L’autismo è uno dei disturbi che più hanno segnato gli ultimi anni. Vuoi per le (inutili) polemiche di accusa ai vaccini, vuoi per una diagnosi sempre più precisa ed articolata, l’autismo sta diventando una condizione sempre più diffusa, su cui si può però intervenire in maniera semplice e gestibile.
Per prima cosa però è importante rimarcare due fattori: per primo, l‘autismo non è da considerarsi sempre una malattia, ma è anzi ascrivibile ad un concetto di “disturbo”, che quindi non impone una disabilità o una qualsiasi mancanza di auto-sufficienza, anzi, molte personalità del passato, come Albert Einstein, o del presente, come il pilota Guy Martin, presentano molto tratti riconducibili ad uno spettro autistico. In secondo luogo, e soprattutto per le forme molto gravi, non si conosce nessuna delle cause chimiche o biologiche che provocano l’autismo, e di conseguenza non possiamo sapere cosa lo provochi (sappiamo però cosa non lo provocano, ad esempio i vaccini).
Anna Richardson ha creato una trasmissione, trasmessa dall’emittente inglese Channel 4, in cui incontra tutti i massimi esperti della materia. Considerato che in Inghilterra sembra che 1 persona su 100 presenti qualche disturbo legato allo spettro autistico, lo staff di Anna Richardson ha creato un breve, ma preciso, test online per avere una idea di quanto possiate essere autistici. Il test non è ovviamente uno strumento diagnostico, ma è utile per avere un’idea iniziale se voi, o qualche vostro caro, potete presentare qualche disturbo di questo genere.
Il test in se è fatto molto bene, e la cosa più interessante è che fornisce un quoziente immediatamente confrontabile con la media nazionale, ed i valori tipici di un soggetto autistico diagnosticato, sia maschio che femmina.
Il link per il test è questo qui http://www.channel4.com/programmes/how-autistic-are-you, io vi consiglio di farlo, e farlo fare, in ogni caso. Ogni test effettuato infatti contribuisce a creare una media nazionale, a prescindere da quale possa essere l’esito.