiano esattamente come chiunque potrebbe pensare e un nuovo studio ha cercato di capire tutto questo cosa comporterà andando avanti con gli anni.
Si tratta di una realtà fisica di base ovvero l’acqua dolce proveniente dai ghiacci che si sciolgono risulta essere più densa di quella salata e quindi non si mischia, ma finisce per creare una patina galleggiante; per banalizzare, come olio su dell’acqua normale. Questo aspetto finisce anche per interrompere la normale circolazione delle acque più calde che non riescono a risalire mescolandosi con quelle più fredde.
Problema alle correnti marine
Lo studio in questione, portato avanti da Nick Golledge della Victoria University del Wellingont’s Antarctic Research Center, ha individuato un rallentamento di oltre il 15% negli ultimi 50 anni dell’AMOC ovvero l’Atlantic Meridional Overturning Circulation. Il risultato di questo aspetto influenzare il clima nei prossimi anni e più nello specifico ci si aspetta temperature più fredde sulle coste atlantiche europee e più calde nel Golfo del Messico.
Nello stesso momento in cui l’acqua nelle profondità risulta essere più calda, paradossalmente, questo fa si che il ghiaccio sottomarino dell’Antartide finisce per venir eroso rendendo le formazioni più instabili. In sostanza abbiamo creato un circolo vizioso che andrà sempre più peggiorando.